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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: lunedì 23 luglio 2007, 19:10 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
Caro xena,
non posso che essere d'accordo con te!

Arp era già osteggiato, ma quando con l'aiuto di Narlikar è riuscito a stendere un'ipotesi (non fantasiosa) del perchè quei redshift anomali potevano verificarsi, ha segnato la propria esclusione dal "giro-che-conta".

Ed è vero che Narlikar in qualche modo l'ha sfangata, grazie penso alla sua reputazione di astrofisico teorico.
Però aggiungerei che non ha smesso di credere in quell'ipotesi, che mi pare si ritrovi dissimulata all'interno della teoria dello stato quasi-stazionario, della quale è stato se non il padre (titolo che spetta a Hoyle), almeno il figlioccio ed ora che Hoyle è passato a miglior vita (e magari adesso conoscerà la verità sull'origine dell'Universo), ne ha preso la titolarità.
E' anche vero però che, nei suoi lavori successivi alla pubblicazione con Arp del 1993, non ha mai citato espressamente più la "Flat Spacetime Cosmology", forse per pararsi... le spalle.
Ma la difesa, anzi la spinta alla QSSC continua anche con lavori abbastanza recenti.

Direi, per finire, che se Arp è in penombra (complice, almeno qui in Italia, anche una sorda resistenza degli ambienti accademico-editoriali alla traduzione dei suoi libri: "Seeing Red" -uscito da quasi 10 anni- è passato da un editore all'altro senza riuscire ad essere pubblicato in italiano), i frutti delle sue ricerche e gli stimoli che ha dato a una seppur piccola parte del mondo scientifico che gravita attorno all'astronomia non sono affatto avvizziti, anzi.
Oltre agli storici Burbidge, Sulentinc e altri coevi di Arp, ci sono ora diversi ricercatori, non anziani e di ottima reputazione, che continuano a svolgere attività e a tenere viva questa linea di ricerca (tra questi, Lopèz-Corredoira e Gutierrez).

A risentirci

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MessaggioInviato: lunedì 23 luglio 2007, 19:49 
antares40 ha scritto:
Direi, per finire, che se Arp è in penombra (complice, almeno qui in Italia, anche una sorda resistenza degli ambienti accademico-editoriali alla traduzione dei suoi libri: "Seeing Red" -uscito da quasi 10 anni- è passato da un editore all'altro senza riuscire ad essere pubblicato in italiano)

A tal proposito non può non venire in mente la vecchia storia di quelli che sostengono (in buona fede??) che andare controcorrente faccia vendere più libri, quasi che sia una specie di vezzo da consumati e loschi affaristi senza scrupoli, volto all'unico fine di arrichhirsi alle spalle di poveri gonzi!
Mala tempora currunt.


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MessaggioInviato: lunedì 23 luglio 2007, 20:44 
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Iscritto il: venerdì 23 marzo 2007, 17:39
Messaggi: 23
Località: Lombardia
antares40 ha scritto:
Caro xena,
non posso che essere d'accordo con te!

Arp era già osteggiato, ma quando con l'aiuto di Narlikar è riuscito a stendere un'ipotesi (non fantasiosa) del perchè quei redshift anomali potevano verificarsi, ha segnato la propria esclusione dal "giro-che-conta".

Per quanto ne so io era già stato sbattuto fuori da tempo. Il suo tentativo, non ha fatto altro che aggiungere motivi in più alla sua esclusione.

antares40 ha scritto:
Però aggiungerei che non ha smesso di credere in quell'ipotesi, che mi pare si ritrovi dissimulata all'interno della teoria dello stato quasi-stazionario, della quale è stato se non il padre (titolo che spetta a Hoyle), almeno il figlioccio ed ora che Hoyle è passato a miglior vita (e magari adesso conoscerà la verità sull'origine dell'Universo), ne ha preso la titolarità.

No! La teoria dello stato quasi stazionario, pur facendo riferimento anche essa alla Gravità Conforme di Hoyle & Narlikar (una variante della relatività generale senza singolarità al prezzo della non costanza della massa) segue una linea di sviluppo differente ed arriva a descivere un universo oscillante con oscillazioni sovrapposte ad una espansione secolare (cosmologicamente secolare). Ed anche in questa teoria non vi è una spiegazione naturale per i redshift anomali.


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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 6:25 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 16:08
Messaggi: 92
Ciao Antares, parto subito con le risposte,

antares40 ha scritto:
ma le altre, tra l'altro quelle più accurate, non muovono certo da concetti locali, ma ipotizzano la temperatura dello spazio intergalattico. Quindi, esiste e resiste la possibilità di attribuire la CBR (e la sua distribuzione anche spaziale) a fattori differenti dal BB.


Grazie del link. Sono assolutamente d'accordo che altre spiegazioni possono tener conto della CBR. Credo che comunque grosse sorprese verranno dall'analisi dei dati delle missioni per la misura della CBR. La quantitá di informazione raccolta é enrome e solo una piccola parte é stata ancora studiata.

Sto leggendo ultimamente un articolo di Narlikar. Ti faró sapere.

antares40 ha scritto:
- sui costi della ricerca teorica: idealmente può essere così, ma in pratica il problema non è tanto quello di elaborare teorie (è stato fatto), ma quello di sottoporle a verifica sperimentale


Non sono d'accordo su questo punto. I dati sperimentali ci sono e sono abbondanti (pensiamo alla montagna di informazioni raccolte dalle missioni COBE, BOOMERANG e WMAP tanto per citare alcune), credo che invece ora il problema (o la palla) debba invece proprio passare ai teorici per cercare di mettere ordine e qui si possono fare sotto tutti (mainstream e non).

antares40 ha scritto:
Che, poi, il complesso sistema "ambiplasma-antimateria" sia un fondamento efficace su cui basare un'ipotesi cosmologica, non ho gli elementi per sostenerlo.


Credo che il problema sia invece proprio questo. La base materia/antimateria su cui si basava il collasso della metagalassia principale (quella da cui poi si sarebbe formato "l'universo" che noi osserviamo) avrebbe dovuto creare molta piú radiazione ad alta energia e questa avrebbe dovuto essere ancora visibile.

antares40 ha scritto:
Restano comunque le basi alternative, meglio complementari (non le sole forze gravitazionali, ma anche quelle elettromagnetiche, producono effetti nello spazio), che potrebbero - se accolte dall'establishment in buona fede e con spirito costruttivo, aiutare a rendere ragione di una serie di questioni ancora irrisolte.


Il punto di partenza per questa tua ultima affermazione credo che dovrebbe essere una quantificazione di quanto intensi debbano essere questi campi e come strutturati. Io leggo Alfven, ti faró sapere che ne penso in futuro.

Ciao


Ultima modifica di Randall il martedì 24 luglio 2007, 9:11, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 6:31 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 16:08
Messaggi: 92
xena ha scritto:
No! La teoria dello stato quasi stazionario, pur facendo riferimento anche essa alla Gravità Conforme di Hoyle & Narlikar (una variante della relatività generale senza singolarità al prezzo della non costanza della massa) segue una linea di sviluppo differente ed arriva a descivere un universo oscillante con oscillazioni sovrapposte ad una espansione secolare (cosmologicamente secolare). Ed anche in questa teoria non vi è una spiegazione naturale per i redshift anomali.


Ciao xena, ma che tu sappia anche il modello dello stato quasi stazionario richiede una forma di "energia oscura" da cui viene creata materia? Mi pare di aver capito cosí, ovvero una modifica della relativitá generale terrebbe conto della produzione di materia...

Ciao


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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 15:36 
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Iscritto il: venerdì 23 marzo 2007, 17:39
Messaggi: 23
Località: Lombardia
Randall ha scritto:
Ciao xena, ma che tu sappia anche il modello dello stato quasi stazionario richiede una forma di "energia oscura" da cui viene creata materia? Mi pare di aver capito cosí, ovvero una modifica della relativitá generale terrebbe conto della produzione di materiaCiao

Si certo! il C-Field (Creation field) a pressione ed energia negativa.


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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 15:46 
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Località: Liguria
Caro xena,
io mi riferivo a un lavoro del 1996 (questo il link) dove Narlikar, difendendo la tesi dei redshift anomali, richiama l'ipotesi della massa variabile nel contesto della relativa teoria da lui elaborata con Hoyle, e la accompagna con l'ipotesi della soluzione a spaziotempo piatto (cioè quella elaborata assieme ad Arp), seppure poi mettendola a confronto che la differente visione di Burbidge e Hoyle.
In questo senso mi pareva di poter assumere l'idea che ho espresso. E' possibile che sia caduto in una eccessiva approssimazione, che tu forse potrai chiarirmi meglio.

Sul resto, hai invece ragione; di certo Arp non era più al Palomar, e nemmeno in America, quando ha pubblicato il lavoro con Narlikar (e quest'ultimo se n'era già beatamente tornato in India).
Certo che quella pubblicazione deve aver suonato un più inquietante campanello d'allarme nelle stanze dell'ufficialità, se Arp non è più potuto "uscire" dal confortevole, ma assai recintato, ambito teorico del Max-Planck Institute di Garching, da dove fa ogni tanto qualche incursione basata su dati osservativi di terzi.

Ciao.

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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 15:52 
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Località: Liguria
Caro Randall,
la cosa che più mi fa piacere è che tu stia leggendo i lavori di Alfvén e di Narlikar; che tu trovi dei punti dubbi e me li segnali è solo un vantaggio.

Da tempo cercavo di stimolare chi di fisica e matematica sa più di me (che come sai ho fatto studi di economia) ad approfondire senza preconcetti queste teorie alternative, e non per trovare facili conferme ma piuttosto per capire meglio il loro fondamento e, possibilmente, ricavarne i motivi per i quali sono così osteggiate dall'ufficialità.

Quindi, grazie per la disponibilità e attendo tuoi interventi.

Salutoni.

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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 16:18 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 16:08
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xena ha scritto:
Randall ha scritto:
Ciao xena, ma che tu sappia anche il modello dello stato quasi stazionario richiede una forma di "energia oscura" da cui viene creata materia? Mi pare di aver capito cosí, ovvero una modifica della relativitá generale terrebbe conto della produzione di materiaCiao

Si certo! il C-Field (Creation field) a pressione ed energia negativa.


Ma se questo é vero non abbiamo gli stessi problemi della famigerata energia oscura...che alla fine non é altro che una costante cosmologica travestita?

Hai per caso qaulche link piú preciso? Mi sto scaricando un grosso articolo scritto da Narlikar in collaborazione con Hoyle. Sembra interessante. Vedremo.

Per antares: in realtá leggo questa roba da molto tempo, praticamente da dopo la nostra prima discussione. Lavorando all'universitá ho accesso ad archivi sterminati di articoli e ti posso assicurare che di idee cosmologiche ne ho lette di veramente strane. Quella di Alfven é in questo senso assai ortodossa. Alcune sono decisamente al di fuori della mia portata.

Comunque, antares, non prenderla come una polemica che non vuole essere, a volte ho l'impressione che con il fatto che il tuo background di studio non é esattamente scientifico (ma comunque abbastanza matematico) tu tenda a porti un po' in disparte nella discussione quando diventa piú tecnica. Perché invece non ti metti a studiare in prima persona le basi in modo da poter partecipare direttamente? Alla fine che cosa ti costerebbe se non il tempo (e ti posso assicurare, vista la passione che hai, che sarebbe tempo ben speso). Sarebbe divertente entrare in qualche dettaglio magari con dei modellini matematici e testare le idee teoriche.

Ho appena scaricato un intero package di modellini implementati su Maple per i principali modelli cosmologici. Voglio proprio vedere che ne viene fuori.

Ciao

P.S. a causa di impegni ci vorrá tempo per leggere la roba che ho scaricato. Quindi non potró postare mie conclusioni per un po' di tempo.


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MessaggioInviato: martedì 24 luglio 2007, 18:40 
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Randall ha scritto:
Per antares (...) non prenderla come una polemica che non vuole essere, a volte ho l'impressione che con il fatto che il tuo background di studio non é esattamente scientifico (ma comunque abbastanza matematico) tu tenda a porti un po' in disparte nella discussione quando diventa piú tecnica. Perché invece non ti metti a studiare in prima persona le basi in modo da poter partecipare direttamente? Alla fine che cosa ti costerebbe se non il tempo (e ti posso assicurare, vista la passione che hai, che sarebbe tempo ben speso). Sarebbe divertente entrare in qualche dettaglio magari con dei modellini matematici e testare le idee teoriche.


Non posso prenderla come polemica anche se lo volessi, perchè non lo è; piuttosto la giudico un incoraggiamento assolutamente positivo.

Però c'è un però... gli anni trascorsi da quando avevo un minimo di basi matematiche (a Economia, a quei tempi, si faceva anche analisi) hanno depositato molta ruggine, e riprendere è sempre un po' faticoso. Un po' come riprendere con il latino, come sono stato indotto dalle incoraggianti insistenze di un altro amico, lui ferratissimo e io con remote conoscenze scolastiche.

Ma qualcosa cercherò di fare. Nel frattempo vediamo se possiamo fare così: io dò per scontato che le basi matematiche che vengono pubblicate sui vari lavori siano valide (sia nell'ortodossia che nelle alternative); tu mi dirai se, e dove, ci sono dei punti discutibili.
L'importante, per me, è tenere vivo il discorso, visto che per una volta ci si ritrova a ragionare senza anatemi e con il desiderio di capire. E visto che molti lavori, anche se non tutti, hanno una base descrittiva accessibile anche ai non-matematici, su quelli penso di poter contribuire alla discussione sulla base dei presupposti di cui sopra.

Buona lettura e studio (e anche buon lavoro).
Ciao.

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