GTBL
La relatività ristretta non cambia le regole dell'universo, e mi può andare anche bene, ma non come la scriveva Einstein, E = mc2, ma come la scriveva il nostro connazionale e autodidatta (laureato in scienze agrarie...) Olinto De Pretto, due anni prima di Einstein (nel 1903), ossia:
E = mv2
Dove v è la velocità della luce nel vuoto, pari a circa 300 mila km al secondo, ed è un valore che non cambia al variare della velocità della fonte luminosa (per i motivi che spiego nel mio libro), ma cambia al variare della velocità dell'osservatore, ma questo non impedisce la possibilità di estrapolare un valore assoluto, inteso come massimo valore della velocità raggiungibile in natura.
L'effetto doppler relativistico non cambia la "reale" dimensione delle lunghezze, analogamente all'effetto doppler sonoro, che non cambia oggettivamente la frequenza delle onde, ma incide unicamente sul modo in cui la frequenza delle onde viene percepita dal rilevatore, ma è solo una questione soggettiva, di percezione da parte del rilevatore, non oggettiva, tant'è vero che gli infermieri che viaggiano all'interno dell'ambulanza percepiscono la frequenza delle onde sonore emesse dalla sirena sempre allo stesso modo, il che dimostra che tale frequenza resta immutata, cambiando solo la modalità di percezione per un rilevatore esterno a causa esclusivamente della distanza che lo separa dalla fonte sonora.
Questo accade anche nell'effetto doppler relativistico, nel quale, come osservi anche tu, le distanze non cambiano dal punto di vista oggettivo, cioè concretamente, ma solo da quello soggettivo: è solo un discorso di percezione, ma la realtà resta immutata, e lo spazio ed il tempo restano altrettanto immutati.
Quindi la relatività ristretta mi può andare anche bene, e non ci sono dubbi che essa è corretta, lo dimostrano le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, purché si scriva la formula nel modo di De Pretto, non nel modo di Einstein.
Ma la relatività generale, che ha incantato ed incanta ancor oggi milioni di persone più per la sua suggestività che per la sua reale fondatezza, va cancellata, perché lo spazio ed il tempo sono entità IMMUTABILI dell'universo, non si deformano, dilatano o contraggono perché lo dice un fantasioso scienziato.
La deformabilità dello spazio ad opera dei corpi massivi in esso inseriti, è un concetto che Einstein formula nell'ambito della relatività generale, ed è in questa deformazione dello spazio che egli vede la causa del moto perpetuo dei pianeti attorno al Sole, quindi non è scorrelata dal resto, come sostieni tu, ma è perfettamente coerente e connessa con le altre due bufale su cui si fonda la relatività: la dilatabilitá e contraibilitá del tempo e la costanza della velocità della luce.
Cristiano.
Le orbite non sono eterne perché, prima o poi, gli astri centrali attorno a cui ruotano i pianeti si spengono e, quando questo accade, non si è capito bene cosa succede, se ingloba i pianeti o se questi vanno alla deriva.
Le orbite non sono eterne perché c'è l'interazione gravitazionale con gli altri corpi.
La Luna la stiamo perdendo a causa dell'attrazione del Sole, e questo può capitare anche per i pianeti, che possono essere "catturati" da sistemi solari vicini.
L'imbuto spazio-tempo che esisterebbe attorno ai corpi massivi è un'invenzione di Einstein.
La teoria della relatività ha un solo merito: quello di aver eliminato il microscopio margine di errore che, in pochissimi casi, emergeva dai calcoli di Newton (l'unico caso era il perielio di Mercurio).
E per un microscopico margine di miglioramento esclusivamente matematico di una formula vogliamo cambiare le regole dell'universo?
Se la teoria di Newton fosse errata non darebbe risultati corretti nel 99,99% dei casi.
E tu, per quello 0,01% di miglioramento apportato da Einstein vuoi credere alla favola che il tempo si ferma e lo spazio si incurva?
Ma ti rendi conto dell'assurdo?
La teoria di Einstein non spiega un bel niente e contiene una contraddizione intrinseca ENORME.
Einstein ipotizza che lo spazio è curvo perché, in tal modo, bypassa il problema della forza di gravità a cui egli non crede, perché, se esistesse, sarebbe più veloce della luce, bla bla bla.
In questo modo, egli dice, i pianeti girano non perché un campo di forze derivante dal Sole li fa girare attorno a quest'ultimo, ma perché è proprio lo spazio ad essere curvo, e quindi non serve la forza di gravità a farli girare.
Geniale, senza dubbio, se non fosse per il fatto che noi siamo incollati a Terra, quindi la forza di gravità ESISTE eccome!!.
Einstein, quindi, per non negare l'evidenza della forza attrattiva esistente in prossimità dei corpi celesti, si è inventato l'altra mega bufala che, in prossimità dei corpi, la curvatura dello spazio sarebbe maggiore, e quindi i corpi esistenti in questa zona di prossimità cadrebbero in una sorta di "baratro" spazio-temporale causato dal corpo di massa maggiore.
Ma che cavolo vuol dire?
Se i corpi cadono nel baratro, vuol dire che in fondo al baratro c'è un ATTRATTORE, altrimenti resterebbero sospesi a mezz'aria!!
Una maggior curvatura dello spazio darebbe luogo solo ad una maggior curvatura della traiettoria dei corpi che passano in quella zona, ma non ad una caduta verso il centro del baratro.
Se i corpi cadono verso il centro del baratro vuol dire che da lì proviene una vera e propria forza attrattiva!!
_________________ Bisogna aspettare un altro po'...
Ultima modifica di lennyus il mercoledì 7 dicembre 2016, 9:40, modificato 20 volte in totale.
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