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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: buchi neri e geodetiche
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2007, 11:13 
Ho sentito dire che nella censura cosmica non ci sono nè estremi futuri per generatrici dell' orizzonte dgli eventi nè tantomeno estremi passati. Questo, però contraddice la natura stessa dl buco nero, poichè si è sempre detto che le geodetiche passanti per l' orizzonte degli eventi convergono in un universo futuro, ma tutti gli oggetti che si avvicinano alla singolarità perdono energia fino a svanire. Una teoria simle non ha dunque alcun fondamento? :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?:


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 Oggetto del messaggio: singolarità....
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2007, 13:29 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 13 agosto 2007, 19:21
Messaggi: 146
non sono proprio convinto dell'esistenza "reale" delle singolarità. Esse probabilmente nascono da una incompleta conoscenza e dalla inpossibilità attuale di fissare assiomi "corretti" nelle cosidette "scienze esatte", matematica in primis. Volendo scivere una stupidaggine (ne ho dette tante quest'anno per cui una +...), potremmo partire da a=b

da cui a2 (scrivo così al quadrato per semplicità) : a2=b2

da cui ab=b2

ancora: ab - a2=b2-a2

da cui a(b-a) = (b+a)(b-a)

da cui a=b+a !!!!!

Il passaggio nella "singolarità" (nella riga "ancora") sta nella condizione di inderminatezza cioè dimostriamo che o=o, basta sostituire valori numerici alle lettere. La relazione finale, apparentemente inesatta (scontra con il senso comune) in realtà è valida per valori di a e b =0 e infinito. Se ad a e b sostituiamo infinito + qualsiasi valore reale, essa è sempre verificabile e "corretta". Quindi "statisticamente parlando" dovremmo dire che è più frequente e verificabile l'ultima equazione che la prima. La conclusione potrebbe essere che lo zero e infinito, espedienti matematici
per risolvere brillantemente alcune operazioni, sono infine elementi di difficoltà e a volte fuorvianti.

scusate il delirio

wpro

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e se....


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 Oggetto del messaggio: Re: singolarità....
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2007, 14:16 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
wpro153 ha scritto:
La relazione finale, apparentemente inesatta (scontra con il senso comune) in realtà è valida per valori di a e b =0 e infinito.


No. La relazione è inesatta, perché non puoi dividere nell'ultimo passaggio per b-a se b=a, la divisione per 0 non è definita nel campo reale né in quello complesso. Quindi a=b+a solo se a diverso da b, quindi va contro la prima uguaglianza.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2007, 14:52 
non sono sicuro che secondo la teoria dei tensori sia possibile fissare questi assiomi, ed anche secondo la teoria dei twistor.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2007, 17:01 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
Ragazzi, matematica mi è sempre piaciuta ma non sono mai riuscito a penetrarne le finezze filosofiche e l'ho sempre usata per fini pratici.

La discussione che ho letto qui, e in particolare la iniziale proposizione di Ilùvatar mi ha richiamato alla mente uno scritto di cui vi trascrivo (mia traduzione) una frase che forse potremmo trovare che si adatta alla controversa questione dei buchi neri:
Cita:
La vera importanza della rivoluzione copernicana non fu che una cosmologia geocentrica venisse rimpiazzata da una eliocentrica, ma che il nuovo approccio alla cosmologia fosse basato sulle osservazioni e non su principi filosofico-matematici. I tolemaici non avevano mai chiaramente compreso che - come la mette giù Bertrand Russell - "la matematica è la scienza nella quale non sai mai di cosa stai parlando, e se quello che dici è vero". Infatti, "tratta con entità ipotetiche e si preoccupa solo delle loro reciproche relazioni, indifferente al fatto se ci sia una corrispondenza con qualcosa del mondo reale". Questo vuol dire che la matematica è in grado di dare prestigio ad ogni idea, ma se l'idea è un mito, la matematica può trasformarla in un 'mito matematico' ma non può garantire che abbia qualcosa a che fare con la realtà.

E quello dei buchi neri non potrebbe essere un 'mito matematico'?

Saluti e auguri a tutti.

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Dubitare giova alla Scienza


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 2 gennaio 2008, 16:35 
ma questo libro di cui parli è per caso "L' ABC Della Relatività di Bertrand Russel? se è così, lo sto leggendo anch' io. però hai ragione. come può esistere un sistema di ottavo grado nella realtà? forse soltanto in un ambiente con il doppio delle dimensioni di quelle a cui siamo abituati noi terrestri... affascinanti misteri della Matematica.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 2 gennaio 2008, 17:40 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 16:20
Messaggi: 173
Località: Liguria
Ilùvatar ha scritto:
ma questo libro di cui parli è per caso "L' ABC Della Relatività di Bertrand Russel? se è così, lo sto leggendo anch' io. però hai ragione. come può esistere un sistema di ottavo grado nella realtà? forse soltanto in un ambiente con il doppio delle dimensioni di quelle a cui siamo abituati noi terrestri... affascinanti misteri della Matematica.


Purtroppo no, e io non ho certo la formazione umanistico-scientifica che me ne renderebbe interessante la lettura.

Ho citato un brano tratto da un lavoro di Alfvén, fisico del plasma e cosmologo controcorrente, che mi aveva molto interessato per il suo excursus storico del pensiero cosmologico e le sue considerazioni sul presente e il futuro della cosmologia (visioni di oltre vent'anni fa, ma sempre attuali a mio avviso).

Se ti interessasse leggerlo, lo trovi (in originale inglese) a questa pagina del sito ADS della NASA.
Se preferisci l'italiano, e ti fidi della mia traduzione, puoi trovare la versione qui.

Buona lettura!

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