Ford Prefect ha scritto:
In pratica, le altre sonde (SOHO, Stereo, Hinode) "vedono" il flare e prevedono quando arriverà (24-48 ore prima che raggiunga la Terra). ACE misura il flusso di particelle almeno 30 minuti prima che raggiunga l'atmosfera, ma a quel punto il sistema di sicurezza dovrebbe essere già pronto, le compagnie di distribuzione elettrica sono state già allertate, serve solo sapere il dato effettivo per prendere la decisione finale se staccare la corrente o meno per prevenire danni ai trasformatori.
E' più chiaro?
Questo era già chiaro prima ma non è così semplice come dici.
Vedere un brillamento sulla superficie del Sole ci dice poco sulla entità della intensità delle particelle cariche che ci colpiranno poichè la terra rappresenta per il Sole davvero un piccolo angolo solido, quindi in questo senso è più che comprensibile attendere che la navicella ACE misuri il fascio poco prima che investa la terra per vedere l'entità del possibile danno e quindi decidere se reagire o meno.
Il punto è che in 30 minuti:
- non si riportano gli astronauti a terra (farli rientrare comunque senza attendere il verdetto di ACE sarebbero milioni di euro spesi e magari per nulla, magari portarli nella zona in ombra del pianeta ma su questo non ho idea delle procedure).
- staccare i grandi trasformatori delle centrali di smistamento energetico mondiale non è come spegnere un paio di interuttori, la procedura dev'essere graduale, vanno tenuti in considerazioni i carichi e questi devono essere disattivati a blocchi e 30 minuti sono estremamente pochi, direi insufficienti.
Non si può interrompere con un click un flusso di potenza di quelle portate, questo creerebbe più danno della tempesta solare stessa con sbalzi di corrente mostruosi ed il danneggiamento stesso delle linee elettriche.
Inoltre bisognerebbe garantire corrente agli edifici sensibili come gli ospedali, dato che per ridare corrente passerebbero giorni e giorni ed i generatori di riserva non basterebbero ! non si tratta del balck-out della cittadina di NewYork, si tratta di un black out alla centrale che smista la corrente al Nord-America (c'è ne sono circa una decina in tutto il mondo di questi grossi centri).
Pensare di levare corrente in 30min, non tutta ma nel modo giusto, al Mondo è pura utopia.
Ford Prefect ha scritto:
Il tempo non è stretto.
Dormirei più tranquillo se fosse così, la tempesta del 2003 è niente in confronto a quello che potrebbe arrivare ed anche le contromisure sono diverse.
Ford Prefect ha scritto:
L'esempio del vulcano l'ho fatto perché ultimamente si parla di possibile "crollo della civiltà tecnologica" in seguito a una tempesta solare, per via dei possibili danni economici conseguenti.
Paragonare gli effetti (visti) del vulcano a quelli di una possibile tempesta solare importante è come paragonare gli effetti di un esplosivo al C4 a quelli di una bomba atomica.
Ford Prefect ha scritto:
Sarei più preoccupato dall'eventualità di poter scoprire un asteroide in rotta verso la Terra con pochi giorni di preavviso.
In questo siamo ben più preparati, come dice la Nasa nell'articolo da te citato la nostra vulnerabilità ad una tempesta solare come conseguenza di una società in sviluppo è aumentata, viceversa non si può dire lo stesso per un asteroide dove la tecnologia ha portato solo benefici.
ciao