1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 15:06 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10627
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non volevo trarre nessuna conclusione :) era solo per confermare che non mi ricordavo a capocchia certi contenuti ne "L'origine delle specie" :)
Conclusioni generali su questioni complesse che mastico a malapena cerco di non trarne. Generiche sì, generali no :)

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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 16:03 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4073
Mi sono distratto un momento e trovo decine di messaggi in più!

Leggendoli tutti mi è venuto in mente, probabilmente si tratta dell'ennesima scoperta dell'acqua tiepida, che in fin dei conti l'evoluzione della vita sulla Terra è qualcosa di simile all'aumentare della complessità, qualcosa del genere c'è in chimica e forse anche in fisica.

Se è così il fattore critico è il tempo, più "qualcosa" diventa complesso più richiede tempo per progredire al livello successivo, e questo "varrebbe" sia per la vita che per l'intelligenza, altro fattore è che occorrono innumerevoli unità di base per avere un'unità di livello superiore.

"Se" tutto questo è valido allora nell'universo più le forme di vita sono complesse più sono rare e questo dovrebbe essere valido anche per l'intelligenza: "se" è così allora dobbiamo aspettarci un gran numero di pianeti con forme di vita primordiali, molti di meno con forme di vità più evoluta, pochissime con forme di vità più avanzate o in alternativa forme di vita longeve nei eoni.

Stesso discorso per l'intelligenza: in questo caso le forme di vita intelligenti devono arrivare ad un livello minimo per essere percepite dallo spazio (o in alternativa bisogna andarle a trovare a casa loro), forme di intelligenza più elevate e/o più longeve potrebbe invece fare visite "a domicilio" ma ovviamente sarebbero più rare.

Noi siamo attualmente nella fase "aspettiamo visite a domicilio" e stiamo lavorando per andare a fare visite, per ora solo nel nostro sistema solare e se la sezione naturale non ci eliminerà come "rejected" o "difettosi" potremo passare al livello superiore.

Vediamo dunque di non finire "game over" e passare al successivo livello :rotfl:

Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 17:44 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 15755
Località: (Bs)
Marcopie ha scritto:
...
Miliardi di anni E un processo che introduceva mutazioni ed eliminava gli errori.
...

Beh, detto così e tutto molto semplice.
Faccio fatica a vedere quel processo di mutazione nell'innesco iniziale della Vita, poi il seguito lo conosco e posso benissimo condividerlo, visto che mi appare molto logico. La teoria dell'evoluzione di Darwin gode di particolare popolarità applicata agli esseri superiori. Ma anche applicata ai batteri ed ai virus mi risulta quasi familiare. Gli esperti del Covid ci hanno edotto con pazienza.
Quindi ...
Come si forma la membrana cellulare? Delle molecole si trovano insieme si raccolgono a sacchetto e il tutto funziona bene.
Perché delle macromolecole si mettono a fare funzioni specifiche e a lavorare in modo perfettamente coordinato con altre? Perché altre funzionavano peggio ed erano un po' lazzarone.
Ah be' ci sta. Soprattutto non c'era fretta, il tempo per provare c'era.
Mi sorgono tanti dubbi e tanti "perché", ma tutto è sicuramente collegato alla mia smisurata ignoranza.

Sarà difficile che mi passi lo stupore, comunque. E continuerò a ricercare.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 18:10 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10627
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
https://www.youtube.com/watch?v=7yOiZLHDV3U

qualche altra considerazione ...

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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 19:02 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3030
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Roberto Gorelli ha scritto:
"se" è così allora dobbiamo aspettarci un gran numero di pianeti con forme di vita primordiali, molti di meno con forme di vità più evoluta, pochissime con forme di vità più avanzate o in alternativa forme di vita longeve nei eoni.

La longevità non è un vantaggio. È desiderabile per l'individuo, ma non lo è per la sopravvivenza della specie.
Una specie in cui gli individui vivono poco ha un ricambio genetico ed un'adattabilità migliore di una in cui gli individui vivono a lungo. Questo vale sempre. Fa eccezione un adattamento che genera un'enorme massa corporea, per costruire la quale occorre tempo. Gli animali più grossi vivono più a lungo perché necessitano di tempo per raggiungere la maturità, ed hanno tassi di riproduzione relativamente bassi. Un virus produce miliardi di copie in poche ore, i gatti partoriscono nidiate di cinque o sei cuccioli ogni pochi mesi, balene ed elefanti generano singoli cuccioli ad intervalli di anni. Ovviamente questo significa anche una diversa adattabilità. I batteri stanno sviluppando resistenze agli antibiotici, perché falcidiando quelli meno resistenti stiamo selezionando, artificialmente, ceppi che sopravvivono ai farmaci. Gli elefanti, al contrario, si stanno estinguendo per la caccia alle zanne. :(

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 19:12 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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Località: (Bs)
@ Yourockets
Grazie mille.
E' un bel sunto interessante.
Pensa che sono riuscito a capire l'80 % circa, forse anche come frutto di indagini precedenti.
Verso il finale ho capito meno (o forse ho voluto capire meno) quando la protagonista ha parlato di nascita inevitabile della Vita nel momento in cui su un pianeta si realizzano le condizioni adatte.
Penso che intendesse vita a filamenti di RNA.
Poi c'è tutto lo sviluppo successivo che è una scommessa ...
Intrigante.

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Costanzo
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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2023, 0:16 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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Località: (Bs)
Adesso che abbiamo fatto un ripassino su RNA, DNA, basi azotate, membrane, ecc. risulta quasi comprensibile la conferenza di questo signore. Viene presentato tutto in maniera (forse provocatoriamente) semplice, in modo quasi deterministico (causa->effetto). Viene ripetuto spesso che, date certe condizioni e dati certi componenti, le reazioni devono avvenire, quasi secondo le stesse leggi che governano le reazioni della chimica inorganica. La complessità viene costruita in modo naturale, automatico, (quasi) per necessità termodinamica. La selezione naturale delle macromolecole appare un criterio scontato, quasi ovvio. Naturalmente anche il fatto che ci sia molto tempo a disposizione per le reazioni viene considerato.
Ci sono delle implicazioni/provocazioni di carattere filosofico, certamente!

Incontro con Ernesto Di Mauro | Prima dei genomi. Le origini della vita
Allegato:
Orig_Vita_06.jpg
Orig_Vita_06.jpg [ 196.67 KiB | Osservato 644 volte ]

In fatto di conoscenza, è questo lo stato dell'arte?

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2023, 9:58 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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Località: (Bs)
PS.
Il conferenziere dell'ultimo video linkato parla anche di membrana cellulare.

E' un passaggio interessante, secondo me, perché la membrana definisce l'individuo, stabilisce il dentro e il fuori, la "convenienza" del singolo contro l'"invadenza" dell'esterno, l'identità, le proprietà peculiari dell'essere unicellulare, protegge il suo codice genetico, il suo programma vitale.

E' un passaggio che non riuscivo a concepire in termini evoluzionistici (sempre, purtroppo, dal basso della mia abissale ignoranza).

Se andate a vedere il video circa a metà, nel punto in cui si parla di membrana cellulare, il conferenziere liquida il problema così:

1. Stabilito che l'RNA (non il DNA che verrà dopo) ha la tendenza a formare lunghe catene
2. Che certe molecole lipidiche hanno la tendenza a formare naturalmente delle sferule, dei sacchetti vuoti
3. La selezione naturale (darwiniana) privilegia i sistemi costituiti da RNA alloggiato dentro i contenitori a membrana lipidica piuttosto che quelli sparsi che vanno incontro a distruzione precoce.

Insomma, sarebbe tutto semplicemente logico, scontato, naturale, conseguente, quasi obbligatorio in risposta a determinate condizioni al contorno, cioè in un determinato ambiente.

E' davvero tutto così facile? :think: :think: :think:
Va be'. Ne prendo atto. In effetti non posso contestare nulla. :angel:

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2023, 10:31 
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Località: Milano
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be' di facile non c'è nulla - le condizioni al contorno sono piuttosto complesse e credo non facilissime da realizzarsi tutte insieme. in più è probabile che occorra molto tempo... ma di quello ce n'è in abbondanza - non per noi miserrimi individui naturalmente :)

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2023, 10:34 
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Messaggi: 23646
Marcopie ha scritto:
ippogrifo ha scritto:
Ok hanno avuto a disposizione miliardi di anni per organizzarsi ...

Miliardi di anni E un processo che introduceva mutazioni ed eliminava gli errori.
Hai una singola molecola che fa copie di sé -> tempo al tempo ed avrai innumerevoli copie
Hai un meccanismo che introduce errori (mutazioni) -> la maggior parte delle copie errate non sarà in grado di duplicarsi
Una copia mutata (su migliaia) 'funziona' meglio dell'originale -> tempo al tempo e soppianterà la versione precedente
Questa è la lezione di Darwin: non serve altro.

L'evoluzione poteva andare diversamente? Ovvio, niente è inevitabile. Ma alcune evoluzioni si sono sviluppate per necessità. Il DNA ha soppiantato l'RNA perché la doppia elica consente la riproduzione sessuata, che col suo combinare patrimoni genetici diversi consente un tasso di mutazioni più elevato ed un'evoluzione più rapida. I pesci con quattro pinne ventrali se la sono cavata talmente bene che averne sei (per dire) non è risultato vantaggioso, e il risultato è che i vertebrati sono tutti tetrapodi. Gli insetti con sei zampe, al contrario, se la sono cavata meglio di quelli con quattro (che infatti non esistono).


molto interessante però... io non sono certo un esperto anzi, però da quel poco che ricordo, un elemento essenziale nella teoria dell'evoluzione è anche il contesto, no?
le "nostre" 4 zampe o le 6 degli insetti, probabilmente, sono state la mutazione più efficace in un contesto in cui la densità del liquido iniziale è 1kg/lt e la pressione esterna è 1 Atm (per fare un esempio,, eh).
Magari in un ipotetico pianeta in cui non ci sono oceani di acqua ma di Mercurio liquido, sarebbe stato meglio avere 12 pinne.
Capisco perfettamente che la vita va cercata secondo quello che sappiamo ma mi resta un po' l'amaro in bocca, come se fosse una ricerca un po' troppo limitata.
Per esempio anche noi, fra qualche secolo, potremmo aver sconfitto un po' di malattie semplicemente sostituendo il nostro debole corpo con strutture artificiali... perchè una civiltà più avanzata della nostra non potrebbe averlo già fatto? e aver sostituito, per esempio, la chimica del C con quella dell'S?

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qa'plà!
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