ross4481 ha scritto:
...Ma sul discorso del "Nulla" mi ci ritrovo molto, io penso che l'unica cosa che esiste realmente è proprio il "Nulla", e poi chi può affermare che non esita?
Si, la quantistica ci può aiutare a comprendere, attraverso l'entanglement quantistico, che l'universo che conosciamo sia solo un'illusione, e che la materia è uno stato energetico anomalo rispetto alla Realtà del "Nulla".
Rimane da capire perchè accadono queste "fluttuazioni" (che danno vita ad universi) in un ambiente privo di spazio, tempo ed energia.
Il solo fatto che "accade" qualcosa, presuppone un tempo, il fatto che "genera" qualcosa, presuppone una energia, lo spazio può essere una conseguenza, ma sulle prime due cosa avviene?
Questo è un paradosso che non riusciremo a sciogliere usando la ragione della scienza.
Per questo le religioni saranno dure a morire.
Il tuo atteggiamento rispetto al nulla, sarebbe l'unico atteggiamento saggio e coerente possibile se ammettesse che esiste il forte dubbio che "il nulla" non esista.
I concetti di nulla e di infinito sono iperboli che non possono essere comprese dalla nostra realtà scientifica.
Questo perchè con le conoscenze che abbiamo, non possiamo negarne l'esistenza, ma non possiamo nemmeno affermarla. E quindi il risultato sensato non può essere che un dubbio equilibrato.
La stessa saggezza che va per coerenza applicata a tutti i dilemmi dei quali non possiamo affermate una verità o il contrario di essa. Come l'origine di tutte le origini; o se vuoi il perchè esista l'energia.
La scienza da parte sua "tira a indovinare" per verificare se è così, un certo comportamento della natura, intesa di volta in volta come una "scatola nera" in cui inserendo alcuni dati ne escono altri.
Così sappiamo come si comporta la "scatola nera", ma non conosciamo il suo reale contenuto. E per capirci fra di noi ci inventiamo perticelle che come scatole nere sembra possano portare con se la massa o l'energia mostrandoci l'un o l'altra; ed altri dilemmi che sicuramente supereremo in futuro, ma che esporranno nuovi orizzonti teorici fonti di dubbio.
Credo quindi che il rifiuto del dubbio con la espressione di una qualunque fede incondizionata, in presenza di una impossibile certezza positiva o negativa, sono per noi umani indice di non aver capito nulla, o di non voler capire,
ponenedo fede nel fatto che primo o poi ci arriveremo....ma sempre ponendo fede.
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