Caro GTBL, come spesso può succedere, per via epistolare, si rischia di non spiegarsi o di non capire bene. Sono io a parlare il dialetto, o forse è il contrario, chissà.
Il termine "Sacre" non è ovviamente riportato in nessun trattato, è solo un vocabolo che ho usato pensando, ma non volendolo specificare per non allungare il già mio troppo lungo discorso, proprio ai monopoli magnetici di cui parli. E giacchè ci siamo, aggiungo che dei monopoli ne parlò Parker in un articolo comparso su The Astr. Journ. (anno 1956 se mal non ricordo) e che faresti bene a leggere. Le idee base in parecchie sperimentazioni, tra cui anche un famoso esperimento, infruttuoso, ormai abbandonato da tempo, svolto proprio nei laboratori sotterranei del Gran Sasso (in L'Aquila la mia città) mi indicano proprio la non sacralità di queste equazioni. Esse non sono dunque così Sacre come, forse, il mio termine potrebbe lasciar erroneamente intendere. In fondo con quel termine esprimo proprio la loro non sacralità! E non solo, al termine Sacre ho affiancato la locuzione "classicamente intoccabili", rifletti bene.
In quanto all'energia cinetica, adesso sarò esplicito. Hai appena enunciati i postulati della ReRi, uno studente interrompe chiedendo chiarezza perchè non convinto della necessità di una V max, ossia che la V non può essere infinitamente grande. Come rispondi, servendoti della intuitiva energia cinetica o di asintoti matematici formulabili solo dopo aver assunto una Vmax? Devi usare obbligatoriamente concetti di Fisica classica nei quali non ricorre la Vmax, xkè lo studente non conosce la Rel, così come era per i fisici 120 anni fa.
Da quel teorema (da me volutamente solo nominato e non enunciato) discende l'ovvia domanda: velocità significa Ec, e poichè il lavoro é energia in transito verso il sistema sul quale si compie lavoro, il serbatoio dellenergianecessaria per V=inf qual é? Non basterebbe tutta l'energia dell'Universo. Pertanto non potendo sussitere V=inf, la Vmax deve essere a valore finito. E' una conclusione di Fisica classica. E tralasciamo il valore di Vmax=c.
Siamo così giunti al tuo avviso. "Bisogna stare attenti a vedere le cose con senno del poi. A mio avviso, non c'è assolutamente nulla nel teorema dell'energia cinetica che possa anche solo lontanamente far sospettare che il momento lineare abbia un asintoto verticale in corrispondenza ad un dato valore, ossia quello che noi oggi indichiamo con c, e che questo sia sempre lo stesso."
Certo, avrei detto a non vedere le cose... ed avresti fatto bene a usare il termine quantità di moto al posto di momento lineare. Cmq, pare che tale avviso convalidi (didatticamente in maniera abbastanza contorta) la legittimità della mia domanda, circa necessità di una velocità limite finita. In una simulazione scritta di un esame di stato per il Liceo di Scienza Applicate fu proposto un tema essenzialmente centrato sull'asintoto di cui parli. E, se vuoi, forse potrei fornirti il testo di quel tema.
L'asintoto da te citato è matematicamente indicato da qualche espressione analitica, derivante, tuttavia, dall'ipotesi accreditata (tramite il teorema classico dell'Ec) di una Vmax. L'espressione analitica dell'asintoto e quindi anche il grafico della funzione a cui alludi, è già Relatività. Non è concepibile una Vmax partendo, come tu fai dall''asintoto. In tal caso si parlerebbe col senno del poi! E' il contrario, è l'aver stabilito l'esistenza di una Vmax che poi mi porta all'asintoto da te citato. Il bello nel rispondere allo studente risiede nel fatto che stando ancora in territorio newtoniano, con pochi concetti classici, intuisco che la velocità non può avere un comportamento classico, e con essa il momento lineare. Nessun uso di asintoti quindi!
Ancora, il fatto che per te "la Relatività Ristretta rientra nella Meccanica Classica" è pleonastico. Solo che, vedi la Meccanica Relativistica c'é la Vmax e il tempo non é assoluto, mentre la Mecc di Newton lo ignora. Per venirti incontro, ben sapendo che non ne ce n'é bisogno, direi che per me la Mecc Classica é una approssimazione della Mecc Relativistica. E' la Classica che rientra nella Relativistica. Dovresti aver spiegato meglio quel tuo "per me". Del resto, basta solo un piccolo passaggio al limite e saltiamo dalla prima alla seconda con continuità, proprio come si opera sugli asintoti da te contemplati.
La Fisica, prima ancora di tradursi in Matematica (non solo derivate, integrali, eq. differenziali, tensori ecc.) é pensiero della mente umana.
Non é stato solo il Righi a cercare di smentire la Relatività da quando zio Alberto la propose. Fermo restando che lo zio non fu il primo in assoluto. Poi, di scienziati come il Righi se ne sono sentiti eccome! Es. il Prof. Dike durante gli anni '60. Però, indifferentemente dal Righi, dal Dike o da ciò che pensa il mio cane, essendo io un adepto del metodo sperimentale sono pronto a studiarmi qualsiasi modifica delle teorie meccaniche, elettromagnetiche ecc conseguenti di esperimentazioni. Vorrei vivere tanto da poter assistere a un tal cambiamento.
In quanto alla massa a riposo del fotone, direi che sarebbe anche opportuno tirare in ballo il tempo e la sua trasformazione, non ti pare? Ma ora, basta non dilunghiamoci, il discorso si è già appeso al chiodo.
Buon Capodanno a tutti
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