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MessaggioInviato: mercoledì 6 febbraio 2008, 22:16 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
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Mah, da quel che leggo e riesco a sapere in giro, è abbastanza probabile che i cinesi riescano a mandare una missione lunare con equipaggio umano entro i prossimi 10 anni. Stanno correndo come matti.

A meno sempre che non abbiano qualche intoppo, tipo incidenti gravi con perdita di vite umane durante lo sviluppo del progetto.

Ma da qui a iniziare una nuova corsa alla Luna ce ne corre, non credo che le altre agenzie spaziali abbiano alcun interesse a farsi trascinare in una impresa del genere.

La corsa alla Luna non è stata motivata unicamente dalla Guerra Fredda (sebbene sia stato una delle spinte maggiori), ma da una stagione particolare a livello mondiale.

E' stata una impresa che ha avuto significato a livello planetario, è stato il viaggio più lungo mai compiuto da esseri umani, è stata l'Odissea dei tempi moderni.

Ed è stata giustificata in parte anche dai risultati scientifici, nonostante la tecnologia robotica sviluppata dalle sonde sovietiche, per l'epoca all'avanguardia in quel settore.

Ma tutto ciò non giustifica oggi i rischi di un'impresa analoga.
Un'Odissea può essere appoggiata e giustificata dall'opinione pubblica una volta, poi se non si trova la "spinta", non è possibile ripeterla.
E la "spinta" per la frontiera spaziale si è esaurita già durante il programma Apollo, con la cancellazione delle missioni previste dopo il 17.

Per le missioni planetarie, al momento i robot sono il sistema più sicuro e efficiente.
Prima che ci sia un salto tecnologico tale da rendere non solo fattibile ma anche sicura e giustificabile dal punto di vista scientifico una missione su Marte, ne passerà di tempo.

E la "spettacolarità" ormai non è più una molla.
Abbiamo visto uomini passeggiare su un altro mondo, siamo abituati alle meraviglie, mentre gli anni '60 erano la porta tra il passato e il futuro, e lo spazio era il Futuro con la F maiuscola, mentre oggi è uno "spettacolo" di routine.

Per le missioni in orbita bassa, come la ISS, si può dibattere sul rapporto costi/benefici, sulla gestione e sui rischi, ma attualmente la presenza umana in orbita terrestre serve effettivamente a "fare scienza".

Ma se si lascia l'orbita terrestre, al momento la presenza umana non solo non è necessaria, ma è controproducente: si "fa più scienza" con i robot.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
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MessaggioInviato: giovedì 7 febbraio 2008, 10:44 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
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Ford Prefect ha scritto:

La questione dei costi dell'Apollo andrebbe vista in un'altra prospettiva:
considerando che l'intero programma, da Apollo 1 a Apollo 17 è costato meno di un solo anno di guerra in Vietnam.
Quali sono stati i fondi spesi meglio? Quelli per bruciare i bambini col napalm o quelli per spedire alcuni esploratori sulla frontiera più lontana mai raggiunta?



Risposta scontata, naturalmente. La guerra resterebbe orrenda anche se fosse gratis. Semplicemente secondo me la frontiera dello spazio è una frontiera di conoscenza più che di presenza fisica. Sono totalmente d'accordo con quanto scrive Renzo. Nelle missioni umane, il 99% dei costi e del lavoro è per mantenere in salute l'equipaggio e farlo tornare vivo (e i rischi restano comunque elevati).

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
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MessaggioInviato: giovedì 7 febbraio 2008, 14:16 
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Iscritto il: lunedì 3 luglio 2006, 15:29
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certamente accettare di essere il primo uomo su marte ha il suo rischio...o muori o entri nella storia...
penso che sia stato fatto lo stesso ragionamento con armstrong.


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MessaggioInviato: giovedì 7 febbraio 2008, 16:00 
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Iscritto il: sabato 21 luglio 2007, 14:27
Messaggi: 552
Località: Termoli (Molise)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
enzo ha scritto:
certamente accettare di essere il primo uomo su marte ha il suo rischio...o muori o entri nella storia...
penso che sia stato fatto lo stesso ragionamento con armstrong.


Sicuramente come impatto sociale sarebbe una cosa mai vista.. la gente pensa che non si mandano uomini su Marte perchè non si ha la tecnologia adatta, quando invece la verità è che è abbastanza inutile (come ha detto Renzo Del Rosso prima)

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Skywatcher 80ED Pro su montatura Meade LXD75 con Autostar, fuocheggiatore elettronico, oculari da 26mm Meade, 15mm Celestron e 5mm Hyperion, lente di barlow Meade 2X, Canon EOS400D non modificata con obiettivi Canon EF 18/55 e Sigma APO 70/300, rifrattori guida 70/700 Konus e 70/300, Meade LPI, filtri Baader UHC-S e Astrosolar, anelli decentrabili e scatto remoto autocostruiti, notebook Dell Latitude A560.


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MessaggioInviato: giovedì 7 febbraio 2008, 19:11 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
andrea63 ha scritto:
Semplicemente secondo me la frontiera dello spazio è una frontiera di conoscenza più che di presenza fisica. Sono totalmente d'accordo con quanto scrive Renzo. Nelle missioni umane, il 99% dei costi e del lavoro è per mantenere in salute l'equipaggio e farlo tornare vivo (e i rischi restano comunque elevati).

Chissà se riuscirò nell'arduo tentativo di tradurre il mio contorto e confuso pensiero in parole. Nulla da eccepire in termini di calcoli economici a chi ha affermato che i costi delle missioni umane nello spazio non vengono ripagati dalle ricadute economiche delle stesse, neppure in minima parte. Capisco che ricordare che l'intero programma Apollo è costato come un mese di guerra in Iraq sia demagogico (ma acciderba a me continua a fare impressione). Mai vorrei che la scienza rinunciasse a neppure un solo "robottino" in favore di una scientificamente inutile missione umana. Ma io, forse ingenuamente, mi continuo ad illudere che il superare le frontiere (scalare le montagne, attraversare gli oceani, salire su su fino ad un nuovo mondo) possa avere un valore umano, forse (oso dire) artistico, il cui controvalore monetario è difficilmente quantificabile. Forse che si valuta il valore di un'opera d'arte in base al costo dei materiali utilizzati e del tempo che è stato necessario a realizzarla? Dobbiamo rassegnarci a calcolare il rapporto costi/benefici di tutto? Beh, non so voi, ma io ho speso un sacco di soldi in aggeggi astrofilici che non mi hanno mai reso (e mai mi renderanno) neppure un centesimo e, curiosamente, sono felice di averlo fatto. Francamente non ero interessato a fare il tifo per uno dei due blocchi quando c'era la cortina di ferro e non auspico che ritorni la guerra fredda con chicchessia. Per quanto mi riguarda se il prossimo essere umano (prima ho scritto uomo, ma ovviamente potrebbe essere una donna) che calpesterà la Luna, Marte o quel che è sarà statunitense, russo, cinese, indiano o di Busto Arsizio io sarò senz'altro quaggiù a tifare per lui e mi dirò: "soldi ben spesi"!

Si sbrighino però, perché c'ho una certa età...


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MessaggioInviato: giovedì 7 febbraio 2008, 19:14 
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ivaldo ha scritto:
Si sbrighino però, perché c'ho una certa età...


:lol: :lol: dai che ce la fai


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MessaggioInviato: domenica 10 febbraio 2008, 15:18 
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non voglio andare ot, forse sarà che mi sto vedendo troppe puntate di star trek enterprise tutte insieme ma...io non vedo l'ora che si cominci a fare questa base lunare e che cominci la missione verso marte, non sarà scientificamente utile come dite voi ma l'emozione che proverei nel vedere queste persone su un'altro pianeta sarebbe troppo grande se non inimmaginabile e se ci pensate (non considerando le missioni apollo) questa missione segnerebbe a tutti gli effetti l'inizio di...be di qualcosa che mi piacerebbe si avveri :) ma che non posso dire come se esprimessi un desiderio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Propulsione_a_curvatura
non pensavo ci fosse tutto uno studio dietro alla propulsione a curvatura che si usa nei telefilm di Star Trek :D, io comunque non so voi ma mi accontenterei di curvatura 1 :wink:
fine ot

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MessaggioInviato: lunedì 11 febbraio 2008, 12:49 
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ivaldo ha scritto:
Ma io, forse ingenuamente, mi continuo ad illudere che il superare le frontiere (scalare le montagne, attraversare gli oceani, salire su su fino ad un nuovo mondo) possa avere un valore umano, forse (oso dire) artistico, il cui controvalore monetario è difficilmente quantificabile.


Capisco il ragionamento, ma ricorda che i soldi spesi dovrebbero venire da finanziamenti pubblici, e come tali bisogna giustificarli.

Una Agenzia che come scopo ha produrre risultati dal punto di vista scientifico, non può nel momento attuale giustificare i costi e i rischi di una missione spaziale con motivi "romantici".

Diverso è il caso se a rischiare fossero privati con i soldi loro e sotto la loro responsabilità (come gli scalatori o i sub estremi, per esempio), ma in questo caso siamo ancora lontani dalle missioni private in orbita bassa, figuriamoci una missione lunare...

Cita:
Forse che si valuta il valore di un'opera d'arte in base al costo dei materiali utilizzati e del tempo che è stato necessario a realizzarla? Dobbiamo rassegnarci a calcolare il rapporto costi/benefici di tutto?


Beh, un'opera d'arte non mette a rischio vite umane nè chiede finanziamenti pubblici (alcune, troppe, in realtà si, ma è un'altra storia...).

Ripeto, se andiamo a vedere la storia della corsa alla Luna, non è stata frutto unicamente della Guerra Fredda, ma della mentalità e dei sogni di un epoca che è stata allora e che non è questa.

A quel tempo si è potuto perseguire l'ideale romantico/avventuroso di cui parli, e ci si è potuti imbarcare in quella che vedo come un'Odissea dei tempi moderni.

Ma un'Odissea si fa una volta, poi bisogna trovare un'altra spinta.

In realtà probabilmente la spinta verrà, ci sono già i programmi e gli studi sullo "sfruttamento" della Luna, anche e soprattutto dal punto di vista scientifico, ma non pensiamo che sarà una corsa veloce.
Forse lo sarà per i cinesi, ma anche lì sarà probabilmente una toccata e fuga come per l'Apollo.

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MessaggioInviato: lunedì 11 febbraio 2008, 12:52 
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Una novità su Marte...

Non so se vi siete letti l'ultimo numero delle Scienze.

A quanto pare, il sig. Bush, dopo aver fatto il proclama nel 2005 dichiarando di voler andare di corsa verso Marte, nell'ultima legge finanziaria degli States ha inserito un articolo in cui vieta alla NASA di spendere fondi del budget 2008 per ricerche volte a future missioni umane su Marte.

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Ultima modifica di Ford Prefect il mercoledì 13 febbraio 2008, 11:54, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 11 febbraio 2008, 20:04 
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Iscritto il: lunedì 3 luglio 2006, 15:29
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almeno dopo 8 anni di disastri bellici vuole lasciare il segno su marte....


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