1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: martedì 11 dicembre 2007, 12:21 
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Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2006, 15:04
Messaggi: 278
Località: Novara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ford Prefect ha scritto:
piconco ha scritto:
Non è più 100% pionierismo ma sono ugualmente macchine estremamente complesse e di vecchia concezione... e visti gli incidenti passati (ed i soldi in ballo) se la prendono a cuore... infatti lo shuttle non è rotto e solo meno affidabile del dovuto.


Il fatto è che dopo due disastri hanno anche alzato di parecchio i coefficienti di sicurezza.
Una piccola anomalia che prima poteva essere lasciata correre e si lanciava lo stesso perchè si reputava fosse comunque entro i limiti di sicurezza, adesso non è più tollerata.


Già...
Così i colleghi dovranno tornare in USA e magari riesco ad organizzarmi per fargli fare un po' di astro-shopping :-D

_________________
E se provassimo con della atropina?


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 8:36 
Beh, 121 lanci in 26 anni, con 2 su 5 mezzi espolosi non è certo un bilancio incoraggiante, nonostante la tecnologia galoppante, che evidentemente non è ancora in grado non solo di minimizzare ma nemmeno solo di abbassare un po' i rischi ed aumentare un po' la sicurezza...
dal primo lancio "vero" del 12 aprile 81 è cambiato ben poco nel "concetto" di una missione spaziale:
ad oggi si tratta sempre di sette pazzi seduti su una enorme bomba lanciata nel nulla fra mille pericoli letali... ;)


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 9:31 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
piconco ha scritto:
infatti lo shuttle non è rotto e solo meno affidabile del dovuto.


beh, "solo".... :D
Non è che mando gli astronauti in orbita con una fionda gigante perché è "solo" meno affidabile del dovuto. Purtroppo imho ha ragione Fede: siamo ancora pionieri. Ci sono dei campi in cui la tecnologia non riesce a volare come in altri ma ha bisogno dei suoi tempi.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 9:40 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
Lead Expression ha scritto:
Ci sono dei campi in cui la tecnologia non riesce a volare come in altri ma ha bisogno dei suoi tempi.

E' tecnologia di oltre 30 anni fa.

Lo Shuttle è una macchina esageratamente complessa, composta da un numero impressionante di aggeggi che devono tutti funzionare allo stesso istante. E' come far partire un Palio di Siena con 1000 cavalli! :shock:

Donato.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 10:11 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Lo Shuttle non è molto più complesso di un aereo passeggeri come il 747 ed ha anche meno anni.
La differenza è il suo campo di utilizzo.
Mentre un aereo opera per un tempo limitato in aria, ha i suoi motori (anche se uno si ferma fa sempre in tempo a scendere in un altro aeroporto) opera in un ambiente "normale" all'interno dell'atmosfera per cui molti rischi sono riproducibili e sanno come operare in casi di emergenza (per esempio una decompressione non esplosiva permette al pilota di scendere a quote più basse e di arrivare a un aeroporto), sfrutta una tecnologia che si è evoluta sempre più in fretta ma che è comunque già collaudata dalla quantità enorme di oggetti volanti in giro per i nostri cieli, lo Shuttle opera in condizioni estreme, dove le variabili sono enormemente più complesse e più numerose, dove i rischi sono letali e spesso non riproducibili in laboratorio, dove la singola sperimentazione costa decine di milioni di dollari visto che ogni volo dello Shuttle è, di per sé, anche un volo di collaudo visto che di voli di test gli apparecchi commerciali ne compiono a decine se non a centinaia prima di avere l'OK per l'uso civile.
Il campo di azione è talmente border line che il rischio di fallimento resta sempre molto elevato per cui non si può correre rischi eccessivi sia perché sono in gioco vite umane sia perché il test successivo non avviene il giorno dopo ma mesi dopo e in condizioni diverse da quello precedente e non prevedibili.
Per ultimo c'è anche da dire che è un prototipo unico nel suo genere per cui hanno dovuto crearsi una tecnologia ad hoc ma non hanno avuto riscontri (come invece avveniva per i razzi) con altri che sfruttavano la medesima tecnologia.
L'idea della navetta che dalla terra va allo spazio e viceversa è, nel futuro, quella che sarà vincente ma non "questa" navetta che nacque con un progetto e che è diventata tutta un'altra cosa.
Non possiamo pretendere di accedere al cosmo (parlo sempre di cosmo nell'immediata prossimità della Terra) con razzi a perdere che sfruttano tecnologie propulsive poco efficienti e inquinanti.
Il futuro sarà verso "aerei" che autonomamente decollino e atterrino sulla superficie terrestre, magari sfruttando spinte elettromagnetiche per il primo impulso di decollo o chissà quali diavolerie.
E se lo Shuttle è il prototipo di queste nuove tecnologie come furono i primi aerei all'inizio del 1900 pensate a cosa saranno le navette future.

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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 10:41 
Infatti la vedo proprio così per il fatto dell'essere ancora pionieri.
Lo Spirit of St. Luis di Lindbergh e l'Italia di Nobile erano "border line" come lo è oggi lo Shuttle e come lo era l'Apollo.
Basta un sassolino per "tirare giù" uno Shuttle così come è bastato un po' di statica per tirare giù il gigantesco Hindenburgh...
Non dimentichiamo poi che solo gli USA usano una "specie di aereo" per andare nello spazio...
gli "altri" usano "ancora" dei "cosi" tipo i Saturn... ;)
E se oggi un 777 non asso,miglia nemmeno nel colore al vecchio Ryan NYP è altrettanto chiaro che i vettori spaziali "da turismo e commercio" non potranno essere come quello che oggi si lancia ogni tanto nello Spazio... ;)


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 11:07 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
Ovviamente il paragone tra lo Space Shuttle ed un aereo di linea è privo di senso: se nello SS qualcosa va storto (qualunque anomalia significativa) il veicolo e l'equipaggio sono sicuramente perduti.
Anni fa il responsabile del progetto sosteneva che era materialmente impossibile dare il "GO!" definitivo con TUTTI i sottosistemi perfettamente funzionanti e molto spesso ci si è augurati che il guasto fosse nel sensore (la cosiddetta "spia") e non nel componente vero e proprio.
A posteriori lo SS di è rivelato una straordinaria macchina, straordinariamente delicata, costosa ed inaffidabile.

Donato.

P.S.: il futuro prossimo dello SS sarà... l'Apollo, o qualcosa di molto simile!


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MessaggioInviato: mercoledì 12 dicembre 2007, 11:12 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ovviamente non hai letto bene il mio messaggio.
Ho detto che la tecnologia utilizzata su un aereo di linea (vecchio come il 747) non è molto diversa da uno shuttle ma che la sicurezza è molto maggiore nell'aereo in quanto opera in condizioni molto più "tranquille" e i rischi mortali sono molto inferiori (su uno shuttle quasi tutti i problemi diventano o possono diventare mortali).
Se iil futuro prossimo sarà un ritorno al passato quello più remoto non potrà essere che in direzione di qualcosa di riutilizzabile e non di "vuoto a perdere"
Sarebbe come se ogni volta che si fa un viaggio invece di rifare il pieno si cambia la macchina rottamando la precedente.
:wink:

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MessaggioInviato: domenica 16 dicembre 2007, 2:14 
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Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2006, 15:04
Messaggi: 278
Località: Novara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Concordo, imho, con quanto detto da Renzo solo in parte.

Lo SS ha fatto scuola ed è stato pioniere e ad oggi di pionieristico ha il solo fatto che è vecchio... lo stato dell'arte sarebbe ben altro!!!
Già i russi, con il loro copionissino Buran fecero molto di meglio: decollo ed atterraggio automatico, tempo di preparazione al volo molto minore... Peccato la neve abbia distrutto l'unico realizzato.

I lanci dei principali satelliti vengono assicurati perchè fa parte delle regole del gioco l'inconveniente... ma c'è anche l'assicurazione contro i furti in casa perchè la vita è fatta di probabilità e non di certezze.

Su quello che ci aspetta e da dove "veniamo" sono pienamente concorde...

Approposito... il concorde, velivolo innovativo ma non poi così estremo è stato definitivamente fermato da un pneumatico rotto in decollo... vogliamo dire che i voli di linea supersonoci sono da pionieri? non credo proprio! Probabilità.

Ps... si lancia il 10 gennaio, stando al bollettino di venerdì.
Ps... è vero che la nuova navella avrà idee e tecnologie sia dall'attuale SS che dai mitici Apollo.

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MessaggioInviato: domenica 16 dicembre 2007, 22:07 
Beh...
il Concorde fu un altro bell'esempio di "pionierismo atavico":
gli ingegnieri della Concorde vennero da noi per "studiare" un "nuovo" sistema di flaps...
ed il loro modello fu nientemeno che un vecchio bombardiere Caproni... ;)


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