ivan86 ha scritto:
Fabios ha scritto:
Leggo che i protoni superveloci dei flares sono accelerati, ma questo avviene allo "sparo" oppure avviene in una zona.... ultimo dubbio. C'e' anche scritto che non si capisce bene come tali eventi siano provocati, in fondo.
Io penso che avvenga nella zona dello "sparo" e non vorrei che siano semplicemente protoni in rotta di collisione con il sole e che poi esattamente come una racchetta da tennis colpisce la palla in arrivo dall'avversario acquistino energia a seguito dell'esplosione ovvero la racchetta che gli va incontro.
In questo modo le quantità di moto coinvolte nello scontro sono maggiori e così l'energia cinetica finale delle particelle.
Ha un suo senso anche in altri termini, una CME è composta da protoni liberati dal Sole al momento dell'esplosione e questi sono in grandi quantità e velocità "lente", mentre i flares dei protoni superveloci sono in densità minore poichè sono protoni provenienti dall'esterno e colpiti da una racchetta (l'esplosione) che ne incrementa la velocità.
Leggendo gli articoli linkati sopra mi pare di capire che i protoni superveloci siano accelerati proprio dal campo magnetico solare nella zona dello "sparo" (flare)
Cito:
"The sun is a mess of tangled magnetic fields that have the potential to snap like a rubber band and hurl dangerous electrified plasma out into space".
Nel caso particolare della tempesta in cui i protoni hanno raggiunto tempi relativistici c'era una particolare concomitanza di fattori. Cito da
http://science.nasa.gov/science-news/sc ... _newstorm/:
"He [Robert Linn - Berkeley] explains: The sun's magnetic field spirals out into the solar system like water from a lawn sprinkler. (Why? The sun spins like a lawn sprinkler does.) The magnetic field emerging from solar longitude 60o W bends around and intersects Earth. Protons are guided by magnetic force fields so, on January 20th, there was a superhighway for protons leading all the way from sunspot 720 to our planet."
Traduco velocemente:
"Il campo magnetico solare spiraleggia nel sistema solare come getti d'acqua da un irrigatore rotante [vedere animazione nel sito NASA]. Il campo magnetico emergente dalla longitudine solare 60° W si piega e intercetta la Terra. I protoni sono guidati dalla forza magnetica cosicchè il 20 Gennaio [2005] c'era una super-autostrada per i protoni che conduceva direttamente dalla Macchia Solare 720 al nostro pianeta".
In pratica, sono gli stessi meccanismi utilizzati per accelerare i protoni negli acceleratori di particelle (lì c'è il campo magnetico solare, negli acceleratori ci sono dei magneti a superconduttore).
Nei due articoli si parla di protoni ad altissima energia (100 MeV) ma non ho trovato la densità di particelle, per curiosità sarebbe utile confrontarla alla densità raggiunta durante le CME, dove però i protoni sono molto più lenti.
Provo di nuovo a riassumere dove siamo arrivati:- Tempeste di protoni superveloci: pochi protoni veloci, altissima energia, tempo di volo da 2h a 15-20 min. Pericolo per astronauti impegnati in attività extra-veicolari, per alcune apparecchiature su satelliti in orbita, disturbi alle comunicazioni su specifiche frequenze;
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CME(Emissioni di massa coronale): moltissimi protoni lenti, tempo di volo 18-48h. Provocano tempeste geomagnetiche, pericolo per le reti elettriche, telecomunicazioni, pericolo di danneggiamento per molti satelliti in orbita.
Nel primo caso, il pericolo è immediato ma localizzato (astronauti).