andreaconsole ha scritto:
http://www.francescopoli.net/Classe_III_file/Capitolo%206%20-%20Forza%20centripeta%20e%20gravitazione.pdf
I tuoi risultati vanno molto oltre quello che sta nel terzo paragrafo di questo testo?
Un piccolo riepilogo sulla relativita', a beneficio di tutti (me compreso)
http://www.wired.it/scienza/energia/201 ... -einstein/Grazie Andrea per l'articolo.
Allora, tutto quello che posso dirti è che la spiegazione che si legge nell'articolo per cui la luna non cade sulla Terra mi pare sia quella di Newton.
Ma con questa io non concordo con Newton.
Non ha nessuna coerenza logica dire che la Luna non cade perché, quando cade, il terreno gli scappa da sotto i piedi, non tanto perché è un po' troppo semplicistica come spiegazione, ma perché incoerente.
Se si ammette che la forza di gravità esista, ed il corpo è lanciato con una forza non sufficiente da uscire dal campo gravitazionale, esso, ovviamente, resta intrappolato e comincia a girare attorno alla Terra, attorno al Sole, attorno a chicchessia.
Ma il punto è questo: una spinta, che per sua natura è esauribile, anche se proveniente dal big-bang, anche se proveniente dal calcio al pianeta dato da Dio che gioca a fare Maradona, fino a che cammina nel vuoto, nessun problema, ma quando incontra una bestiaccia come la forza di gravità, che è continua, incessante, inesauribile, una volta intrappolato nel campo gravitazionale, prima o poi il corpo finisce per collidere con l'altro, non c'è nulla da fare: la forza di gravità logorerà la spinta, perché questa non è rinnovata continuamente ed all'infinito con altre spinte.
E questo è uno dei motivi, lessi una volta da qualche parte, per i quali Einstein rifiutò l'idea della forza di gravità intesa come forza misteriosa tra i corpi, perché, appunto, oltre ad essere misteriosa, non spiegava come fosse possibile che non riuscisse a tirar giù i pianeti o i satelliti.
Quindi ebbe questa intuizione, per la verità geniale, di immaginare la curvatura dello spazio. Il problema sembrerebbe risolto. Lancio la palla, lo spazio è curvo, non c'è attrito, et voilà, il gioco è fatto: moto perpetuo circolare.
Il problema è che anche questa ricostruzione presta il fianco a delle serie critiche.
In primo luogo questa curvatura non opera a grande vicinanza col corpo, dove noi non avvertiamo alcuna curvatura, anzi avvertiamo una forza che ci attrae verso il centro della terra e che, se ci buttiamo dal balcone, per vedere se lo spazio e curvo, ci manda all'altro mondo, altro che giro perpetuo attorno al mondo.
Altra critica, è quella della costante cosmologica, di cui, sinceramente, ma forse per un mio limite, mi sfugge l'utilità.
Questa necessaria conseguenza logica che si trae dal fatto che il peso dell'universo dovrebbe poggiare sul centro dell'universo stesso, e quindi, in mancanza di questa costante, l'universo dovrebbe collassare su sè stesso, non lo so, non mi convince, ma la cosa più grave è che essa si assume derivare dallo spazio vuoto, che, in quanto vuoto, è un po' difficile che riesca a produrre questa forza.
Cioè, voglio pure ammettere che la forza di gravità sia misteriosa, ma almeno conosciamo da chi proviene, chi sono gli artefici di questa forza, cioè i corpi celesti, ma la costante cosmologica da dove proviene? Se lo spazio è vuoto, dove per vuoto si intende privo di materia (tranne i fotoni ovviamente, se si crede, come me, che abbiano massa), chi è l'autore, l'artefice, il motore di questa forza, il vuoto? Mah...
E poi, come vi dissi l'altra volta, per lo stesso motivo per cui è difficile ammettere che esista la costante cosmologica (e vi prego non tirate in ballo l'espansione accelerata dell'universo, che dimostrerebbe l'esistenza di tale costante...), è ugualmente difficile ammettere che lo spazio sia curvo, perché, se lo spazio è vuoto, mi sembra a dir poco azzardato sostenere che possa curvarsi: cosa di curva il nulla?
Può curvarsi la materia, ancorché infinitesimamente piccola, ma l'esistenza di qualche elemento materiale si deve pur dimostrare prima di parlare di curvatura dello spazio.