1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 14:08 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
non è questione di essere sciettici la scienza ha un linguaggio, e per presentare una teoria scientificamente valida occorre utilizzare quel linguaggio, le teorie scientifiche non si dimostrano a parole

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 14:11 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Premeso il fatto che non ho letto l'articolo (66 pagine, a cui va aggiunta una ricchissima bibliografia che le porta a 105), devo comunque dire che, ad una velocissima scorsa del pdf (in particolare, delle conclusioni), parrebbe che chi ha scritto la pagina da cui siamo partiti (cioè quella su http://www.astronomia.com) abbia letto l'articolo quanto me! Forse l'interpretazione del termine "living universe" non è esattamente quella a cui pensa chi ha scritto quella pagina (a scanso di equivoci, aggiungo anche che il termine "catholic" che si legge a pag. 66 va inteso come "universale").
Si tratta infatti di dare una definizione del concetto di "vita" utilizzabile ai fini dell'interpretazione di tutto ciò. Quando un sistema auto-organizzato può dirsi vivente oppure no? Tanto per intenderci, Gaia (nel senso del nostro pianeta) vive oppure no? La risposta è si, oppure no, a seconda della definizione (per me, la risposta è no, ma il mio rifiuto delle idee preconcette e di tutto ciò che può essere visto come "verità", "assoluto" & Co. mi obbliga a dire "secondo me, sulla base di varie considerazioni teoriche e sperimentali, la riposta è no").

Precisato che ho sempre dubbi su ciò che vuol spiegare tutto (e trovo sospetto che sia stato accettato per la pubblicazione in meno di un mese), non esprimo alcun parere sul lavoro di Eric Andrulis.


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 14:18 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mi sembra alla fine solo l'estensione all'Universo dell'idea di Gaia, il pianeta vivente. Come saprete questa suggestiva visione considera la Terra (= Gaia) come un unico essere vivente che ha al suo interno più "organi" che vivono. Qualcuno siamo noi stessi. In fondo anche noi, esseri umani, ci consideriamo un unico essere, ma in realtà siamo fatti di più "esseri" viventi che convivono in un insieme. Basti pensare ad esempio ai globuli rossi o i globuli bianche che sono come dei piccoli esseri separati che "vivono" entro di noi o ai vari organi. Direte ma un fegato da solo non può vivere... beh, anche un uomo da solo non può vivere (se non altro dopo un pò muore di fame).

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 14:31 
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Iscritto il: venerdì 2 dicembre 2011, 15:27
Messaggi: 290
Località: Fiumicino RM
Tipo di Astrofilo: Visualista
A quanto capisco il problema è rivolto alle particelle elementari, come facciamo a dire che la materia vive o no?
Gli elettroni si spostano e anche gli atomi nello spazio, ma non è detto che siano vivi. Allora qual è la differenza tra vivo e non vivo, se anche la materia è caratterizzata da movimento. Tutti gli astri si muovono intorno ad un centro di massa, le galassie lo stesso, forse anche il nostro Universo.
La vita si è formata a partire dagli amminoacidi, che sono i costituenti delle proteine e non possono essere considerati organismi viventi secondo la nostra classificazione. Qual è, allora, la barriera concettuale che separa l'essere vivo dal non esserlo?

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Facciamo tutti parte di ciò che osserviamo.
Noi siamo l'Universo. Matteo Guadagnini.

Da Fiumicino con furore


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 14:52 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il limite tra il vivo ed il non vivo è molto complesso da definire ed anche controverso. Dal punto di vista biologico si intendono vivi gli organismi dotati di un metabolismo, ossia che mangiano, respirano, eliminano le scorie (=eufemismo). Secondo questo principio ad esempio i virus non sono vivi mentre i batteri si.
Però questo è valido sulla Terra, per una definizione di "vita" più generale ci potrebbero essere delle ulteriori difficoltà.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 16:07 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Astrobattuta94 ha scritto:
Abbiamo capito ben poco dell'Universo e abbiamo molto da imparare.

Sicuramente! Ma forse non è il caso di imparare dal Sig. Andrulis, a meno che lo scopo non sia preparare un servizio per Voyager!... :lol:


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 18:42 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Andrulis è biologo molecolare e genetista, è autore di 19 articoli ISI con 1152 citazioni, H-index 10.
Quindi è certamente autore di tutto rispetto allorquando si occupa di cellule.

Sulla sua home page (ecco il link) si trova un breve, anche se un po' forse troppo "autocomplimentante" riferimento a ciò, che tuttavia è una mera appendice alla sua attività di studio di RNA & Co.
Detto in altri termini, qui non stiamo tanto parlando di una nuova grande teoria, quanto del fatto che uno in un sito di astronomia ha messo il link all'articolo di un tale che, ritengo per hobby, ha pensato di mutuare metodi dalla biologia per dare una descrizione dello spazio che lo circonda.

Potrebbe tuttavia darsi che qualcosa possa essere interessante.
Ricordo che una decina di anni fa alcuni fisici dello stato solido italiani avevano presentato una serie di lavori sulla cosmologia in cui applicavano metodi mutuati dalla fisica della materia condensata senza curarsi troppo però... degli aspetti cosmologici (!). Avevano messo in luce aspetti interessanti, trascurandone però altri (altrettanto o forse più importanti). Al di là del fatto che i loro risultati erano globalmente, diciamo, non di prima grandezza (come se un neuchirurgo ci cimentasse di punto in bianco nella cardiochirurgia sena affrontare la specificità della cardiochirurgia: magari introdurrebbe alcuni concetti nuovi, che saranno incorporati nella pratica cardiochirurgiaca in seguito ma...), va pur detto che alcuni aspetti sono poi stati considerati anche da cosmologi "veri".

Per concludere, non avendo letto il lavoro, mi astengo dall'esprimere qualsiasi parere (anche se rilevo che il tempo di accettazione è stato forse troppo breve con la lunghezza). Non è infatti mio costume valutare se non dopo aver letto.


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MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2012, 19:07 
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Iscritto il: lunedì 21 novembre 2011, 13:45
Messaggi: 2931
Località: Balcone observatory, Frosinone
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mizarino ha scritto:
Astrobattuta94 ha scritto:
Abbiamo capito ben poco dell'Universo e abbiamo molto da imparare.

Sicuramente! Ma forse non è il caso di imparare dal Sig. Andrulis, a meno che lo scopo non sia preparare un servizio per Voyager!... :lol:


lo diciamo a giacobbo :twisted: ? http://www.voyager.rai.it
mi fa piacere che digitando "voyager" esca fuori il Nostro voyager, quello della nasa :D

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Astrofilo, ma nel tempo libero anche astrofisichetto.
Osservo e fotografo (male) con: Celestron 8 SE, Celestron 114 SLT, Canon EOS 1100D, ASI 178MM+Baader LRGB. Fotografo un po' meglio da Campo Catino.
Date un'occhiata al mio blog, astronomia da balcone!


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MessaggioInviato: mercoledì 8 febbraio 2012, 9:13 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
GTBL ha scritto:
Per concludere, non avendo letto il lavoro, mi astengo dall'esprimere qualsiasi parere (anche se rilevo che il tempo di accettazione è stato forse troppo breve con la lunghezza). Non è infatti mio costume valutare se non dopo aver letto.

Io ho letto le prime dieci pagine e devo dire che mi girano da matti ... :lol:


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