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 Oggetto del messaggio: Protosatellite Saturno (3a puntata)
MessaggioInviato: martedì 18 aprile 2006, 19:19 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
Messaggi: 33
Località: Roma
Riassunto delle puntate precedenti. Gli Anelli di Saturno sarebbero stati generati da un protosatellite in orbita in prossimità della Divisione di Cassini.

Sfruttando i dati delle puntate precedenti ed immaginando che tale protosatellite si sia trovato (a causa per esempio di potenti espulsioni di materia tramite eruzioni vulcaniche) a diminuire la sua densità fino a trovarsi entro il limite di Roche, possiamo porre

r= limite di Roche

e quindi ricavare la densità del protosatellite

dp=(2,456*Rs/r)^3*ds

dp=densità protosatellite
Rs=raggio Saturno
ds=densità Saturno

e quindi il raggio del protosatellite

z=(3*mt/(4pigreco*dp))^(1/3)

Utilizzando i risultati delle puntate precendenti otteniamo per i tre metodi visti rispettivamente


dp=1518 kg/m3
z=178 km


dp=1692 kg/m3
z=172 km

dp=1940 kg/m3
z=164 km

Mi fermo qui per non abusare di questo spazio web.
Grazie per l’attenzione.
Sono molto graditi commenti.

(FINE TERZA PUNTATA)

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MessaggioInviato: martedì 6 giugno 2006, 17:31 
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Iscritto il: domenica 30 aprile 2006, 15:17
Messaggi: 37
Località: Roma
Ciao Pi greco
un bel pò in ritardo e chissà se mi leggerai ma volevo affermare una banalità..
questo protosatellite o era un pezzo di pomice, molto poroso e sbucherellato..oppure c'era un bel pò di ghiaccio intorno..
data la densità equivalente a 1,5 - 2 g/cm cubo, bassina rispetto alle rocce terrestri anche più leggere..


Ultima modifica di betelgeuse il giovedì 18 dicembre 2008, 19:17, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 8 giugno 2006, 12:40 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
Messaggi: 33
Località: Roma
Non mi sembra una banalità, piuttosto una constatazione oggettiva.
La densità del supposto protosatellite è quella corrispondente alla sua posizione al limite di Roche, quindi dipendente anche dalla densità di Saturno.
Un motivo per cui la densità tenda a decrescere potrebbe essere una forte attività vulcanica (dovuta ad intenso campo magnetico?) che "svuota" il corpo orbitante, fino a farlo cadere nel limite di Roche (faccio queste affermazioni senza averne i titoli, take it into account, pls).
E' da notare che tale valore di densità è comunque prossima a quella dei satelliti di Saturno veri e propri (mi sono divertito a creare un database con valori attinti e calcolati per corpo orbitante del sistema solare).
Grazie per il commento.

P.S. Ovviamente tutti i dati che ho utilizzato (massa, geometria, distanza) bisogna ipotizzarli "veri", sarebbe interessante confrontare i risultati impiegando fonti diverse. A tal proposito ho constatato che sugli anelli di Saturno non c'è completa omogeneità fra le fonti che ho individuato.

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MessaggioInviato: giovedì 8 giugno 2006, 16:42 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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Che centra la terra? Si sta parlando di saturno!!!

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Davide Ghiso
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ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: venerdì 9 giugno 2006, 18:31 
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Iscritto il: domenica 30 aprile 2006, 15:17
Messaggi: 37
Località: Roma
Beh, da quando Galileo osservando col suo cannocchiale le montagne della luna e i satelliti di Giove ha ereticamente dedotto la natura non divina dei corpi del sistema solare, i geologi hanno fatto molta strada..
su qualsiasi testo liceale è possibile confrontare la densità del nostro pianeta con quella dei suoi fratelli maggiori e minori..
Saturno galleggerebbe su un oceano se ve ne fosse uno sufficiente a contenerlo, ma i suoi satelliti rocciosi dovrebbero avere una densità certo superiore a quella dell'acqua, sebbene comunque inferiore a quella delle rocce terrestri vista la distanza circa dieci volte maggiore rispetto al sistema Terra-Luna..ecc, ecc..
Comunque non avevo mai avuto modo di consultare i valori precisi di densità, adesso ci farò caso..


Ultima modifica di betelgeuse il giovedì 18 dicembre 2008, 19:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 9 giugno 2006, 19:23 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
Messaggi: 33
Località: Roma
Eh, già, la geologia ne ha fatta di strada…sicuramente molta di più di chi accusava Galileo di eresia (quelli di strada in avanti ne hanno fatta poca, ma proprio poca).
Vabbe’, comunque trovo interessante ciò che affermi e sto pensando di scrivere una quarta puntata (ho un po’ di materiale nel cassetto) sulla “divinità” degli anelli. Sto dicendo che mi sembra di aver trovato (magari è una banalità) delle proprietà apparentemente divine degli anelli. Ridurrò al minimo le formule e tenterò di spiegarmi prossimamente.

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MessaggioInviato: venerdì 7 luglio 2006, 11:46 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 20:51
Messaggi: 273
Località: Roma
Quoto dal thread di un altro forum:

"... molto interessante.
Dovendo infatti conservare il momento angolare dell'intero sistema, ed essendo la densità di massa degli anelli costante (la massa si è sparpagliata omogeneamente, o comunque con differenze di peso specifico probabilmente trascurabili), l'equilibrio del sistema si può ottenere solamente introducendo spazi vuoti (le divisioni), per aumentare il momento d'inerzia dell'intero sistema, un pò come fa un equilibrista che usa stecche di peso trascurabile con due grossi pesi agli estremi.
Sarebbe interessante studiare il transitorio, in cui il protosatellite si è disintegrato, magari continuando il suo percorso orbitale e lasciando una scia di materiale che, in seguito, si è disposto ad anello con le opportune divisioni in modo da adattare il momento di inerzia totale.
E' interessante inoltre notare come un piccolo protosatellite (meno di 200Km di diametro) abbia generato anelli così estesi, doveva essere molto denso ma non ha retto comunque alla enorme massa di Saturno.
"

Non ho i dati della densità relativa di altri oggetti planetari, ma dai calcoli che ha fatto Pigreco e di cui siamo confidenti (in due, pazzi furiosi ... :shock: ), risulta pure un diametro abbastanza piccolo per il protosatellite (circa 200Km), quindi se la densità è così bassa, è curioso come possa essere esploso in così tante "briciole" da generare un sistema di anelli così esteso.
Carlo

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Osservatorio Astronomico del Pellegrino:
http://www7.brinkster.com/pellegrino/index.htm

LidiMatematici, blog di istigazione alla conoscenza:
http://lidimatematici.wordpress.com/


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MessaggioInviato: mercoledì 12 luglio 2006, 16:55 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
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Ciao Carlo,
a propostito dei dati sulla densità (e dei pazzi furiosi), se ti va da' un'occhiata a questi dati
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?t=3183

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Ultima modifica di pigreco il giovedì 13 luglio 2006, 10:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 12 luglio 2006, 17:00 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
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Come puoi osservare la densità del protosatellite sarebbe parente di quella (che ho calcolato/recuperato) dei satelliti di Saturno da Mimas in "avanti".

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MessaggioInviato: mercoledì 12 luglio 2006, 17:05 
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Iscritto il: lunedì 20 febbraio 2006, 14:24
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Hai ragione:sarebbe interessante studiare il transitorio per modellizzare lo sparpagiamento (la "scia"). Ho provato con un sistema "ad urti" oppure con lo studio di una quartica (aiuto!) per giustificare i salti discreti di orbita dei frammenti.

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