Benissimo, tutto ciò che ho fin ora letto va benissimo. Tuttavia, mi chiedo solo: cosa fanno gli astronomi dilettanti di fronte all'attività solare? Astronomi dilettanti, non astrofili i quali amano spendere bei soldini per le attrezzature proposte loro dai negozianti. Assumendo il ruolo esatto dei danteschi personaggi che corrono dietro un'asta senza bandiera, sono tutti convinti di poter toccare il settimo cielo.
Torniamo a noi, forse non tutti sanno che un po' di anni fa, alle 14h 54m del giorno 6 marzo 1989, sulla superficie eliaca si sviluppò un enorme brillamento che il dilettante Armido Gratton, dell'Associazione Astrofili di Trieste, cugino del famoso astronomo Prof. Livio Gratton, osservò in luce integrale mentre proiettava il sole su un foglio di carta bianca, proprio come capitò a Carrington alle 11h e 18m del 1° settembre 1859. Ecco le parole di Carrington: "Sull'area del grande gruppo più a nord comparvero improvvisamente due macchie bianche brillantissime, a forma di spicchi. La prima impressione che ebbi fu che potevano essere dovute a un eventuale raggio di luce penetrante da qualche foro forse presente nello schermo scuro attaccato all'altezza dell'obiettivo, perché la brillanza delle due macchie era paragonabile a quella della luce solare diretta. Circa 60 secondi dopo, la loro brillanza era notevolmente diminuita mentre si erano spostate considerevolmente, finchè, ridotte a due puntini, svanirono contemporaneamente alle 11h 23m UT." L'articolo di Carrington è corredato anche di un disegno del sistema del grosso gruppo di macchie e del brillamento, nonché dei magnetogrammi presi contemporaneamente da Stewart. Stewart era il fisico che nel 1857 introdusse per la prima volta, il sistema fotografico di registrazione degli elementi geomagnetici, presso l'Oss. di Kev a Londra. La storica osservazione (in letteratura geofisica nominata come "osservazione di Carrington e Stewart") e il rapporto di Gratton sono descritti in un articolo divulgativo alla pagina 40 della rivista Nuovo ORIONE n.69, febbraio 1998. E poiché son io l'A di quell'articolo, potrei inserirne una su questo forum. Chi è seriamente interessato, oltre la normale curiosità, troverà una traccia per condurre osservazioni della variazioni della ionizzazione indotta dall'attività solare nella ionosfera terrestre.
|