nikyno ha scritto:
Trovo anche un bell’articolo in cui si spiega perché, se le acque dei mari non fossero salate, il pianeta sarebbe quasi invivibile. Naturalmente, non c’è la conclusione logica: tutto ciò non può essere opera del «caso». L’articolo di copertina, poi, rivela quel che gli scienziati sanno (ma non la Hack): la Terra è talmente speciale che, per far quadrare i conti, la si deve pensare in una «bolla» in cui le leggi del resto dell’universo non valgono. Anche qui, la conclusione la traiamo noi: allora aveva ragione la Chiesa, non Galileo, perché la Terra, col suo sistema, è stata “pensata” diversa da tutto il rimanente.
La conclusione la trae chi legge, ma ce ne possono essere tante, a partire dal principio antropico, e dal caso.

Cita:
Dall’articolo si apprende anche che, se fosse vera la teoria del Big Bang, l’espansione dell’universo dovrebbe decelerare; invece accelera.
Bisogna vedere come hanno scritto la frase.
La teoria del Big Bang è comprovata da molte osservazioni. Però mentre l'espansione dell'universo è accettata da pressochè tutta la comunità scientifica, alcuni aspetti più o meno marginali devono essere approfonditi. Uno di questi aspetti è la velocità di espansione, e la possibilità che si arrivi o meno a una nuova contrazione, che dipende da un sacco di incognite (massa dell'universo, esistenza di massa e energia oscure, comprensione della gravità in condizioni "limite"), tanto da dare lo spunto per una serie di interessanti teorie sulla "gravità quantistica". Ma non vuol dire negare l'espansione dell'universo.
Per esempio, comincia a leggere anche "Le Scienze" se ti va
