L'esperimento di Michelson-Morley dimostra che c'è solo il 33,33% di possibilità che la luce sia costante, in quanto le possibili spiegazioni del fallimento di quell'esperimento sono 3, per cui ognuna ha la stessa probabilità delle altre di essere corretta.
Morale della favola, oggi viene insegnata nelle scuole e viene seguita dalla comunità scientifica internazionale una teoria, quella della relatività di Einstein, per la quale c'è il 66% di possibilità che sia errata.
Pj1989 ha scritto:
Un'ultima domanda. Come spieghi che l'equazione per la propagazione di un'onda elettromagnetica sia
Allegato:
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in cui non compare la velocità dell'osservatore?
Quella formula parte dal presupposto che la velocità della luce sia costante, è ovvio che non contempli la velocità dell'osservatore. I risultati sono sempre corretti perché, per quanto veloci si possa andare, la luce è sempre di gran lunga più veloce. Ad esempio, il sistema solare ruota attorno alla via lattea ad una velocità elevatissima, 250 km/sec, ma la luce viaggia a 300.000 km/sec, quindi il 120.000% in più, per cui la luce che proviene dai corpi della via lattea, nei fatti, arriva a noi pressappoco nello stesso tempo che ad essa occorrerebbe se fossimo fermi, e la differenza è talmente minima che non è percepibile, ma c'è.
La differenza sarebbe percepibile se, con un'astronave, viaggiassimo nel lato opposto alla sorgente luminosa ad una velocità, ad esempio, di 150.000 km/sec. In tal caso la luce ci metterebbe il doppio del tempo per raggiungerci rispetto a quando ce ne restiamo sulla terra a crogiolarci al Sole.
E' ovvio che questo è impossibile, perché non è possibile costruire, almeno per ora, un aggeggio che viaggi così velocemente, per cui, nei fatti, la velocità è come se fosse costante, ma non lo è.
La differenza non è di poco conto, perché se si dice che la costanza della velocità della luce è solo la conseguenza pratica dell'enorme differenza che c'è tra essa e le altre velocità in natura, allora vuol dire che non è un principio di rango universale, cioè che non coinvolge le altre due grandezze fondamentali, spazio e tempo, che resterebbero intonse, com'è è normale che sia, come l'esperienza ci dice che sia.
Se invece si ritiene che non sia solo una questione di fatto, ma che la velocità della luce sia proprio costante in assoluto, cioè valga anche se, per ipotesi, esistesse qualcosa che, pur viaggiando a velocità vicine alla velocità della luce, vedrebbe viaggiare la luce sempre a 300.000 km/sec, allora vorrebbe dire che effettivamente si realizza questo prodigio della distorsione dello spazio e del tempo.