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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2009, 9:43 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 16:56
Messaggi: 611
Località: castelli romani
Tipo di Astrofilo: Visualista
Roberto Tillo grazie per l'interessantissimo spunto della tua riflessione!
Io penso che sia comunque un aromento NON Off Topic, inquanto la comprensione umana e' comunque conoscenza, e la conoscenza e' comunque scienza.
Io credo che una possibile risposta puo' essere trovata proprio nella nostra cara astronomia.
Osservare e comprendere l'universo e' relativamente semplice se siamo in un punto "galileiano" qualsiasi ad osservare galassie stelle e oggetti vari nell'eterna notte siderale. Ben piu' difficile e' osservarlo dalle nostre notti umide di un pianeta in rotazione su se stesso e in rivoluzione attorno al sole e in movimento nella galassia.
Cosi' per il pensiero, e' difficile trovare una comprensione del nostro pensiero chiusi nei nostri 5 sensi, chiusi nei nostri limiti mentali morali e culturali.
Credo che mentre il principio di indeterminazione di Heisemberg sia una legge valida nell'universo, l'indeterminazione sul nostro pensiero sia puramente intrinseca al nostro essere stessi.

Roberto grazie di avermi dato la possibilita' di scrivere nuovamente sul nostro forum dopo mesi di assenza "forzata"... mi mancano le stelle... spero di poter riprendere ad osservare presto.

Gio

_________________
### non ci capisco un.. jazz!!! ###

:-) binocolista teorico :-)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: lunedì 1 giugno 2009, 10:46 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Caro Tillo e cari tutti;
mi imbattei pure io in una problematica del genere, in cui le supposizioni e le teorie mi risultavano più dogmi che "ipotesi di lavoro" su cui basre un'eventuale evoluzione di pensiero.
Attanagliato dalla scelta di intendere la mente come il solo risultato della propria chimica e quindi un determinsmo a priori e un libero arbitrio sempre attivato dal susseguiersi degli eventi, dopo tanto tempo ringrazio dio di non essemi fatto un opinione definitiva al riguardo :D
In ogni caso ti /vi consiglio un libro che è una bibbia relativamente al dualismo mente-corpo; "L'Io della Mente" di Douglas Hofstadter, Adelphi editore.

max

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note: nella vita sto imparando.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: lunedì 15 giugno 2009, 23:34 
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Iscritto il: mercoledì 18 ottobre 2006, 2:32
Messaggi: 199
Località: padova
ecco come la penso.
Io sono schiavo solo di me stesso. Cioè sono libero. Di fronte a stimoli esterni posso rifiutarli e allora mi rimangono estranei. Se invece li accetto allora non sono più estranei, anzi, diventano parte di me stesso. Da quel momento in poi ne terrò conto nelle mie decisioni, non più come condizionamenti esterni ma come patrimonio personale. Dunque la mia libertà è confermata. Spero di essermi spiegato.
Un saluto da ercap (gruppo astrofili di Padova)


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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2009, 11:33 
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Iscritto il: venerdì 18 agosto 2006, 22:41
Messaggi: 876
Località: Frascati (RM)
ercap ha scritto:
Di fronte a stimoli esterni posso rifiutarli e allora mi rimangono estranei. Se invece li accetto allora non sono più estranei, anzi, diventano parte di me stesso.


Caro Ercap è proprio qui che si cela il nodo della questione. Le nostre sensazioni sono stimoli chimici ed elettrici ben precisi e definiti all'interno del nostro cervello. Quello che a te sembra una decisione POTREBBE essere una illusione di libertà, ma il dubbio è relativo al fatto che ogni nostra scelta è in realtà legata univocamente alle esperienze personali passate e agli stimoli esterni che agiscono nel momento. Per capirsi con un esempio: nel momento in cui ho letto il tuo messaggio sul forum e ho "deciso" di risponderti, in realtà il nostro cervello non aveva alcuna scelta da fare. Unendo lo stimolo immediato legato alla lettura del tuo post, le mie esperienze passate relative all'apertura del post stesso, relative al dubbio che mi sono posto a riguardo, riguardo la mia educazione e formazione, fino ad arrivare alla disponibilità di rispondere nel mio ufficio, tutto questo non poteva che portare a UNA e solo UNA "decisione".
Certo tu potresti portare come controparte in questa discussione l'esempio del cambio di idea repentino o al fatto che sapendo di non avere scelte posso in ogni caso cambiare idea. Ma penso che anche in quei casi il nostro cervello non fa altro che aggiornare l'intero pacchetto con nuovi stimoli esterni o mettendo nel calderone nuove informazioni che non possono far altro che portare ad altre scelte.

Capisco bene che non ho le qualità dialettiche per spiegare bene la questione e non ho assolutamente alcuna certezza a riguardo, quindi quanto scritto solo è solo una ipotesi che propongo anche se in alcuni passaggi potrebbe sembrare una spiegazione.

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Tillo / Roberto http://astrotillo.altervista.org/

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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2009, 13:25 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Mha... se noi ci comportiamo così (non ho capito se lo pensi o lo speri o se semplicemente ne prendi atto... in questa ultima ipotesi dai per scontato che sia così...) credo che tutto si debba comportare così, persino la natura avrebbe quindi un evolvere a senso unico predeterminato.
Io penso proprio il contrario, e spero che il libero arbitrio esista eccome.
Poi che ci siano in noi degli automatismi va bene, ma il concetto del tutto automatico mi sembra un paradosso... da dove avrebbe imparato ad esistere l'universo ? (o da chi ? :lol: :wink: )

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: giovedì 18 giugno 2009, 14:58 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Karl Popper!
basta "googlare" e cercare di questo immenso filosofo contemporaneo, che ha trattato il npn-determinismo del mondo in maniera chiara e felice.
Riportarne i concetti qui sarebbe da matti... :)
... se le nuvole sono orologi, anche gli orologi sono nuvole...
Karl Popper: Società aperta, universo aperto

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note: nella vita sto imparando.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il pensiero Fisico
MessaggioInviato: venerdì 19 giugno 2009, 7:14 
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Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
Il problema del libero arbitrio è lo sfondo degli ultimi post. Difficile affrontare in modo esauriente il problema del libero arbitrio e del funzionamento della mente senza finire irrimediabilmente OT. Non mi addentrerò pertanto nei meandri del problema. Tuttavia mi pare di poter affermare che la mente è in qualche modo "fisica", ovvero non sfugge alle leggi della fisica. Il fatto che ancora non vi sia un approccio convincente al problema della mente è dovuta alla complessità più che all'impossibilità di una comprensione. Come dire, non ci siamo ancora riusciti, ma che non ci riusciremo è ancora tutta da vedere.... Il teorema di Touring sulle macchine computazionali è oggi una delle differenze tra i computers e la mente. La seconda però è quella che "sceglie" di inviare alla macchina di Touring un problema indecidibile per provocarne il blocco. Come dire ideare una macchina computazionale fatta "apposta" affinché si blocchi di fronte a determinati problemi. Per questo sono ottimista sulla possibilità di costruire una macchina computazionale in grado di superare il blocco di Touring e di trattare dati qualitativi oltre che quantitativi. Il problema della coscienza e del'intelligenza sono probabilmente dovuti alle carenti definizioni delle stesse, ben lungi dall'essere condivise universalmente e dall'essere "complete".

Mi fermo qui.

_________________
e se....


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