Salve, ho seguito intensamente l'assemblea generale del 2006, proprio perché da essa dipendeva la definizione di Pianeta, 2 o 3 volte al giorno cercavo online tutte le notizie possibili su di essa. Quindi mi "permetto" di entrare improvvisamente in questa discussione.
Vi ricordo che prima dell'agosto 2006 non esisteva una definizione ufficiale di Pianeta, e le scoperte degli anni precedenti avevano posto la questione di mettere dei paletti al significato di questo termine. Mi ricordo che Brown disse che se Plutone era un pianeta anche 2003 UB313 doveva esserlo.
Mi ricordo anche che esisteva una commissione di 5 eminenti astronomi planetari che chiese all'assemblea di votare una definizione di pianeta nel quale tutti i corpi che avevano forma sferica (o avevano raggiunto l'equilibrio idrostatico che dir si voglia) e che ruotavano intorno al Sole erano da considerarsi Pianeti. Bocciata.
Secondo me gli astronomi hanno voluto semplicemente stabilire un criterio
facilmente determinabile per differenziare i Pianeti classici dalle centinaia di altri corpi in orbita intorno al Sole.
Hanno trovato questo criterio nella capacità di ripulire i propri dintorni dagli altri corpi di massa analoga.
https://en.wikipedia.org/wiki/Clearing_the_neighbourhoodPurtroppo questo parametro tagliava fuori Plutone.
Secondo me la maggior parte degli astronomi non lo volevano tagliare fuori, ma sono stati costretti a farlo per onor di classificazione scientifica e per evitare che corpi anche più piccoli di Cerere dovessero entrare nella stessa classe di corpi come Saturno o la Terra. Un po' eccessivo direi.
Mi par di ricordare che si vociferava anche di usare come criterio (per salvare Plutone) la differenziazione interna tra un nucleo e un mantello. Ma ovviamente con tale definizione adesso Plutone sarebbe ancora nel limbo, figuriamoci le centinaia di piccoli altri corpi di cui si conoscerà anche tra molti anni solo l'orbita e lo spettro superficiale. Direi che come definizione sarebbe stata ben poco pratica.
La classe dei Pianeti Nani mi è sembrata una classificazione appendice ai lavori fatti fin a quel momento.
La classe dei Plutoidi (non subito battezzata così) mi è sembrata riparatoria per gli scontentati della uscita di Plutone dallo status di Pianeta.
Sinceramente sono dell'opinione che la classe di appartenenza (è un concetto anche abbastanza fatuo, viste le possibili definizioni) non intacchi per nulla l'interesse che si può avere per un corpo celeste. Godiamoci lo spettacolo delle ultime immagini da Plutone che (personificandolo) se ne frega ben poco di queste quisquilie terrestri.