Fede67 ha scritto:
ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale.:
Questa cosa e' molto interessante, anche e soprattutto se non si fa riferimento alla geometria frattale piu' elementare (del tipo *facendo uno zoom l'immagine rimane uguale*

), ma semplicemente come un insieme di funzioni che presentano caratteristiche di autosimilarità (il che implica, tra l'altro, statistiche invarianti per variazioni del fattore di scala), come i moti browniani o le funzioni di Weierstrass-Mandelbroot, che del resto vengono utilizzati per modellare le superfici dei pianeti, almeno, per quanto ne so, di quelli terrestri. Ritengo pero' (ma questa e' solo una congettura) che tutto dipenda dalla scala cui si fa riferimento.
PS Per completezza... non e' vero che gli oggetti della geometria frattale non siano continui. Basti pensare alla retta di Van Koch, continua anche se non derivabile in nessun punto