daniela ha scritto:
Fede67 ha scritto:
quelli laureati in Fisica e Matematica sono quasi tutti precari, qualcuno dipendente pubblico, ed arrotondano lo stipendio dando lezioni di matematica a giovani ignorantelli arroganti...
il più fortunato degli italiani invece fa il "portaborse" ad un Direttore in un Ente Pubblico...

mah, certo, c'e' pieno (in tutti i settori, non solo in Fisica o Matematica) di schiavi che pagano per lavorare, e do' per scontato che siano contenti di farlo, visto che pestano i piedi a chi non si scansa abbastanza in fretta per lasciarli correre... sono disprezzati da tutti, e soprattutto da chi gli getta un pezzo di pane ammuffito...
ma come ha scritto yourockets nel settore musicale, e non e' poi tanto diverso qui.... uno bravo forse non diventa ricco sfondato, ma fa quello che lo appassiona, guadagna discretamente, e ha una marea di tempo libero (per esercitarsi e diventare sempre piu' bravo... cosa credi che facciano i fisici e i matematici nel tempo libero? Studiamo!!) uno eccellente cambia il mondo, oltre a diventare ricco sfondato... certo che se uno pretende di strimpellare uno strumento e di fare carriera cosi', andra' incontro a delusioni, ma questo non vale solo nella fisica o nella musica.... sono certa che in tutti i settori, chi non sa il fatto suo va poco lontano....
ciao daniela. grazie per l'intervento. già yourockets mi aveva segnalato il tuo nome. tornando alla fisica. tu che sei una fisica (almeno così ho capito) come hai costruito il tuo futuro? da dove sei partita?
ora vi riporto quello che dice il testo di presentazione dell'università di fisica di catania:
A persone curiose, volitive ed eclettiche,
che si pongono domande fondamentali e
che hanno una tendenza al ragionamento
logico-matematico.
Da recenti indagini risulta che circa il 70% dei laureati in Fisica trova entro
un anno dalla laurea (specialistica o del vecchio ordinamento), un lavoro
attinente agli studi effettuati. Il restante 30% invece prosegue gli studi
frequentando corsi di dottorato o master universitari, per poi trovare
occupazione nel settore della ricerca, sia pubblica che privata, o in campo
accademico.
industria 42%
Enti pubblici 15%
Insegnamento 11%
Banche o Assicurazioni 4%
Altro 14%
Settore Informatico 14%
PS. se ci facciamo un giretto su tutte le facoltà mi sa che portano tutte alla precarietà, tranne l'ingegneria. già fonti attestano all'83% la possibilità di lavoro per un neoingegnere; altina direi!