yourockets ha scritto:
più fattori si aggiungono maggiore è l'improbabilità che ogni passo si compia. (pare per esempio che la vita come la conosciamo noi sul nostro pianeta sia strettamente vincolata alla presenza di un satellite come la luna, che sembra essere un caso piuttosto raro...)
Manca una casistica, ed in assenza di quella ogni passaggio appare critico.
Le ultime notizie che ho danno la Luna formata da un impatto tra la Terra ed un protopianeta, in un modello della formazione del Sistema solare interno con qualcosa come 30 corpi di dimensioni planetarie (che in seguito si sono accorpati, o dispersi nel vuoto interstellare, o caduti nel Sole).
A seguito di questo impatto parte della crosta terrestre sarebbe stata proiettata in orbita, dove in seguito avrebbe formato la Luna, un corpo che aveva dimensioni e massa adatti a:
- provocare le maree, inizialmente più intense di quelle attuali, che hanno furiosamente rimescolato il brodo primordiale
- stabilizzare l'asse di rotazione terrestre, creando condizioni adatte all'evoluzione degli organismi viventi
... ma non tali da produrre sul nostro pianeta il famigerato 'gravitational lock'.
L'eliminazione di parte della crosta terrestre ha anche dato vita ad un pianeta affatto particolare, con un diverso bilanciamento tra nucleo metallico e crosta (che potrebbe essere alla base della deriva dei continenti, altro fattore acceleratore dell'evoluzione assieme alle glaciazioni), che non si può escludere abbia influito sulla composizione finale dell'atmosfera primordiale.
Cita:
e aggiungi che, come dicevo prima, non abbiamo una definizione di vita precisa, non sappiamo nemmeno se qualcosa che possa rientrare in una simile definizione possa prodursi su basi diverse da quelle che conosciamo (carbonio e DNA)
Su questo ho forti dubbi, mi pare già tanto che la vita riesca a prodursi in una singola forma...
Cita:
personalmente ritengo altamente probabile che ci sia vita, anche senziente, nell'universo, ma è un'idea fondata sul mero calcolo delle probabilità...
Bisogna capire cosa intendi per
'senziente'.
Gli animali sono senzienti, ma senza un preciso percorso evolutivo, costellato di passaggi in cui il rischio di totale estinzione è stato elevato, non avremmo gli umani attuali.
Anche così, un conto sono forme senzienti di vario tipo, un altro dar luogo ad una civiltà tecnologica in grado di comunicare. Una civiltà acquatica, per dire, potrebbe non arrivare mai a scoprire il fuoco e la metallurgia. Una civiltà sviluppatasi su un mondo dall'atmosfera estremamente densa ed opaca potrebbe non arrivare mai a concepire la semplice idea di spazio interstellare.
A ciò si aggiunge, come già detto, il problema delle distanze: che me ne faccio dell'esistenza di una civiltà con la quale non sono fisicamente in grado di comunicare?