1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 18:44 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3030
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
weega ha scritto:
la radiazione prodotta nel nucleo solare che se non sbaglio impiega giorni/settimane per raggiungere la fotosfera, pur viaggiando alla velocità della luce

Qualcosina di più... Un milione di anni, circa...
E' che viaggia sì alla velocità della luce, ma solo da un atomo all'altro, poi deve aspettare di essere assorbita e riemessa.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
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MessaggioInviato: martedì 19 gennaio 2010, 7:58 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
Marcopie ha scritto:
weega ha scritto:
la radiazione prodotta nel nucleo solare che se non sbaglio impiega giorni/settimane per raggiungere la fotosfera, pur viaggiando alla velocità della luce

Qualcosina di più... Un milione di anni, circa...
E' che viaggia sì alla velocità della luce, ma solo da un atomo all'altro, poi deve aspettare di essere assorbita e riemessa.

http://snipurl.com/u4hht
in diapositiva n°10 fa il conto in 30'000 anni per il sole e dato che la legge del random walk è quadratica nel raggio della stella si può arrivare al milione di anni per stelle con raggio di 10 raggi solari, così come si puù scendere a poche migliaia di anni per stelle più piccole.
Mi sono sbagliato :D il succo resta lo stesso, ma la correzione hai fatto bene a farla!
ciao
dan


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MessaggioInviato: giovedì 11 febbraio 2010, 20:13 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho letto i vostri messaggi solo ora e vorrei porvi alcune domande.
Premetto che non sono un addetto ai lavori, ma mi sono sempre chiesto come sia possibile l'interazione gravitazionale tra masse (es. galassie) distanti miliardi di anni luce.
La risposta alla domanda che ha iniziato questo post forse è tutta qui: se una massa svanisse, ce ne accorgeremo dopo miliardi di anni.
Ma la domanda principale è: che cos'è la gravità?
Per quello che ho capito di Einstein, la gravità sarebbe una distorsione dello spazio-tempo prodotta dalla massa (per fare un esempio, la famosa biglia di ferro in una calza di nylon).
Di qui un'altra domanda: è possibile con dei rilevatori sulla terra (ad es. il progetto virgo) rilevare una distorsione nello spazio tempo, se noi già viviamo in una distorsione?


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MessaggioInviato: giovedì 11 febbraio 2010, 20:31 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Cita:
Di qui un'altra domanda: è possibile con dei rilevatori sulla terra (ad es. il progetto virgo) rilevare una distorsione nello spazio tempo, se noi già viviamo in una distorsione

Forse se lo stanno domandando anche loro, visto che sino ad ora non sono stati capaci di rilevare le onde gravitazionali!
Scherzi a parte, la distorsione certo che si può rilevare, ad esempio la curvatura che un raggio di luce subisce quando passa in prossimità della "biglia nella calza". E' stato osservato nel caso di allineamenti di alcune stelle. Come pure l'esistenza di lenti gravitazionali.

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MessaggioInviato: venerdì 12 febbraio 2010, 13:26 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ok, ma questo implica una scala di grandezze enormemente più grande di quelle in gioco con il progetto virgo.
Non sono al corrente delle più recenti teorie, ma ho sentito parlare di "gravitoni".
Evidentemente pensano che la gravità sia qualcosa di diverso da una distorsione.


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MessaggioInviato: venerdì 12 febbraio 2010, 13:35 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3030
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
giacampo ha scritto:
Evidentemente pensano che la gravità sia qualcosa di diverso da una distorsione.

No, è il solito dualismo onda-particella. Ripassati un po' di meccanica quantistica... :)

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MessaggioInviato: venerdì 12 febbraio 2010, 18:15 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non l'ho mai studiata.
Ricordo solo la natura ondulatoria - corpuscolare della luce, studiata molti anni fa in chimica.
Avevo premesso che non sono un esperto in materia.
Comunque ho visitato il tuo sito e mi piace. L'ho inserito nel bookmark.


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MessaggioInviato: venerdì 12 febbraio 2010, 21:46 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3030
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
giacampo ha scritto:
Non l'ho mai studiata.
Ricordo solo la natura ondulatoria - corpuscolare della luce, studiata molti anni fa in chimica.
E' la stessa cosa. Non esiste in natura nulla che non possieda una doppia natura. Una delle due può essere prevalente e mettere in ombra l'altra, ma non cancellarla.
Anche gli elettroni hanno una natura ondulatoria, pur essendo particelle. La natura corpuscolare definisce solo una più accentuata distribuzione probabilistica di trovare in un punto il picco della funzione d'onda. Probabilità che tende a zero all'infinito, ma lo zero non lo raggiunge mai.
Così, nel caso della diffrazione degli elettroni attraverso una doppia fessura, anche se l'elettrone passa attraverso una delle due fessure la sua funzione d'onda, anche se minima, "registra" anche la presenza dell'altra, e modifica il comportamento della "particella".

Cita:
Avevo premesso che non sono un esperto in materia.
Neanch'io, quello che so è tutta "divulgazione"... :?

Cita:
Comunque ho visitato il tuo sito e mi piace. L'ho inserito nel bookmark.
Grazie! Spero di non annoiarti troppo quando tratterò di materie non astronomiche... :D

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MessaggioInviato: martedì 9 marzo 2010, 9:33 
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Iscritto il: venerdì 18 agosto 2006, 22:41
Messaggi: 876
Località: Frascati (RM)
Ritornando un secondo al topic originale, e ringraziando il cane di massimo che ci da sempre questi bei spunti di pensiero, ricordo una frase letta da qualche parte che diceva "se esiste un Dio ha senz'altro un pessimo senso delle misure". Questo perchè in effetti a noi sembra davvero tanto, ma TANTO, spazio "sprecato". A questo punto è lecito domandarsi se sia realmente così o a noi sfugge il fine ultimo di tanto spazio e tanta energia. Possiamo stare secoli a pensarci e probabilmente non ne caveremo mai un ragno dal buco (nero), ma ora come ora, mi chiedo che bello sarebbe se tutta questa massa e questa energia in ballo non sia perfettamente bilanciata per far si che l'universo si comporti secondo alcuni modelli di evoluzione teorizzati. Sia che esso blocchi la sua espansione raggiungendo un punto x di equilibrio, sia nel caso ricominci a collassare su se stesso. A questo punto anche la magica scomparsa di un cucchiaino da thè farebbe mancare all'intero universo la massa necessaria per collassare o raggiungere questo ipotetico equilibrio lasciandolo a un destino di lenta e inesorabile espansione e raffreddamento.. Almeno tutta questa materia avrebbe un senso.. Oppure chissà l'universo per esistere e la natura per "funzionare" deve avere bisogno intorno a se di tutta questa materia/energia, oppure chi lo sà, magari in angoli remoti dell'universo hanno scoperto modi di viaggiare e di adattarsi alle condizioni estreme del cosmo, che magari loro stanno pure stretti... hihi

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Tillo / Roberto http://astrotillo.altervista.org/

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MessaggioInviato: venerdì 12 marzo 2010, 22:34 
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Iscritto il: lunedì 22 giugno 2009, 13:19
Messaggi: 127
Località: San Severino Marche (MC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Scusate il mio intervento un pò tardivo ma con riferimento alla teoria del tutto (che ho visto citata in questa discussione) mi sento di citare un'opera da me letta dove attraverso passaggi più o meno comprensibili ai comuni mortali come me, l'autore sembra voglia dirci che gli scienziati si stiano avvicinando (seppur ancora lontani annnnnnnni luce) ad una c.d. toe (theory of everything) che sembrerebbe colmare l'ormai storico "diverbio" tra meccanica quantistica e reletività generale.
Ci sono parti del testo dove qualora si riesca ad entrare con l'immaginario in ciò che suddetti scienziati stanno sviluppando (ipotesi basata su di un'ipotesi basata su di un'ipotesi...) ci si ritrova a fissare ammutoliti il muro che si ha di fronte col libro in mano e la bocca spalancata!
...Ah quasi dimenticavo, si tratta di "L' universo elegante" di Greene Brian.
A fine lettura sentir parlare di spazi di Calabi-Yau o delle superstringhe sarà come sentir parlare del teorema di Pitagora...o quasi!

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<< La natura si burla delle costituzioni e decreti de i principi, degl'imperatori e de i monarchi, a richiesta de' quali ella non muterebbe un iota delle leggi e statuti suoi. >>


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