wpro153 ha scritto:
Scusate, ma perchè è necessario postulare che varie zone dell'universo non possano ancora essere "interconnesse", ovvero in qualche modo collegate tra di loro ancora oggi? Se esiste un'accellerazione dell'espansione dell'universo non significa forse che un energia (energia oscura?) agisce su tutto l'universo e "contemporanemente", quindi mantenendo in rapporto tra di loro le varie anisotropie, per esempio? Anche la forza di gravità nel caso di un "universo chiuso" non funzionerebbe allo stesso modo?
Mi sa che ci ho capito davvero poco.....
wpro
Per quanto riguarda l'accelerazione dell'espansione cosmica, è possibile (ma ancora se ne sà poco) che, le varie zone dell'universo siano tra loro interconnesse, ma ciò può avvenire solo se si considerano dimensioni spaziali supplementari (c'è un bell'articolo a riguardo su "le scienze" di gennaio). in questo caso, per l'appunto, ogni area dell'universo può accelerare, a partire dallo stesso istante temporale, la sua espansione. Questa è una
possibilità basata sulle moderne teorie stringhiste.
Per quanto riguarda la connessione causale di cui abbiamo parlato fin'ora invece, cioè quella relativa agli orizzonti cosmologici (e per quanto si sa con buona sicurezza fino ad oggi), non si può sostenere che ogni punto dello spazio-tempo sia connesso causalmente ad ogni altro punto, solo perchè la gravità agisce in ogni punto....
spiego perchè:
oggi si pensa che la forza di gravità (il campo gravitazionale) sia trasmessa a partire da una particella chiamata "gravitone" (che ancora però non è stata rivelata), più o meno come il campo elettromagnetico è trasmesso dal fotone.
il gravitone può viaggiare a velocità pari (o minore ?) a quella della luce, e per questa ragione ogni punto dello spazio risente del campo gravitazionale dei soli oggetti che si allontanano a velocità inferiori a quelle della luce, ovvero soltanto degli oggetti che si trovano all'interno del proprio orizzonte cosmologico.
Per questa ragione, cioè dato che nulla viaggia a velocità maggiori della luce (neppure l'"informazione" gravitazionale), un punto dello spazio non può essere causalmente connesso con zone al di fuori del proprio orizzonte.
Detto ciò, non ho ancora risposto completamete...
nel caso di un universo chiuso o piatto, la gravità agisce nel modo appena spiegato.
Supponiamo che ci sia una fila di persone legate tra loro tramite una serie di elastici. Ogni persona risente della forza di richiamo dell'elastico che lo collega con la persona che lo precede e con la persona che lo segue (e basta)(le altre "persone" si trovano al di fuori dell'orizzonte cosmologico) .
Supponiamo fermo il primo della fila (basta supporre che esista nella direzione opposta una identica fila di persone legate con elastici).
il secondo della fila subirà un'attrazione identica dalla persona che lo precede e dalla persona che lo segue. questo può essere l'esempio di un universo "piatto", basta infatti pensare che le persone siano galassie poste al bordo dell'orizzonte cosmologico e gli elastici la forza gravitazionale.
per simulare un universo chiuso (o localmente chiuso) basta supporre che l'elastico della persona che precede sia più "forte" dell'elastico della persona che segue (densità maggiore verso una direzione--> gravità maggiore verso una direzione-->collasso).
Come si vede, anche se tutto l'universo fosse in contrazione verso un punto dello spazio, non sarebbe necessario che tutti risentano della forza di gravità di tutti gli altri, ovvero che ogni persona della fila (=punto dello spaziotempo) sia connesso causalmente con ogni altra persona (=altro punto dello spaziotempo)
E' un esempio un po' "così", questo , che è meglio non spingere troppo avanti, ma spero di aver reso almeno l'idea di ciò che intendevo dire.
sperando di non aver commesso errori (forse si), alla prossima...