Roberto Gorelli ha scritto:
"usciamo dal mito ottocentesco del genio", non sapevo che era un mito però a pensarci bene ....
Ciao.
Roberto Gorelli
È un modo di guardare la realtà... Per cui bisogna per forza trovare figure da venerare come messia. Non si tratta di sminuire i contributi eccezionali, quanto di contestualizzarli e riconoscere che avvengono in un contesto e all' interno di un' impresa collettiva.
Pallido riflesso tristanzuolo di questa attitudine è l' uso di fare classifiche o indicare "il più grande di tutti i tempi"
ciao!
ps. tanto per restare a Newton, qui ci sono i contributi di Hooke
https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Ho ... cientificinon indifferenti direi (anche nella definizione della teoria della gravitazione universale), ma il nome di Hooke (che era anche architetto: ricostruì Londra dopo l'incendio) non è su tutte le bocche (condannato per altro alla damnatio memoriae proprio da Newton, che era sicuramente un grande intelletto, ma anche un uomo, diciamo, discutibile - forse avvelenato dal mercurio, cosa che mitigherebbe un po' la sensazione negativa )
al calcolo infinitesimale arrivò contemporaneamente a Leibnitz - il che vuol dire che ovviamente c'era una linea di ricerca che andava in quella direzione e che non nacque affatto dal nulla (ci sono precedenti rinascimentali, mi viene in mente Cavalieri che si avvicinò molto).
invece forse è sottovalutato il suo contributo "linguistico": i suoi principia mi sembra siano il primo testo a fare uso di un linguaggio scientifico moderno - ma potrei sbagliarmi di molto perchè non sono certo un esperto di fonti antiche. non sono un esperto di nulla in realtà
