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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 15:30 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
Messaggi: 2026
Tipo di Astrofilo: Fotografo
yourockets ha scritto:
diciamo che qui potrebbe valere la pena mettere a tema il concetto di modellizzazione. nessuno chiede ad un modello di essere uno specchio fedele della realtà, quello che gli si chiede è di funzionare a fini descrittivi e predittivi.


Concordo appieno.
Salve, e' il 452 A.D., la mia teoria tolemaica mi permette di fare buone previsioni su eventi come eclissi. Devo dedurre quindi che esistono davvero le sfere?
No... e' solo un modello.

Salve e' il 2012, per fare i miei conti sono passato per i numeri complessi. Devo dedurre che esiste effettivamente un numero i?
No... e' solo un modello.

Per l'esempio in questione, credo che si possa dire che noi "consideriamo" l'elettrone puntiforme per i nostri scopi. Cosi' come c'era chi considerava sfere e deferenti. Consideralo puntiforme e' diverso dal suo eventuale essere puntiforme o meno...

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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 15:36 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
allora mettiamo che vogliamo vedere la composizione a quarks del protone come si può procedere?
bè mandiamo contro il protone degli elettroni, a besse energie questi elettroni verranno deviati dal solo campo elettrico.
Ad altissime energie, si vede un comportamento anomalo, che è appunto dato dalla composizione a quarks del protone.
si è perciò formata una teoria e si è visto che queste anomalie potevano essere spiegate.
Questa teoria prevede tra le altre cose, che queste anomalie non abbiano raggio infinito come il campo elettrico, ma hanno un raggio limitato, il quale può essere determinato da esperimenti, quel raggio è appunto la dimensione del protone.
Per l'elettrone non si è ancora vista nessuna anomalia, perciò la si considera come puntiforme per ora....
Ma mi sa che non si capisce nemmeno ora!!!
Scusate non è facile da spiegare!!! :oops: :oops:

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 15:50 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23667
fabio_bocci ha scritto:
No, non ti sei spiegato, perchè se uno considera le particelle elementari prive di volume allora anche 3 quarks dovrebbero essere privi di volume, essendo un quark privo di volume.


per lo stesso motivo per cui tre pale di un ventilatore (estremizzo) non occupano spazio ma, quando girano, diventano, praticamente, una parete? (domanda, non affermazione :D)

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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 15:54 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Forse per capire è necessario prima chiedersi che cosa può voler dire "dimensione" di un protone oppure (e in questo caso è un po' più complicato) "dimensione" di un elettrone ... :wink:


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 15:56 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
ma mi sono spiegato così male? :oops:

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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 16:15 
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Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 2:00
Messaggi: 788
Località: Sambuca di Sicilia
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per chi non l'ha visto...

http://www.youtube.com/watch?v=LKXSBndmze8

al min. 31,40s c'è l'esperimento relativo alla correlazione quantistica tra due fotoni

da notare il concetto di "retrocasualità" , mi fa uscire di senno!

leggendo dei commenti ce nè stasto uno che mi ha lasciato particolarmente interessato,
lo riporto:
"Il passato non si definisce passato perchè fa parte di una certa linea temporale di universo, il passato è una dimensione, spiegarlo con il concetto di "linea" è fuorviante. il passato, il presente, il futuro esistono nel medesimo momento, siamo noi che spostandoci creiamo l'illusione dello scorrere del tempo.il massimo che possiamo fare sono congetture, i postulati qua sono pochi. il concetto di realtà stesso è messo in dubbio dalla fisica quantistica, figuriamoci i viaggi nel tempo."
che ne pensate?

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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 16:25 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
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GHISO983 ha scritto:
ma mi sono spiegato così male? :oops:


non direi proprio - soprattutto la relazione col principio di esclusione.

comunque stiamo affondando ancora ( e non credo sia necessariamente sbagliato) in un terreno filosofico.

ah i miei interventi si leggano tutti col punto di domanda per favore, non voglio che si pensi che io abbia certezze particolari su cose che capisco appena e solo a livello metaforico.

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 18:45 
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Iscritto il: sabato 29 settembre 2007, 15:30
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fabio_bocci ha scritto:
No, non ti sei spiegato, perchè se uno considera le particelle elementari prive di volume allora anche 3 quarks dovrebbero essere privi di volume, essendo un quark privo di volume.


no, perchè il ''volume'' del protone è quella regione di spazio nel quale le funzioni d'onda dei tre quark sono notevolmente diverse da zero (volendo, anche se non è proprio esatto, cioè, la densità di carica è diversa da zero)

l'atomo ha una dimensione di circa 0.1 nm anche se il nucleo è di un milionesimo di nm e gli elettroni puntiformi, questo perchè le funzioni d'onda degli elettroni sono non nulle, circa, fino a quella distanza dal nucleo

vi sono numerosi esperimenti di scattering (urto) che ci danno informazioni sulla dimensione degli oggetti e per l'elettrone si trovano limiti inferiori e basta.... cioè le misurazioni sono compatibili col fatto che siano particelle elementari e puntiformi

se poi per te non possono esistere ok, ma NULLA della microfisica fa pensare che dabbano per forza avere dimensioni.... il senso comune dato dai fenomeni macroscopici forse si, ma non è che questo aiuti molto nella fisica a scale microscopiche


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 19:28 
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sacco ha scritto:
... cioè le misurazioni sono compatibili col fatto che siano particelle elementari e puntiformi

Mi tocca ripetermi. Mi chiedo che senso abbia dire che l'elettrone è puntiforme se il Principio di Indeterminazione ne impedisce la localizzazione in un punto. :?


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2012, 20:27 
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Iscritto il: sabato 29 settembre 2007, 15:30
Messaggi: 30
Mizarino ha scritto:
sacco ha scritto:
... cioè le misurazioni sono compatibili col fatto che siano particelle elementari e puntiformi

Mi tocca ripetermi. Mi chiedo che senso abbia dire che l'elettrone è puntiforme se il Principio di Indeterminazione ne impedisce la localizzazione in un punto. :?


perchè ne impedisce la localizzazione? il principio mi dice che il prodotto delle indeterminazioni della posizione e dell'impulso è maggiore di una certa quantità, non dice nulla sulle due singolarmente.... posso, in linea di principio, misurare la posizione con precisione arbitraria... certo, un punto esatto no

indipendentemente da questo, si può parlare della ''forma'' dell'elettrone in base a come vengono deviate le particelle che lo urtano (si chiamano esperimenti di scattering), e svolgendo l'esperimento a energie diverse si ottiene che l'elettrone ha dimensione inferiore ad un certo valore

in definitiva, ora non esiste nessuna dimensione associabile all'elettrone che abbia un senso fisico (potrebbe essere così piccola che gli esperimenti non riescano a misurarla), come invece esiste per il protone, per l'atomo, per un pezzo di metallo, per una sedia..... che le cose elementari debbano avere una dimensione è un'ipotesi fornita dal senso comune, ma fisicamente, per ora, nessuna dimensione caratteristica è mostrata dall'elettrone


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