Quoto dal thread di un altro forum:
"... molto interessante.
Dovendo infatti conservare il momento angolare dell'intero sistema, ed essendo la densità di massa degli anelli costante (la massa si è sparpagliata omogeneamente, o comunque con differenze di peso specifico probabilmente trascurabili), l'equilibrio del sistema si può ottenere solamente introducendo spazi vuoti (le divisioni), per aumentare il momento d'inerzia dell'intero sistema, un pò come fa un equilibrista che usa stecche di peso trascurabile con due grossi pesi agli estremi.
Sarebbe interessante studiare il transitorio, in cui il protosatellite si è disintegrato, magari continuando il suo percorso orbitale e lasciando una scia di materiale che, in seguito, si è disposto ad anello con le opportune divisioni in modo da adattare il momento di inerzia totale.
E' interessante inoltre notare come un piccolo protosatellite (meno di 200Km di diametro) abbia generato anelli così estesi, doveva essere molto denso ma non ha retto comunque alla enorme massa di Saturno.
"
Non ho i dati della densità relativa di altri oggetti planetari, ma dai calcoli che ha fatto Pigreco e di cui siamo confidenti (in due, pazzi furiosi ...

), risulta pure un diametro abbastanza piccolo per il protosatellite (circa 200Km), quindi se la densità è così bassa, è curioso come possa essere esploso in così tante "briciole" da generare un sistema di anelli così esteso.
Carlo
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