Certo come no, provo a spiegarti.
Allora per avere chiaro il concetto di onda puoi immaginare in maniera del tutto intuitiva le onde nell'acqua. Storicamente si è prima attribuita alla luce una visione ondulatoria per poi passare con Einstein a dargli una visione corpuscolare. Per la luce se prendi le equazioni di maxwell, che descrivono matematicamente l'evoluzione del campo elettrico e magnetico e le risolvi nel vuoto, cioè in una porzione di spazio priva di correnti (sorgente di campo magnetico) e in assenza di cariche (sorgenti di campo elettrico) si trova che, a differenza di quello che si potrebbe aspettare, il valore del campo elettrico e magnetico non è nullo.
Cioè anche dove non ci sono sorgenti di questi campi, questi due campi possono essere non zero e l'equazione che le descrive è quella che descrive la propagazione di un onda. Da qui la propagazione delle onde elettromagnetiche nel vuoto.
Per cui è più semplice immaginare la luce come un onda.
Successivamente diversi fenomeni, tra cui l'effetto fotoelettrico, portarono a pensare che l'energia di queste onde fosse quantizzata, cioè che vi fosse un minimo di energia trasportato. Da qui l'idea di poter vedere queste onde come composte da singoli corpuscoli.
Attualmente è possibile produrre onde con la minima quantità di energia, cioè singoli fotoni! Si studiano così tutti i comportamenti che si portano dietro le onde elettromagnetiche come particelle. La transizione ad onda classica si ha quando la densità di fotoni diventa così alta da poterci fare una statistica.
Per l'elettrone si andò invece al contrario. Ci si accorse sperimentalmente che gli elettroni presentavano comportamenti tipici delle onde. In particolare l'esperimento delle due fenditure.
Hai due fenditure, se ci invii un onda l'onda passa attraverso le due fenditure e sullo schermo si presenta una immagine così
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dovuta al fenomeno dell'interferenza costruttiva e distruttiva che è tipico delle onde.
Ora sparando singoli elettroni contro le due fenditure, cosa ti aspetteresti?? che l'elettrone come particella passi da una parte o dall'altra, e alla fine sullo schermo mi ritroverò due punti, in corrispondenza delle due fenditure, perchè l'elettrone passa da una o dall'altra. In realtà si osserva che si crea una figura di interferenza come quella delle onde, e note che noi stiamo sparando gli elettroni una alla volta.
Per cui è necessario per giustificare questa osservazione sperimentale ammettere che l'elettrone sia passato da entrambe le fenditure, cioè che si comporti esattamente come un onda.
Per una particella ciò che oscilla è la probabilità, cioè l'elettrone è visto come un onda di probabilità diffusa nello spazio. Il comportamento a particella si recupera quando tu effettui una misura, a seconda di dove la fai, avrai una certa probabilità di trovarlo, questa probabilità è descritta dalla funzione matematica, detta funziona d'onda, che descrive l'elettrone e che è collegata alla probabilità di trovarlo in un punto.
Per un elettrone nel vuoto, questa funzione è proprio una funzione oscillante.
Non so a che livello di studio sei, ma è il concetto di orbitale in un atomo.