Nella mia associazione non sono io che lavoro sulla riduzione dei dati fotometrici per cui quello che sto per scrivere potrebbe essere sbagliato e quindi da prendere con le pinze:
1) per fare fotometria (stellare) seria si possono usare due metodi, uno è quello assoluto (credo che richieda un fotometro
professionale tarato se non ogni sera quasi), l'altro è relativo usando i campi Landolt, una cosa estremamente complicata
che non vi consiglio se non siete molto esperti
2) comparare una stella ad un'altra va bene, ma la stella campione potrebbe essere variabile! Tenete conto che esistono stelle
che in letteralmente 5 minuti saltano di oltre 5a e poi tornano alla luminosità iniziale (stelle tipo UV Ceti o flare stars)
quindi per avere misure di luminosità di una stella (od altro) bersaglio dobbiamo usare il più grande numero possibile di stelle-confronto,
di fatto ne bastano alcune (più sono meglio è ma 3-4-5 vanno bene)
3) suppongo che il programma (tool) lavori con un prefissato numero di cifre dopo la virgola, vorrei attirare la vostra attenzione
sul fatto che più cifre decimali aggiungete dopo la virgola più precisi saranno i dati che otterrete.
Può, ed è così, sembrare che non ci sia senso (fisico) a indicare una magnitudine tipo 3,455626464a ma se dovete fare dei calcoli complicati
il fare parecchie operazioni matematiche sui dati di partenza vi porterà a risultati anche significativamente diversi usando 1-2-3 cifre decimali
in più o in meno. Fate un esperimento semplice: prendete un numero a caso, per esempio 9,456667, moltiplicatelo per se stesso dieci volte
ma prendendo in un caso solo le prime sei cifre decimali (quelle dietro la virgola) e nel secondo caso tutte quelle della vostra calcolatrice (in
genere dieci), otterrete due risultati abbastanza diversi partendo da uno stesso valore iniziale.
4) torniamo al nostro problema, se decidete di usare sempre 4 stelle di confronto rispetto alla stella (o altra oggetto bersaglio) dovreste ottenere
mettendo i dati su un grafico cinque linee rette, in effetti quasi rette perché ci sono innumerevoli fattori che faranno variale lievemente i valori di
una stella rispetto ad un'altra durante una determinata posa, diciamo che i valori di luminosità dei cinque oggetti "devono essere" compresi entro
una stessa forchetta (range) di valori, una tale sequenza (abbastanza lunga nel tempo (ore, giorni) vi dirà se una delle stelle di confronto o
l'oggetto di studio è variato e che è quindi una variabile (nel caso degli esopianeti si parla di stelle ad eclissi da esopianeti).
5) Per calcolare la magnitudine del bersaglio usando un determinato filtro fotometrico e conoscendo la magnitudine in quella banda di una stella
di comparazione basta misurare la differenza dei valori misurati della stella campione e di quella bersaglio: come si ottiene la differenza di
magnitudine? Misurando la differenza tra di loro delle quattro stelle campione a due a due e confrontandole coi valori conosciuti delle rispettive
magnitudini: i rapporti tra le differenze dei valori che avete misurato e quelli aritmetici dovrebbe essere lineari, verificatelo e se lo sono potete
estrapolare la magnitudine del bersaglio al tempo intermedio dell'immagine da cui avete ricavato la misura (o al tempo intermedio durante il
quale avete ripreso le immagini nel caso si sommi più immagini), attenzione la Terra ruota attorno al Sole e questo introduce un fattore che
altera la sequenza temporale di misure di stelle variabili, esistono procedure bel precise per calcolare questo fattore, solo così le vostre misure
saranno comparabili a quelle di altri osservatori
6) anche se non si vede in un certo senso molte immagini astronomiche sono "vignettate" per cui prendete come stelle campione solo stelle
al centro del campo inquadrato e naturalmente SOLO stelle ben separate dalle altre stelle altrimenti rischiate di misurare anche una parte
della luminosità di altre stelle, fatto che sarà difficile da fare nella Via Lattea ma siete voi che scegliete il bersaglio e purtroppo la maggior parte
delle variabili si trova proprio dentro la Via lattea.
7) visto che si tratta di tool e quindi fa tutto il programma, usate la media matematica dei valori delle quattro stelle campione per ottenere la
magnitudine del bersaglio.
Spero di non avere scritto fesserie, in tal caso mi dovreste scusare per il gran caldo di oggi che potrebbe aver fatto surriscaldare i miei neuroni
Ciao.
Roberto Gorelli