Zievatron ha scritto:
Non conosco Celestia. Cos'è?
La risposta a molti tuoi problemi
È un simulatore di spazio 3D in tempo reale, leggero, totalmente free, non richiede praticamente installazione e poi puoi programmare altre stelle e pianeti oltre a quelli forniti nel catalogo base. La sintassi è semplicissima!
Così puoi constatare cum manu il tuo lavoro
A me due settimane fa, dopo 6 mesi che ci studio sopra, hanno accettato il primo add-on per il pubblico, tutti i pianeti extrasolari di CoRoT riprogrammati secondo i nuovi i dati e un uso corente della fisica, proprio quello che stai dicendo tu: vuoi creare una simulazione di un sistema adatto allo sviluppo della vita nel modo più preciso possibile.
A sto punto, visto che nessuno qua ha i mezzi per procedere con metodo preciso, ti consiglio di andare più a "spanne".
In più per l'abitabilità del pianeta ti interessa solo la luminosità ingtrinseca della stella stessa e la distanza del pianeta dalla stella. Vuoi le formule? Voilà, te le traggo dirette dal foglio di calcolo che ho sviluppato per poter codificare i pianeti extrasolari al meglio possibile.
La temperatura di corpo nero di un pianeta si calcola come:
=Tstella*RADQ((raggio stella*RADQ(1-Albedo del pianeta))/(2*semiasse in UA*149598000))
la luminosità della stella è
L = 4*pi*Rstella^2*sigma*Tstella^4
Dove sigma è la costante di Stefan-Boltzmann, cioè
http://it.wikipedia.org/wiki/Costante_d ... -BoltzmannE punto. Armati di carta e penna e risolvi come ti servono queste due equazioni.
Stabilisci la distanza del pianeta, il suo albedo e la temperatura.
Calcoli dalla prima equazione una relazione tra raggio e temperatura della stella.
Dalla seconda ricavi un'altra relazione tra R e T definendo la Luminosità come più ti aggrada. Ora hai due equazioni in due incognite, risolvi e trovi R e T della stella, INDIPENDENTEMENTE dalla sua metallicità.
Quelle sono le relazioni per creare sistemi planetari verosimili. È ovvio che devi stabilire delle condizioni iniziali.
La dipendenza della luminosità dalla metallicità se ne va. Perchè stelle più metalliche di pari massa saranno più luminose, quindi o più calde o più grandi o una combinazione delle due. Ma a te per la temperatura del pianeta interessa solo la luminosità in sè della stella, da cui ricavi diametro e temperatura, della dipendenza dalla massa non te ne importa. Puoi fare quello che ti pare.
Devi comunque definire tre parametri sul pianeta e uno sulla stella
Definisci un pianeta a 1 UA con T di 300 K, albedo di 0.67. Da questo calcoli la luminosità della stella, che sarà superiore a quella del nostro Sole.
Poi decidi che stella sia, bianca, gialla o rossa, quindi definisci la sua temperatura. E ricavi il raggio. Se decidi che la stella ha la stessa temperatura del Sole ne otterrai una più grande, e questo è un sintomo di elevata metallicità.
Sta a te ora girarti e rigirarti tutte queste formule, e vedere che salta fuori. Io ti ho dato le relazioni e un paio di spunti di riflessione, prova a rimuginartele un po' e vedi che comincerai a capire come funziona il tutto

Hai aggiunto una risposta, quindi edito, ho finalmente capito cosa cerchi:
Come ti ho detto la luminosità di 357 candele etc la calcoli dal raggio e dalla temperatura con quella relazione. Il Sole per esempio è 10^26 Watt (bella lampadina eh?). E abbiamo sistemato queste tre variabili.
Ora correliamo a massa e periodo di permanenza nella sequenza principale. Questo è ciò che trovai su Wiki
EMPIRICAMENTE, cioè a spanne, una stella della sequenza principale (di qualsiasi spettro) segue la relazione Massa-Luminosità seguente:
L/Lsol= (M/Msol)^x
x dipende dalla massa, è qui che c'entra l'empiricamente:
x=2.3 per stelle di massa minore al 43% di quella solare
x=4.0 per stelle di massa tra 0.43 e 2 masse solari
x=3.4 per stelle di massa tra 2 e 20 masse solari
In questo caso, Zievatron, praticamente basta cercare su google "star Luminosity - Mass relationship" per finire su un articolo dell'Astrophysical Journal adatto ^^ Ci proverò (trovi SOLO in inglese per queste cose tecniche)
Un altro modo sarebbe crearti un foglio di calcolo, inserire i dati conosciuti di massa e luminosità per molte stelle e ricavare per ognuna di queste x. poi disegnarlo in funzione della masse et voilà, hai un grafico su cui puoi vedere empiricamente se la stella funziona ^^
E' questo che fanno gli scienziati, il difficile è trovare la forma funzionale che segue il grafico.
Questi dati che ho linkato sono probabilmente l'adattamento di una legge che segue un andamento politropico, come lo studio sulle densità planetarie che sto seguendo e che ti linkai in un post. Mi metto in caccia di articoli scientifici.
Similmente per una relazione massa/metallicità-vita della stella dev'esserci una politropica di mezzo, e similmente bisogna fare una ricerca approfondita. Io ci provo, poi ti faccio sapere i risultati. Però non stare con le mani in mano ^_^
Molte delle cose che ti ho scritto fin qua le ho imparate semplicemente leggendo Le Scienze e spendendo ore e ore su Wikipedia in varie lingue. Gli articoli scientifici dell'AJ sono solo lultimo upgrade, visto che ho letto su wiki tutto quello che c'era da leggere
