mario de caro ha scritto:
Scusa Simone ma se dal buco non può uscire , come fa C ad essere costante?(perdona la mia ignoranza

)
Rispondo io, sperando che ciò non offenda il Moderatore.
Il fatto è che la luce non esce dal buco nero perché, semplicemente, lo spazio-tempo è così deformato che non esiste nessun percorso in uscita. Le geodetiche, cioè i possibili percorsi della luce, rimangono all'interno dell'orizzonte degli eventi.
Se qualcosa entra, non ha più modo di uscire.
E' interessante vedere cosa accadrebbe ad un ipotetico astronauta che dovesse avvicinarsi pericolosamente ad un buco nero: se egli disponesse di un faro ed emettesse luce ad una lunghezza d'onda costante, noi vedremmo la sua luce farsi progressivamente più fioca e più rossa (azione cioè del campo gravitazionale sull'intensità e sulla lunghezza d'onda della radiazione emessa; il fenomeno è il redshift gravitazionale, fenomeno del tutto diverso dal redshift/blueshift Doppler e dal redshift cosmologico). Tuttavia, i fotoni ci giungerebbero sempre con la stessa velocità (a meno di interazioni con mezzo interstellare o altro).
Bisogna aggiungere che ciò è accompagnato dalla dilatazione del tempo (o, meglio, la dilatazione del tempo è un'altra espressione del fenomeno). Se quell'astronauta emettesse lampi di luce di eguale durata, non soltanto noi li vedremmo sempre più fiochi e rossi (poi infrarossi, poi radio, e così via), ma li vedremmo durare sempre di più e intervallati da intervalli sempre più lunghi. Se quel tale ci trasmettesse suoi filmati, lo vedremmo muoversi sempre più lentamente. Anche se, nel suo sistema di riferimento, l'ingresso nel buco nero è rapidissimo, nel nostro diventa sempre più lento, al punto noi vedremmo il suo segnale ridursi sempre più, ma durante le nostre vite non lo vedremo mai sparire.
Su cosa gli accada quando nessuna geodetica in uscita sarà più per lui disponibile non mi esprimo (giungerà in un altro universo? Entrerà nell'Eden con o senza 72 vergini? Altro?). Aggiungo che il gradiente di accelerazione di gravità è certamente fatale nel caso di un buco nero di taglia stellare, ma potrebbe non esserlo per un buco nero più grande. Va aggiunto che la radiazione emessa da un eventuale disco di accrescimento tenderebbe a rendere estremanente insalubre l'ambiente circostante.