ABSTRACT We report on the discovery of a very prominent mid-infrared (18-25µm) excess associated with the trans Neptunian dwarf planet (136472) Makemake. The excess, detected by the MIRI instrument of the James Webb Space Telescope, along with previous measurements from the Spitzer and Herschel space telescopes, indicates the occurence of temperatures of ∼150K, much higher than what solid surfaces at Makemake’s heliocentric distance could reach by solar irradiation. We identify two potential explanations: a continuously visible, cur rently active region, powered by subsurface upwelling and possibly cryovolcanic activity, covering ≤1% of Makemake’s surface, or an as yet undetected ring containing very small carbonaceous dust grains, which have not been seen before in trans-Neptunian or Centaur rings. Both scenarios point to unprecedented phenomena among trans-Neptunian objects and could greatly impact our understanding of these distant worlds
Riportiamo la scoperta di un eccesso molto prominente nel medio infrarosso (18-25μm) associato al pianeta nano transnettuniano (136472) Makemake. L'eccesso, rilevato dallo strumento MIRI del telescopio spaziale James Webb, insieme a precedenti misurazioni dei telescopi spaziali Spitzer e Herschel, indica il verificarsi di temperature di ∼150K, molto più alte di quelle che le superfici solide alla distanza eliocentrica di Makemake potrebbero raggiungere con l'irradiazione solare. Identifichiamo due possibili spiegazioni: una regione continuamente visibile, attualmente attiva, alimentata da risalita del sottosuolo e possibilmente attività criovulcanica, che copre ≤1% della superficie di Makemake, o un anello non ancora rilevato contenente grani di polvere carboniosa molto piccoli, che non sono stati osservati prima negli anelli transnettuniani o centauri. Entrambi gli scenari indicano fenomeni senza precedenti tra gli oggetti trans-nettuniani e potrebbero avere un grande impatto sulla nostra comprensione di questi mondi lontani
_________________ Costanzo "Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).
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