L'errore che per me state facendo è il voler considerare la situazione come classica quando di classico ha ben poco.
Lead Expression: anzichè pensare in termini di frequenza ragiona in termini di periodo dell'onda, tieni conto delle velocità relativistiche e ragiona sul fatto che il tempo (quindi il periodo dell'onda) non è una grandezza assoluta ma relativa.
GHISO: dimentichi il principio di conservazione dell'energia che vuole l'energia in un sistema isolato costante. Se abbiamo una sorgente di onde elettromagnetiche ferma e noi ci avviciniamo ad essa a grande velocità questo nostro movimento non costituisce ne una dissipazione ne una amplificazione dell'energia della sorgente, l'effetto è solo apparente ed è dovuto alla dilatazione dei tempi tipica di velocità relativistiche.
Mi sono permesso di fare un piccolo disegno che dovrebbe rendere l'idea che tutto gira intorno alla definizione di tempo che ricordo ancora è una grandezza relativa, osserviamo:
http://img64.imageshack.us/img64/375/risp.jpgIl periodo della funzione d'onda raffigurata nel grafico
A è pari a 2, l'energia sul periodo invece è pari a 1/2 poichè abbiamo un quadrato di area 1x1 diluito sul periodo che è un rettangolo 2x1.
In un tempo pari a 4 (fig. A) abbiamo 2 periodi per un totale di energia pari a 1/2 + 1/2 = 1
Il periodo della funzione d'onda raffigurata nel grafico
B è pari a 1, l'energia sul periodo è sempre uguale a 1/2 (conservazione dell'energia) poichè abbiamo un rettangolo 2x(1/2) in un periodo di area 2x1.
Quindi notiamo che considerando un periodo l'energia associata è rimasta invariata esattamente come previsto dal principio di conservazione dell'energia, la frequenza da A a B è raddoppiata ma B ha una ampiezza maggiore.
Se ora consideriamo un tempo pari a 4 abbiamo questa volta (figura B) 4 periodi per un totale di energia pari a 1/2 + 1/2 + 1/2 + 1/2= 2, quindi l'energia è raddoppiata rispetto al caso precedente considerando lo STESSO intervallo di tempo.
Quindi abbiamo capito che: considerando il singolo periodo l'energia è distribuita allo stesso modo, ma se consideriamo intervalli che sono multipli del periodo allora vediamo che l'energia associata all'onda in B è maggiore e questo spiega non solo la tesi di Lead che vuole la conservazione dell'energia ma anche la tesi di GHISO che parla di energia superiore del fotone a causa di una frequenza più alta.
Una visione: se noi corriamo dalla riva contro le onde del mare non sono le singole onde a mutare la loro energia ma è il fatto di prendersele addosso più rapidamente che ci dice che quel segnale ha energia superiore, ma è bene distinguere le cose, l'evento è apparente, di fatto se ci dovessimo fermare ad un certo punto le onde avrebbero ancora la stessa energia iniziale.
La cresta nel caso B sale (apparentemente) perchè non potrebbe che essere altrimenti, la sua area sul periodo deve conservarsi; quando noi corriamo contro un onda del mare non è il volume d'acqua di ogni singola onda a cambiare !!
Sempre pensando a noi che corriamo dalla riva verso le onde del mare,
non solo le onde ci colpiranno più frequentemente ma ci sembrerà che ci colpiranno anche più forte (cresta di B più alta apparentemente) semplicemente perchè andandoci addosso l'impatto è più forte !
Quindi abbiamo capito che l'effetto è apparente e la fregatura ci arriva dal tempo e dalla sua contrazione/dilatazione, l'energia guarda caso è proprio legata al TEMPO ed è proprio quest'ultimo ad influenzarla.
ciao