jabba_the_hutt2 ha scritto:
Quello che tu non "vedi" è che finisci SEMPRE per usare una "quarta" variabile anche se non ti è così evidente!!!
Il tuo problema è che la nuvola in A è il PRIMO evento, la nuvola in B il SECONDO evento, la nuvola in C il TERZO evento... E non puoi usare lo spazio a tre dimensioni per "ordinare" questa sequenza di eventi (del resto come pensi di poter stabilire in tre dimensioni che un oggetto sta prima di un altro??)
Quella quarta variabile che usi per "ordinare" gli eventi chiamala come ti pare...
Mi rendo conto che quanto scritto da me finora è difficile da capire, soprattutto se non si riesce a divellersi dall'ambiente matematico e fisico che, come sottolineato nel primo intervento, non voglio intaccare perché non è di mia competenza e che sicuramente avrà la sua importanza. Nessuno gliela toglie.
Tenterò di spiegarmi bene.
Dunque, poniamo caso che ci sia un osservatore posto in un punto qualsiasi della Terra e di fronte a sé non ha nulla, né oggetti né niente. Questo osservatore, tra l'altro, non è a conoscenza di nulla, non conosce né
spazio né
tempo. Quindi resta lì immobile ad osservare ciò che non c'è, una figura completamente piana ed immobile. Notando l'immobilità
apparente di tutto, all'osservatore non sovviene il concetto di spazio né quello di tempo.
Adesso vengano introdotti davanti all'osservatore due oggetti a caso. L'osservatore non sa cosa siano né che si chiamino oggetti. Sa solamente che davanti a sé il panorama è stato squarciato da enti nuovi. Questi enti si muovono, ma lui non conosce la nozione di spazio né di tempo usati convenzionalmente. Lui usa delle forme nell'intelletto che gli consentono
di connettere i dati fenomenici entro aree ed in successione.
Sono stato più chiaro adesso?
Cita:
La misura è "soggettiva" (e la virgoletto apposta, in quanto lo è fino ad un certo punto), il concetto di ordinamento purtroppo no. Tant'è che i principi di relatività si riferiscono alla misura di qualcosa!!!
Tu definisci il tempo una misura; è come dire che un segmento è la sua lunghezza! O un cavallo il suo colore!!!! E allora perchè dico "misura del segmento"? Lo faccio semplicemente perchè il segmento ha una proprietà (la lunghezza!) e su questa io posso fare delle misure! Il tempo ha una sua proprietà che possiamo chiamare "durata" e che io posso misurare!
Se io ho due oggetti e li dispongo uno dopo l'altro, ho bisogno di sapere che esistano
oggettivamente il tempo e lo spazio?
Cita:
Ti consiglio di farti una studiatina di un paio di argomenti di matematica che sono particolarmente "filosofici": in particolare cercati argomenti di Algebra Lineare e Geometria e soffermati sul concetto di "spazio vettoriale". Poi soffermati sul concetto di misura...
Tieni conto che di solito sono argomenti che portano via mesi a chi studia materie di tipo scientifico (ingegneria, fisica, matematica e chimica... almeno in queste dove si fa matematica in modo "pesante") ed agli esami sbagliarsi su questi concetti spesso provoca il fallimento!!!. La parte "pesante" sulla teoria della misura (ti parlo della facoltà di Ingegneria di cui ho esperienza diretta) si fa in Metodi Matematici, materia che puoi affrontare SOLO dopo aver fatto Analisi I, Analisi II e Geometria.
J.
Ripeto, le discipline scientifiche non le ho menzionate. Quindi quello che ho scritto finora non c'entra in alcun modo con esse. Ho solo disquisito della
soggettività e dell'
oggettività di spazio e di tempo. Soggettività in quanto sono concetti ideali, quadri mentali a priori nel nostro intelletto. Oggettività in quanto li usiamo per connettere i dati fenomenici.