Mabuni1982 ha scritto:
Capisco il tuo ragionamento ma a me piacerebbe studiare i raggi in valore assoluto; cioè vorrei ragionare con variabili fisiche assolute.
Credo che basandosi solo sulla luminosità della stella (anche se rilevata nelle varie finestre ottiche) e sulla variazione di luminosità sia impossibile rilevare il valore assoluto del raggio.
Il raggio di una stella (singola) è una funzione di diverse variabili nelle quali entra, fra l'altro, la sua composizione e la sua massa.
Questi due fattori sono sconosciuti.
Ma basandosi solo sul diagramma HR puoi vedere che il rapporto che unisce la classe spettrale alla magnitudine assoluta della stella non è così definito per cui possiamo trovare variazioni non indifferenti fra stelle della medesima classe spettrale ma che hanno magnitudini assolute ben diverse.
A questo punto puoi trovarti con due stelle con magnitudine relativa identica, stessa classe spettrale ma con magnitudine assoluta diversa perché poste a distanze diverse. Logicamente potremo presupporre che la magnitudine assoluta sarà in questo caso una funzione del raggio, essendo la classe identica.
Ma non conoscendo la distanza si torna al punto di partenza.
Potremo calcolare il raggio conoscendo la massa e conoscendo la composizione e da qui arrivare alla distanza ma ci areniamo ancora.
Come ha detto MAST prima le variazioni relative di raggio saranno più facilmente rilevabili ma per quanto riguarda quelle assolute credo che i parametri a tua disposizione saranno insufficienti.
Ora non ho i riferimenti esatti sotto mano, ma on-line puoi trovare un articolo di wesselink (si scriverà così??) in cui lui associa la Mv al raggio della stella e la sua stima si accorda con le misurazioni e con le previsioni teoriche dei modelli. Lo stesso vale per la temperatura con un articolo di Flower che però associa l'indice di colore (B-V)o alla Teff; questo è l'indice di colore intrinseco della stella ed è quello che mi preme derivare dalle mie misurazioni fotometriche.