MADDA87 ha scritto:
La cosa che mi domando è: ma come mai mandano dei satelliti che durano solo 20 anni? e sanno che dopo cadono nel nostro pianeta?
Capisco che questi satelliti ci forniscono dei dati importanti per lo studio scientifico, ma così questi strumenti diventano un "pericolo" (non trovavo una parola migliore) per il nostro pianeta.
Esistono dei regolamenti e delle "raccomandazioni". Le linee guida dell'ESA sono molto stringenti, le trovi qui:
http://www.esa.int/esaMI/Space_Debris/S ... VQF_0.htmlTutti i lanci europei devono rispettarle.
Anche gli Stati Uniti hanno regolamenti simili.
Esistono delle "Raccomandazioni" dell'ONU (che non ho trovato on-line), più o meno simili, ma che non sono obbligatorie, e sono rivolte a tutte le nazioni che lanciano satelliti.
In pratica, ci sono due fasce orbitali di maggior interesse:
- orbite basse, tra 400 e 2000 km di altezza dal suolo;
- orbite geostazionarie, intorno ai 36.000 km di altezza.
Per le orbite basse, i regolamenti impongono che i satelliti possano occupare l'orbita al massimo per 25 anni. Particolari deroghe sono ammesse solo per missioni di importanza particolare.
Al termine dei 25 anni i satelliti devono essere "messi in sicurezza" scaricando tutti i gas in pressione eventualmente trasportati, e fatti rientrare su un orbita "sicura".
Inoltre attualmente al momento della progettazione si evita, se possibile, di inserire componenti troppo massicci (come le ruote di inerzia di UARS) che protrebbero arrivare a terra integri.
Se non è possibile farli rientrare in sicurezza, i satelliti possono essere messi su orbite più alte di 2000 km, che sono molto più stabili, e lì rimangono anche da spenti.
Se non si prevedesse un fine-vita avremmo le orbite basse piene di satelliti spenti (prima o poi si guastano, è inevitabile) che sarebbero un rischio per i satelliti funzionanti, e ogni collisione provocherebbe migliaia di detriti piccoli e pericolosi per gli altri satelliti. Per questo adesso si lavora per "mantenere pulita" l'orbita.
I satelliti geostazionari sono a 36000 km circa di altezza, cioè MOLTO ma MOLTO più lontani delle orbite basse.
A fine vita non è possibile deorbitarli, occorrerebbe prevedere di mandare su troppo propellente insieme al satellite.
Vengono messi su una orbita "cimitero" circa 300 km più lontana della geostazionaria, e lì rimangono praticamente in eterno.
Esistono anche altre orbite, tipo quelle usate dai satelliti GPS, dai satelliti per geodesia e da missioni scientifiche particolari, e spesso sono orbite molto stabili (cercate su Google i satelliti LAGEOS: rimarranno in orbita per millenni. Uno dei due porta anche un messaggio di Sagan ai posteri).
Le linee guida sono abbastanza recenti, in Europa sono in vigore da pochi anni, e per i satelliti più vecchi non erano previste. Inoltre a livello mondiale non sono vincolanti, e quindi ogni tanto qualcuno fa qualche porcata (tipo quando Cina e USA si sono messi a fare tiro al piattello con vecchi satelliti per dimostrare di avere la tecnologia per abbatterli).
Adesso i maggiori problemi li sta dando la spazzatura spaziale di vecchissima generazione.