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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2017, 23:13 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
elenoir ha scritto:
Veramente di azione a distanza non se ne parla solo nel titolo della notizia divulgativa diffusa dal "giornalista scientifico", ma anche nel testo originale degli articoli scientifici, pubblicato qui:

https://www.nature.com/articles/ncomms7665

Si legge più volte "action at a distance".

Conosco quell'articolo (e ne conosco molti altri che, a differenza di quello, non sono open access). Il senso con cui intendono "azione a distanza" non è quello che intendi tu (non a caso, quasi tutti gli autori evitano di usare tale termine fuorviante).
Il senso è questo (come ho già detto e come è del resto ribadito più volte proprio nell'articolo in cui ti riferisci): l'interazione con una delle particelle entangled altera la funzione d'onda del sistema e di ciò risentono eventuali intereazioni con l'altra. Non c'è alcuna trasmissione tra una particella e l'altra.
Un gruppo sperimentale ha anche fornito un limite inferiore alla velocità di propagazione dell'alterazione della funzione d'onda, ossia alcuni ordini di grandezza più veloce della velocità della luce nel vuoto. Ma ciò, come dicevo, non riguarda un'interazione tra le due particelle mediante una presunta azione a distanza, ma il fatto che, ad esempio, lo spin della particella 2, per il quale si può solo dire che vi è una certa probabilità che sia "su" prima che qualcuno abbia interagito con la particella 1, è certamente "su" (oppure certamente "giù") se uno ha interagito con la particella 1. Ma non è stata 1 a "dire" a 2 che deve avere spin "su" (o "giù"). Ricordo che, in assenza di interazione, lo spin non è "su" o "giù".
NON è come il caso di quel tale che indossa un calzino viola e una azzurro e che, se gli vede un calzino e si osserva che è blu, si sa che l'altro è viola; in tal caso, infatti, il colore è preesistente all'osservazione. Per lo spin non è così: non è preesistente all'osservazione. Un calzino quantistico, se esistesse, non sarebbe né viola, né blu prima dell'osservazione; prenderebbe uno dei due colori sono al momento dell'osservazione.


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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2017, 23:39 
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Iscritto il: lunedì 6 marzo 2017, 16:45
Messaggi: 89
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si ma il problema è che gli spin sono sempre opposti (50 volte su 50 si legge nell'articolo), è questo il punto, e nel momento in cui si osserva lo spin di un elettrone, si osserva anche lo spin dell'altro elettrone, che è sempre opposto al primo, e questa osservazione è riscontrabile simultaneamente, anche quando i due elettroni sono a chilometri di distanza.

Ecco perché si parla di azione a distanza: pur non essendovi alcuno scambio di particelle virtuali tra gli elettroni, c'è comunque una interazione a distanza innegabile tra essi, testimoniata dalla non evitabile diversità dello spin dei due elettroni e dal fatto che questa diversità è riscontrata "immediatamente", in conseguenza del collasso della funzione d'onda prodotto dall'osservazione di uno solo.

Del resto, se non fosse così, il fenomeno dell'entanglement non sarebbe considerato uno dei più grandi imbarazzi della fisica moderna.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 10:08 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Lo ripeto per l'ultima volta prima di dare forfait per la sterilità della discussione: non è un caso di interazione tra due particelle ma di interazione tra un sistema esterno e un sistema collettivo di particelle caratterizzato da una sola funzione d'onda, per il che l'azione su una particella cambia le condizioni dell'altra. Le particelle non comunicano tra loro attraverso questo processo, anche se non è esclusa una loro interazione attraverso diversi processi (in tal caso, con le solite limitazioni riguardo alla velocità di comunicazione, s'intende a meno che non vi siano effetti di relatività generale, finora comunque solo ipotetici, che possano portare ad un superamento).
Nessun legame con il concetto di azione a distanza in senso classico; una tale azione a distanza, se esistesse, sarebbe invece una comunicazione.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 10:22 
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Iscritto il: lunedì 6 marzo 2017, 16:45
Messaggi: 89
Tipo di Astrofilo: Visualista
Potresti postare cortesemente il link di qualche articolo dove, come tu asserisci, c'è scritto quello che dici?

No perché sul web trovo sempre e solo articoli dove si parla di azione a distanza.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 11:06 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
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Località: via stella Anzio
guarda questo https://www.youtube.com/watch?v=CFTLu8Ctcck&t=908s

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 11:20 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
elenoir ha scritto:
Potresti postare cortesemente il link di qualche articolo dove, come tu asserisci, c'è scritto quello che dici?
No perché sul web trovo sempre e solo articoli dove si parla di azione a distanza.


Se ti riferisci al termine, un qualsiasi articolo che si occupi di entanglement. Gli articoli dove si sfiora il termine "azione a distanza" sono estremamente rari (anche se secondo te essi sono il 100%, o fors'anche il 101% del totale) proprio per prevenire possibili fraintendimenti. Non è un caso che sia il termine "non località" ad essere usato invece.
Su Nature Physics, ad esempio, sono usciti negli ultimi anni 49 articoli che parlano di non-località (non so quanti di questi siano open access e quanti accessibili solo su abbonamento: in ufficio li vedo tutti). Credo che sia inutile cercare in ciascuno di quei 49 articoli quel termine che tu asserisci di trovare ovunque.

Se ti riferisci al concetto, ancora un qualsiasi articolo che si occupi di entanglement. Io non riesco a trovarne nessuno che dica quello che dici tu; eppure ne ho letti (leggo regolarmente sull'argomento dal 1996).


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 11:46 
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Mi permetto: un plauso a GTBL per la pazienza e per la chiarezza.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 12:01 
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Iscritto il: lunedì 6 marzo 2017, 16:45
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Tipo di Astrofilo: Visualista
@GTBL

Veramente, fino ad ora, l'unico a postare qualche link sono stato io, e tu ne hai semplicemente screditato il valore qualificandolo come "open access", ma si tratta di articolo più che autorevole, pubblicato su Nature, non sulla Gazzetta dello sport, e che parla espressamente e più volte di "action at a distance".

Del resto anche il commentatore italiano, che non é uno sprovveduto, ma un fisico, parla di azione a distanza.

Tra l'altro Einstein negava tanto strenuamente l'entanglement proprio perché egli in generale non credeva alla possibilità dell'azione a distanza.

E con questo passo e chiudo.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 12:10 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ok, ma ora si e' dimostrato che, per quanto incomprensibile, l'entanglement esiste; ci sono dispositivi che funzionano basandosi su di esso, ed e' noto che non puo' essere utilizzato per scambiare informazione. Di cosa vuoi discutere? Dell'uso infelice di un termine?

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 12:19 
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Iscritto il: lunedì 6 marzo 2017, 16:45
Messaggi: 89
Tipo di Astrofilo: Visualista
E chi sta negando che esista. Io dico che esiste eccome! Bravo è un meccanismo inspiegabile, inspiegabile perché implica un'azione a distanza. Altrimenti che inspiegabilitá sarebbe.

Si legge inoltre nell'articolo su Nature:

<<Einstein repudiated as "spooky action at a distance">>.

Einstein ripudiava l'entanglement definendolo come "azione spettrale a distanza".

Non ho capito cosa c'è da discutere su questo.


Ultima modifica di elenoir il mercoledì 17 maggio 2017, 12:28, modificato 2 volte in totale.

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