1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2011, 14:41 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Un pianeta Gioviano molto lontano che influenza la nube di Oort destabilizzando gli oggetti che vi si trovano e che provvede ad "inittare" le comete all'interno del Sistema Solare non è una idea molto peregrina ed è stata più volte proposta. Questo pianeta sarebbe ad una distanza dell'ordine di grandezza dell'anno luce, quindi enormemente più lontano dell'orbita di Plutone. Per questo motivo sarebbe sfuggito sinora all'osservazione. Consideriamo che sarebbe ad 1/4 circa della distanza della stella più vicina Proxima Centauri).

_________________
Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: domenica 3 luglio 2011, 16:29 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4082
Per la questione che ho spiegato nel mio precedente messaggio (decine di passaggi stellari ravvicinati in 4,6 miliardi di anni, alla frequenza media di uno ogni 100-200 milioni di anni) è impossibile che un oggetto in orbita "stabile" attorno al Sole sussista dal momento della formazione del sistema solare, alla distanza di 1 anno luce o anche di un solo "mese luce", se esistesse sarebbe un membro "temporaneo" del sistema solare, un vagabondo raccolto dal sistema solare e che prima o poi sarà "perso", e allora la questione assume un altro aspetto: la cattura non di oggetti stellari ma di oggetti planetari, asteroidali e cometari da "fuori" il sistema solare.
Allo stesso modo che il sistema solare può catturare oggetti ne può perdere, infatti la teoria prevede che la maggior parte delle comete originarie, oltre il 90 per cento e buona parte dei planetesimali (vedi asteroidi) sia stata persa o per espulsione dal sistema solare, o per collisioni planetarie, vedi

http://it.wikipedia.org/wiki/Intenso_bo ... to_tardivo (Intenso bombardamento tardivo)

o per collisioni col Sole.
Oggetti extrasolari catturati dal sistema solare: non se ne conoscono con sicurezza, alcune comete si suppone siano di origine extrasolare, parte della materia delle condriti primitive, tipo carboniose, contengono polveri e granuli extrasolari, alcuni sciami meteorici visibili solo via radio sono di provvenienza extrasolare, ci dovrebbero essere anche asteroidi extrasolari, ma ad oggi non ne conosciamo nemmeno uno, Sedna potrebbe al limite essere uno di essi.
Perchè non ne conosciamo? Perchè per la maggior parte delle volte, l'oggetto "pellegrino" transiterebbe solo attraverso il sistema solare, solo in un caso su mille (valore spannometrico) sarebbe catturato dal sistema solare.
Che abbiamo dunque? Che una volta ogni milioni di anni un asteroide/comete potrebbe essere catturato dal sistema, una volta ogni 1-10.000 anni, un oggetto transiterebbe attraverso il sistema in alcuni anni, senza coda o scie, probabilmente ad oltre 10 UA dal Sole, un puntino che transita nella notte, è possibile che un tale puntino non sia mai capitato da quando abbiamo i telescopi.
E naturalmente più grosso è l'oggetto inversamente è meno probabile che capiti, per cui la cattura di pianeti extrasolari è possibile ma durante la vita del Sole capiterebbe, come si dice a Roma: "una volta ogni morte di Papa".
Per finire, sarà breve, :-) :-) :-) , si tratta di eventi ed eventualità possibili ma molto rare nel tempo, sarebbe interessantissimo poter far scendere una sonda su uno di tali oggetti perchè ci permetterebbe di conoscere come è costituita la materia di un altro sistema solare, confermando o smentendo molte teorie.
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2011, 23:00 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4082
Che stavamo dicendo? Ah, si:

Attenzione pubblicità.

http://lescienze.espresso.repubblica.it ... le/1348706

Questi erano i famosi pugni nell'occhio, ora vedremo se ci stanno anche le ditate.
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2012, 21:59 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2012, 14:40
Messaggi: 42
piano piano scopro dei thread interessantissimi qua dentro.ritiro su questo anche per chiedervi su cosa ci si basa per riuscire a tracciare un orbita come questa di sedna
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Oort_cloud_Sedna_orbit.svg
l'oggetto è stato scoperto neanche dieci anni fa,e come fanno a dire che percorra esattamente un orbita del genere? e cosa c'è in uno dei due fuochi dell'ellisse come centro gravitazionale?


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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2012, 23:24 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
Messaggi: 835
Località: Cuorgnè (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh basta anche un mese di osservazioni per raccogliere abbastanza dati per tracciare una stima buona dell'orbita :D
Tecnicamente bastano tre osservazioni spaziate nel tempo per determinare un'orbita in modo abbastanza preciso, i NEO sono scoperti e tracciati in questo modo.
Forse Roberto Gorelli è decisamente più esperto di me in merito :mrgreen:

Sedna è molto difficile da vedere, però in 10 anni dovremmo averne determinato abbastanza bene i parametri.
Nel fuoco dell'ellisse c'è ovviamente il Sole :D
La peculiarità di questo oggetto è la sua enorme eccentricità. ha un afelio di ben 900 UA, noi siamo solo stati "fortunati" a vederlo mentre si avvicina al perielio, interno all'orbita di Eris (76 UA)
All'epoca della scoperta era il più lontano oggetto del sistema solare mai osservato!

Comunque la voce di wikipedia mi sembra fatta bene, trovi parecchie info ^^

_________________
Osservo con: Riflettore Newton della Optrons 127/1000 f/8 (2006), oculari scarsi K20 e K9 e gli ottimi PL10 e WA12 di Vicchio (grazieee! ^^); Binocolo Leica 8x32 BN; 2 Rifrattorini con cui ho iniziato

Osservo da...
Cuorgnè (TO) - 330 m.s.l.m.
45°23' N ---- 07°39' E
Ceresole Reale (TO) 1585 m.s.l.m. - PNGP
45°26' N ---- 07°13' E


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MessaggioInviato: sabato 5 maggio 2012, 17:02 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4082
Deepwatcher ha scritto:
Beh basta anche un mese di osservazioni per raccogliere abbastanza dati per tracciare una stima buona dell'orbita :D
Tecnicamente bastano tre osservazioni spaziate nel tempo per determinare un'orbita in modo abbastanza preciso, i NEO sono scoperti e tracciati in questo modo.
Forse Roberto Gorelli è decisamente più esperto di me in merito :mrgreen:

Sedna è molto difficile da vedere, però in 10 anni dovremmo averne determinato abbastanza bene i parametri.
Nel fuoco dell'ellisse c'è ovviamente il Sole :D
La peculiarità di questo oggetto è la sua enorme eccentricità. ha un afelio di ben 900 UA, noi siamo solo stati "fortunati" a vederlo mentre si avvicina al perielio, interno all'orbita di Eris (76 UA)
All'epoca della scoperta era il più lontano oggetto del sistema solare mai osservato!

Comunque la voce di wikipedia mi sembra fatta bene, trovi parecchie info ^^


Incomincio col dire che in realtà abbiamo ben 22 anni di osservazioni di Sedna, perchè è vero che è stato scoperto il 14 novembre 2003, quindi meno di 9 anni fa, ma, sono state scoperte delle immagini di prescoperta risalenti al 25 settembre 1990! (per la petit histoire, le hanno scoperte, Andrea Pelloni, Roberto Haver ed il compianto prof. Giuseppe Forti).

http://www.shatters.net/forum/viewtopic ... 42&p=37776

22 anni su circa 12.000 anni (periodo di Sedna) corrispondono a meno di 1/500 dell'orbita, quindi il periodo "vero" di Sedna non lo conosciamo ancora, i valori conosciuti, ce ne sono vari, probabilmente, per non dire certamente, sono errati di qualche decina di anni forse anche di 100 anni, ne riparleremo tra un quarto di secolo, come pure dell'eccentricità.

Vorrei ricordre a tutti che quando leggete dei numeri "scientifici" su libri e riviste di divulgazione, spesso non sono esatti, perchè un "vero" numero scientifico "deve" avere indicato anche l'errore di misura e/o di calcolo (il famoso +/-) inoltre spesso vengono annunciati trionfalmente dati che in realtà sono il frutto "anche" di ipotesi (ragionevoli o no) che possono non essere veri o corretti. Quindi quando leggete abbiate la mente critica, sempre!

Le famose tre posizioni distanzate per calcolare un'orbita devono essere intese nel senso che le posizioni siano "adeguatamente" distanzate! Mentre per un pianetino della fascia principale bastano tre posizioni in tre notti (e sono già nove posizioni) per una cometa a lungo periodo (con periodo di oltre 50 anni) occorrono 1-2-3 mesi, per un TNO e ancor più per un oggetto anomalo come Sedna occorrono anni, molti anni, per avere un'orbita relativamente precisa. Riguardo l'ellisse, in uno dei due fuochi c'è per definizione il Sole, nell'altro "niente", senza contare che ora, giustamente, si cominciano a calcolare orbite con al fuoco non il Sole, ma il baricentro di massa del sistema solare, baricentro che non coincide col centro del Sole ma può anche esserne distanziato di 1-2 milioni di km, e questa semplice differenza (Sole/baricentro) porta al fatto che molte comete iperboliche col Sole al fuoco, si trasformano "magicamente" in ellissi eccentriche quando al fuoco viene posto il baricentro di massa del sistema solare.
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: lunedì 8 aprile 2013, 16:33 
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Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 2:00
Messaggi: 788
Località: Sambuca di Sicilia
Tipo di Astrofilo: Visualista
Volevo sapere se c'erano novità sulla ricerca del pianeta tipo Gioviano, inoltre ritornando alla famosa teoria del sistema binario con ipotetica nana bruna/rossa compagna del sole, è vero che si sta facendo, tramite calcolo della parallasse, una ricerca delle nane rosse piu vicine a noi? ipotizzando una distanza di circa 2 anni luce?

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"Se tu hai una mela, ed io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io avremo sempre una mela per uno. Ma se hai un'idea ed io ho un'idea, e ce la scambiamo, allora avremo entrambi due idee!" M*****
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Sono sempre il solito "SkyOne4" :-) col setup in evoluzione ma con un'idea per la testa...


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MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2013, 20:05 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4082
Oltre venti anni fa era risultato che alcune pulsar vicine mostravano anomalie interpretate come lo spostamento del Sole, della Terra e di tutto il sistema solare attorno ad un punto interpretato come il vero baricentro del sistema solare con l'implicazione che esisteva una massa stellare che combinata con quella del Sole generava un baricentro del sistema solare molto diverso e lontano da quello che si ritiene il baricentro del sistema solae. In parole povere il Sole aveva una compagna (oscura). Non ho più visto seguiti a queste osservazioni: era una conclusione errata? Oggi con molte più pulsar, oggetti che sgarrano di 1 secondo ogni miliardo di anni, potremmo avere dati più precisi sulla questione,: perché nessuno ha ripetuto i calcoli?
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 1:00 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Una nota a carattere matematico.
Per vincolare una conica (su un piano) di cui è nota la natura (cioè che si sa essere o un'ellisse, o una parabola, o un'ellisse o una circonferenza) occorrono le coordinate di tre punti conosciute con certezza assoluta (torno sotto sulla questione).
Se non si conosce la natura della conica, le condizioni lineari linearmente indipendenti di cui si deve disporre sono 5, e non 3.
Infatti
- per una parabola si danno le 2 condizioni indipendenti di (lo dico alla buona, i matematici non si offendano) "tangenza all'infinito" (punto doppio all'infinito);
- per un'iperbole si danno le 2 condizioni indipendenti che scaturiscono da fatto di avere i punti all'infinito reali e distinti;
- per un'ellisse si danno le 2 condizioni indipendenti di avere i punti all'infinito immaginari coniugati;
- un circolo è un'ellisse con particolari punti all'infinito.
Per visualizzare i punti all'infinito, pensate all'orizzonte. Due rette parallele, in questa visione, hanno in comune il punto all'infinito.
Nel caso delle comete, pensate per "infinito" la nube di Oort (il che consiglia anche di non assumere "di default" che l'orbita di una cometa sia sempre ben modellabile con un'ellisse).

Quindi 5 punti, non 3 se non si sa a priori quale sia la conica.
Questo nell'ipotesi di avere misure note con certezza assoluta, che non è il caso (non si ha cioè alcuna stima delle incertezze, se si usano 5 o 3 punti soltanto, ragion per cui i coefficienti hanno senso solo se l'incertezza non c'è).

Servono N > 5 osservazioni (N > 3 se si sa a priori qual è la conica); i coefficienti della conica si ottengono col metodo dei minimi quadrati e, insieme ai coefficienti, si ottiene la stima dei loro errori.
Così come, per avere una retta dei minimi quadrati, servono almeno 3 punti, nonostante che per due punti distinti passi una e una sola retta.


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MessaggioInviato: martedì 23 aprile 2013, 14:10 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
GTBL ha scritto:
Servono N > 5 osservazioni (N > 3 se si sa a priori qual è la conica)...

Vuoi vedere che Gauss ha sbagliato tutto ? :shock:
Scherzo!... :)
Per risolvere il problema "esatto", includendovi non solo la geometria dell'orbita, ma anche la posizione del pianeta ad un tempo prefissato, bastano 3 osservazioni a 3 tempi differenti e noti, anche perché noi della conica qualcosa la conosciamo già: il fuoco.
Naturalmente in pratica si usano i minimi quadrati, e più osservazioni si hanno a disposizione meglio è.


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