GHISO983 ha scritto:
il tempo, come ogni singola grandezza fisica, si misura.
Sì, gli uomini la considerano come unità di misura. Ma ciononostante, come fai a dimostrarmi che il tempo non sia una condizione soggettiva?
Esempio: si ponga il caso che siamo su un punto fisso della Terra e non conosciamo il concetto di tempo. Alziamo lo sguardo al cielo e vediamo che ai nostri occhi, lo stesso ente, appare fenomenicamente diverso ad ogni successione. Chiamiamo questa successione
istante. Ad ogni istante vediamo varie trasformazioni, come una nuvola che si sposta da un punto all'altro. Quindi noi
misuriamo quanti istanti sono passati affinché la nuvola abbia compiuto uno spostamento da un punto A ad un punto B, quindi entro una distanza che arbitrariamente tracciamo con un segmento, con una retta, con dei trattini, come si preferisce.
Ma siamo noi che effettuiamo questa misurazione su una distanza percorsa, il che non implica che esista un tempo, ma anche solo una distanza, uno spazio geometrico in cui vari enti possono muoversi da un punto all'altro.
Siamo sicuri che il tempo esista davvero come noumeno o come forma conoscitiva?
Lo so, è difficile da capire, però mi sembra interessante discuterne in questo topic insieme agli argomenti scientifici.
Cita:
Perciò il tempo è definito come la distanza tra due eventi (A e B), ma non la distanza fisica, ma comunque si applicano le stesse identiche regole della distanza metrica.
Ecco, ci stiamo capendo.
Distanza tra due eventi che naturalmente nel nostro intelletto viene quantificata, come se fosse una condizione soggettiva di misurazione, una forma conoscitiva innata.
Cita:
Visto che se non esiste universo, non esitono eventi di nessun tipo o meglio gli eventi ci sono, ma non sono misurabili (non essendo parte dell'universo) aggiungendo il fatto che il sistema preuniverso è totalmente sconoscito e non si sa nemmeno se è lineare ed euclideo, non possiamo definire in alcun modo il tempo, perciò possiamo affermare che il tempo non esiste!
Che gli eventi ci siano e che non siano misurabili da noi in quanto non ne siamo a conoscenza, è accettabile e plausibile.
È plausibile anche che in questo momento il preuniverso è sconosciuto e non possiamo definire in alcun modo il tempo,
noi. Ma non comporta che non ci sia stato, anche sotto altre forme. Ricordati che il tempo come lo intendiamo noi è una
misurazione umana. Un preuniverso sconosciuto non contiene intrinsecamente l'annullamento del tempo, addirittura inesistente. Lo potrebbe contenere, ma in forme diverse. Quindi non affermiamo perché non abbiamo certezze né abbiamo bisogno di postulati, ma ipotizziamo che un tempo nel preuniverso sia esistito, perché essendoci sconosciuto, non lo conosciamo e non possiamo sapere in che forme si è presentato. Cosa intendo per forme?
Esempio pratico: ho sentito dire che l'entrata in un buco nero (se non sbaglio) comporta un'accelerazione del tempo rispetto a quello terrestre. Il che significa che altrove, nell'universo, il
tempo esista in forme diverse da quelle umane.
Cita:
Se no il primo pincopallino dice esistono particelle (i Ghisoni

) che non fanno nulla e non possono essere misurate da nessuno strumento, ma però (lo so che non si dice ma ci stava bene!) esistono perchè lo dico io e dobbiamo credergli perchè non possiamo dimostrare scientificamente che non esistono (come si fa a dimostrare che una cosa nn esista?? è impossibile!! Filosofooo se tu che dovresti spiegare a me ste cose!!)
Tramite il ragionamento discorsivo possiamo ammettere tutto quello che vogliamo e confutarlo allo stesso tempo. Ma ricordiamoci che sono solo delle parole che, unite tra loro, formano l'immagine nella nostra mente. Ma l'immagine nella nostra mente non deve trovare necessariamente
riscontro ontologico nella realtà. Il linguaggio è stato inventato dagli uomini, l'universo no!
Come dice Kant: non è legittimo passare dal piano logico a quello ontologico se non abbiamo prove tangibili dell'esistenza di ciò che stiamo ammettendo
logicamente.