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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 11:49 
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Iscritto il: domenica 12 gennaio 2014, 11:53
Messaggi: 95
yourockets ha scritto:
credo che sia proprio in virtù della presenza del redshift che si ipotizzi (postuli?) l'espansione del sistema.


Si è cosi, è dalla valutazione dei redshift che abbiamo ipotizzato le attuali teorie sulla espansione dello spazio.
Le osservazione sperimentali contribuiscono alla "costruzione" di teorie i cui modelli sono caratterizzati da aderenze che non sempre validano la stessa teoria a qualunque livello di "sollecitazione".

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 12:07 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11624
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ok, questo è assodato.

Il dubbio filosofico però è un altro.

Se sono su un treno che va di moto costante e uniforme e non ho contatti con l'esterno non mi accorgo del movimento. Solo se guardo alla finestra, posso capire guardando il paesaggio che mi sto muovendo.

Ora, dato che sono dentro un sistema che si espande, come faccio ad accorgermene da dentro? Come faccio a stabilire che il redshift è quella finestra che mi permette di guardare fuori dal sistema di riferimento e che non indichi qualcos'altro?

Rincaro la dose.
Il fatto che le galassie si allontanino tra loro è condizione solo necessaria o anche sufficiente per dire che l'universo si espande? Secondo me la prima.

Naturalmente sono i dubbi di un ignorante. Nel senso che io conosco solo la vulgata del modello cosmologico standard. Però sono dubbi dettati dalla logica: nel senso che causa ed effetto mi sembrano stravolte.

Kapp

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
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Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 12:19 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10630
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
immagina che tu ed io si sia all'interno di uno stesso vagone che si espande. immagino che ce ne accorgeremmo. a meno di non implicare un aumento di scala anche per i nostri corpi.
credo.
sul necessario/sufficiente mi interrogherò quando non sarò più al lavoro :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 12:27 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10630
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
mmm se lo spazio non si espandesse non dovrebbe essere possibile che tutte le galassie si allontanino reciprocamente (al netto di quelle che hanno movimenti diversi dovuti al prevalere dell'attrazione gravitazionale e che sono/sarebbero vicine fra loro cosa che può essere stabilita, almeno a certe distanze, con metodi diversi da quello del redshift).
ergo dovrebbero valere entrambe le condizioni, ma non ci metto la mano sul fuoco - in logica non sono un campione e per di più sto facendo altro...

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:16 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
yourockets ha scritto:
immagina che tu ed io si sia all'interno di uno stesso vagone che si espande. immagino che ce ne accorgeremmo. a meno di non implicare un aumento di scala anche per i nostri corpi.
credo.
sul necessario/sufficiente mi interrogherò quando non sarò più al lavoro :)

In realtà, l'espansione dell'universo porta anche all'aumento di scala per i corpi degli osservatori; tuttavia, essendo le dimensioni caratteristiche degli osservatori ben minori di quelle della vettura che si espande (vettura passeggeri, vagone merci, donde il mio preferire "vettura" o "carrozza" a "vagone"), esse sono trascurabili.


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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:24 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10630
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
grazie è una cosa che mi sono sempre domandato senza sapermi dare una risposta.
quindi la questione della pancia è vera, posso addurla come giustificazione....

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:30 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
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Ma se c é costante nel vuoto, ed è ancora da dimostrare che lo spazio sia vuoto , ad una espansione dello spazio non dovrebbe espandersi anche c? O la luce conosce la differenza tra un km espanso ed un km non espanso? Tornando alla domanda inevasa c'é differenza spettrale tra il redshift doppler e quello cosmico?

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:38 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23664
kappotto ha scritto:
Il fatto che le galassie si allontanino tra loro è condizione solo necessaria o anche sufficiente per dire che l'universo si espande? Secondo me la prima.

Kapp


non è ne' necessaria ne' sufficiente.
pensa ad un modello in cui l'universo è infinitamente grande, le galassie possono tranquillamente allontanarsi senza che ci sia espansione

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:56 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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hai ragione :oops: ho pensato ad un universo finito senza nemmeno rendermene conto :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Sui redshift
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2014, 13:57 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23664
yourockets ha scritto:
hai ragione :oops: ho pensato ad un universo finito senza nemmeno rendermene conto :)


sai che lo trovo strano?
nel senso che io darei per scontato il fatto che il modello più "naturale" è quello dello spazio infinito

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