E' una bella curiosità che non riesco a tenere solo per me.
Nei
Principia di Newton
Allegato:
Principia Newton.jpg [ 892.01 KiB | Osservato 2507 volte ]
ci si imbatte in questa pagina, qui sotto riprodotta nella versione originale in latino, affiancata da una storica traduzione in inglese, (è chiaramente disponibile anche la traduzione il italiano):
Allegato:
traiettoria forza centrale.jpg [ 686.6 KiB | Osservato 2507 volte ]
Il testo è di pubblico dominio (fortunatamente) ed è facilmente consultabile da tutti
http://redlightrobber.com/red/links_pdf ... h-1846.pdfFocalizzo la figura:
Allegato:
Newton.jpg [ 132.69 KiB | Osservato 2507 volte ]
Vi si riconosce subito una possibile soluzione geometrica al problema dell'individuazione della traiettoria di un corpo soggetto ad una forza centrale.
Nella spiegazione, Newton propone geniali varianti:
1. La soluzione è ad elementi finiti, per intervalli di tempo regolari, non infinitesimi, tutti uguali tra loro
2. La forza attrattiva centrale (diretta espressamente sempre verso un centro fisso, indicato con S) è
impulsiva, cioè si scatena ad intervalli di tempo regolari, generando un impulso improvviso che devia istantaneamente il corpo (è questa un'intelligente trovata, assolutamente moderna, per inciso, che gli permette di adottare costruzioni geometriche elementari)
3. Viene dichiaratamente adottato/fondato il principio della
velocità areolare costante: le aree dei triangoli ABS, BCS, CDS , DES, EFS ... sono tutte uguali tra loro (tempi uguali corrispondono ad aree uguali, seconda legge di Keplero); questa è una caratteristica delle forze centrali conservative, indipendentemente dalla modalità di variazione della forza con la distanza dal centro (conservazione del momento angolare).
4. Viene espressamente e lucidamente proposto da Newton il
passaggio al limite per trovare la traiettoria curva nel caso in cui la forza agisca con continuità, con intervalli di tempo che diventano sempre più piccoli ed impulsi sempre più ravvicinati (esattamente in conformità con gli attuali concetti matematici)
Ok.
Questa procedura geometrica, terribilmente moderna (!), può essere oggigiorno scritta su un normalissimo foglio di calcolo secondo un algoritmo che si rivela inaspettatamente semplice:
Allegato:
Newton foglio01.jpg [ 565.04 KiB | Osservato 2507 volte ]
La sorpresa è che questo algoritmo risulta anche incredibilmente efficiente.
Mi bastano poche centinaia di punti (400 contro i 32000 degli esempi precedenti) per ottenere risultati soddisfacenti (!!!) Forse lo si poteva intuire, ma constatarlo direttamente è straordinario!!!
I calcoli vengono ridotti drasticamente e contemporaneamente la precisione della simulazione è molto aumentata (è facile verificarlo su traiettorie circolari).
Quindi, anche con questo metodo si può verificare che se si cambia leggermente la dipendenza della forza dal quadrato della distanza (che nella figura precedente è rispettata), le orbite sono soggette ad instabilità vistosa che si manifesta con una rilevante precessione:
n=1:
Allegato:
Newton foglio02.jpg [ 697.73 KiB | Osservato 2507 volte ]
n=2,1:
Allegato:
Newton foglio03.jpg [ 694.55 KiB | Osservato 2507 volte ]
Tutto questo per dire che probabilmente Newton, avendo a disposizione meno potenza di calcolo (la sua penna ed i suoi fogli), aveva escogitato un modo più efficiente e preciso per applicare il metodo delle differenze finite, con grosso risparmio di fatica e di tempo.
