mamma mia siete riusciti a dire tutto ed il contrario di tutto
f(sants) ha scritto:
-Punto primo: Le forze esterne (vale a dire i momenti applicati dalla distribuzione di masse del satellite) NON influiscono sull'orbita del satellite.
Ma questo solo per definizione di momento, il momento di una forza infatti presuppone la creazione di un moto rotatorio e non traslazione che invece influirebbe sull'orbita.
Ma in generale le forze esterne non sono necessariamente momenti, possono anche essere forze vere e proprie e queste l'orbita la modificano eccome.
Certo, fra parentesi fai capire che ti riferisci ai momenti delle singole masse di cui è composto il satellite, ma queste non sono forze esterne (e comunque sarebbe meglio dire "momenti delle forze esterne"), sono infatti assolutamente interne altrimenti non sarebbe valido il giusto principio che hai citato poco dopo.
E' quindi probabile che tu abbia semplicemente sbagliato a scrivere "esterne" dove ci voleva "interne".
f(sants) ha scritto:
La semplice meccanica ci insegna che le forze interne (cioè i momenti) di un corpo che esegue una traiettoria (in questo caso un'orbita) si annullano. Se aprite un qualsiasi libro di fisica uno troverete l'esempio della tuffatrice: lei si butta eseguendo un moto parabolico (o meglio il suo centro di massa lo esegue), lei intanto può ruotare agitare braccia e gambe, quel che vuole ma il suo centro di massa eseguirà un moto parabolico.
Questo è vero, la risultante dei momenti delle forze interne è nulla sotto le corrette ipotesi.
Queste "forze interne" si annullano per il principio di azione-reazione fra le varie singole masse di cui è composto l'intero corpo rigido, ma NON vale se la massa dell'intero corpo cambia !
In questo esempio, se ho capito bene, si vuole studiare l'effetto che avrebbe un corpo di X massa che si "materializzerebbe per magia" sul satellite e ne modificherebbe quindi il centro di massa.
La tuffatrice non mi piace come esempio, ma similmente si potrebbe pensare al lancio di una pallina da golf trascurando l'effetto dell'aria.
Immagina se su questa pallina, ad un certo punto della sua traiettoria, si materializzasse un corpo di massa molto grande... la traiettoria sarebbe ancora una parabola? direi di no, o meglio sono due parabole diverse unite nel punto dove avviene la materializzazione.
Motivo per cui non si può ricorrere a questo principio che hai appena citato per come è stato presentato il problema.
f(sants) ha scritto:
-Punto terzo (e finalmente si risolve il problema): prendiamo l'asta di prima e immaginiamo che una estremità sia più pesante dell'altra; a questo punto è logico suppore che andrà verso il basso accelerando
Beh, mica troppo logico, significherebbe che dovrebbe avere una componente di accelerazione maggiore rispetto all'altra estremità. Infatti la massa in questo discorso non c'entra proprio nulla, vedi la caduta dei gravi di galileo galilei nel vuoto dove i corpi accelerano con la stessa rapidità indipendentemente dalla loro massa e direi che nello spazio le condizioni di vuoto sono una buona approssimazione della realtà.
Inoltre prima citi un principio, quello dell'annullamento dei momenti delle forze interne, e qui invece pare che una estremità debba accelerare più di un'altra, direi che non ci siamo.
La difficoltà di questo problema, per come è posto, è che è anti-fisico; la materializzazione infatti di quel corpo sul satellite ci avvisa che dobbiamo ponderare bene l'eventualità di usare qualche principio di conservazione e soprattutto mantenere valida la conservazione dell'energia.
Personalmente mi trovo quindi d'accordo con le osservazioni di Renzo, in particolare l'ultima, e di Ghiso nella semplificazione da loro fatta, cioè che il satellite ha la stessa forma e massa da sempre e in che posizione preferisce mettersi.
Devo aggiungere ancora una cosa ma lo farò in altra reply.
ciao