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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: venerdì 2 giugno 2017, 14:20 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
L' RC in oggetto è, secondo me, un telescopio ben costruito e dalle buone prestazioni, se paragonate al prezzo che costa.
Ha però un difetto: il focheggiatore è montato su tubi prolunga che sono solidali con lo specchio primario. Ne consegue che, durante le operazioni di collimazione, ritoccando l'inclinazione del primario si modifica anche quella del focheggiatore, con gli effetti negativi che si possono ben immaginare.

Nel mio esemplare, che ha il tubo metallico, ho fatto una modifica intesa a disaccoppiare questi due organi: ora il primario e il focheggiatore si regolano in modo indipendente, e la collimazione risulta facilitata e più precisa.

Durante i vari tentativi credo però di avere cambiato la distanza fra i due specchi, cosa che so essere critica negli RC.
Un amico in questo stesso forum mi ha indicato la giusta distanza che per il GSO RC 10" dovrebbe essere 458 mm., ma non è facile misurarla, e poi non è detto che sia quella ottimale per il mio esemplare.
E' stato detto in questa stessa sede che è possibile ristabilire la distanza corretta impiegando un banco ottico, cosa però inattuabile se non si ha questa possibilità.
Ho letto anche che un modo per ottenere lo stesso scopo sarebbe quello di fare dei piccoli spostamenti del secondario osservando al contempo l'andamento del valore FWHM di una sorgente luminosa (stella artificiale?). Ripetendo gli spostamenti, questo valore andrebbe ridotto al minimo.

Chiedo agli esperti: il valore FWHM così ottenuto sarebbe un buon indice dell'esatta distanza fra gli specchi?
Ma poi, come si potrebbe procedere in pratica, dato che ad ogni spostamento dello specchio secondario sarebbe necessario ritoccare ogni volta la collimazione?

Ringrazio fin d'ora se qualcuno vorrà/saprà rispondere.

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Antonio Zanardo


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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: venerdì 2 giugno 2017, 18:23 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Secondo me il valore della FWHM non ti dice nulla. Poi su una stella artificiale, che non è all'infinito, ti darebbe delle risposte ingannatrici. Torno a dire che l'unica misura da fare è sull'aberrazione sferica. Va valutata o sul banco ottico oppure con uno star test, ma non è facile da determinare se non si ha l'occhio tanto esperto. Che nemmeno io posseggo, sia ben chiaro!
Ma perchè l'aberrazione sferica? Perchè è il primo difetto che emerge se si cambia la focale rispetto a quella di progetto. In altrnativa potresti cercare di misurare il valore esatto della focale dello strumento, ad es. col metodo dei transiti di una stella, e vedere se corrisponde a quello nominale. Perchè se avvicini i due specchi la focale aumenta di molto di più della differenza della distanza. All'inverso se li allontani. Purtroppo nessuno sa con esattezza se il valore "nominale" della focale sia davvero quello "reale" dello strumento quando rende al meglio. Perchè magari la casa dice che lo strumento ha 1800 mm di focale, ma in realtà potrebbe anche averne 1836 (tanto per dire).

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: venerdì 2 giugno 2017, 19:47 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Fabio,

m'intendo poco di ottica, ho solo un'infarinatura. Mi pare però che il tentativo di ridurre il valore FWHM abbia un senso.
Ferme restando tutte le altre condizioni, si tratterebbe di regolare l'ottica in modo che produca un' immagine della sorgente quanto più puntiforme possibile, cioè con un basso valore FWHM. Del resto, impiegando un banco ottico e cercando di minimizzare l'aberrazione sferica, in ultima analisi si otterrebe lo stesso risultato. O sbaglio?

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Antonio Zanardo


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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: venerdì 2 giugno 2017, 20:17 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Mi sembra che abbiate ragione entrambi:
L'aberrazione sferica si può misurare, se ben ricordo, dal diametro dell'immagine dell'ostruzione centrale del telescopio in intrafocale ed extra focale, con un'apposita formula.
A sua volta la presenza di aberrazione influisce, a parità di altre condizioni, seeing in testa, sulla forma
della gaussiana nel caso in cui la FWHM sia misurata con un gaussian fit .
In ogni caso la FWHM penso possa dare valori attendibili della qualità ottica a parità di seeing .

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 9:09 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se si misura il valore della FWHM su di una stella artificiale e poi si regola il telescopio di conseguenza si otterrà il sicuro risultato di avere un'aberrazione sferica quando questo lavorerà all'infinito e non mettendo a fuoco a 50 - 80 m che può essere la distanza della stella artificiale. Fare la regolazione su una stella reale sarebbe possibile in teoria, ma poco realistico in pratica, perchè la misura della FWHM sarà influenzata dal seeing e quindi sarà diversa di sera in sera. Bisognerebbe fare la misura e gli aggiustaggi all'ottica tutti nella stessa sera ed in tempi vicini, ma mi sembra una cosa poco pratica da realizzare, anche se ci si opuò provare. Il controllo delle figure dei dischi di difrazione in intrafocale ed in extrafocale invece essendo una misura qualitativa e non quantitativa si presterebbe meglio al fare i ritocchi sull'ottica pur facendo controlli in serate differenti. Non resta che provare.

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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 9:30 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Ciao Fabio,

in effetti la procedura di registrare la distanza fra gli specchi leggendo il valore FWHM è stata usata con una vera stella. Per questo avevo messo il punto interrogativo sull'impiego di una stella "artificiale", anche se quella in mio possesso è di appena 5 (cinque) micron.

Ho già detto che non sono un mago dell'ottica. Vorrei seguire il tuo consiglio di usare gli anelli di diffrazione intra-extrafocale, ma non so in pratica come procedere.
Potresti suggerirmi tu come fare?
Grazie

Antonio Zanardo

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Antonio Zanardo


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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 11:55 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non ho tanta esperienza nella valutazione dello star test di strumenti con aberrazioni sferiche, si dovrebbe comunque vedere le immagini extra ed intrafocali diverse tra loro e nelle immagini intrafocali una zona di luce diffusa attorno all'ostruzione centrale o anche al suo interno. La stella a fuoco dovrebbe mostrare più anelli con una certa luce diffusa frammista. Ma l'osservazione della stella a fuoco è troppo suscettibile al seeing da poter venire utilizzata con sicurezza, se non con strumenti analoghi a fianco. Un aiuto potrebbe venire dalla lettura del libro di Suiter, "Star Testing", purtroppo solo in lingua inglese.

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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 15:05 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
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Fabio,

ho scaricato lo Star Testing di Suiter.

Nella parte riguardante l'aberrazione sferica, vengono mostrate immagini degli anelli di diffrazione di strumenti ostruiti. Esse sono sensibilmente diverse se prese in intra o extrafocale.

Nel mio RC succede esattamente la stessa cosa. Il mio strumento ha un'ostruzione del 44% rispetto al 33% ipotizzato dall'autore, ma non credo che ciò cambi sostanzialmente le cose.
La differenza c'è ed è probabilmente maggiore e, a quanto sembra, è proprio dovuta alla presenza di aberrazione sferica.

Prima però di portarlo ad un controllo sul banco ottico, mi domando: l'operatore sarà in grado di rimediare con competenza a tale aberrazione (se dovuta alla errata distanza fra gli specchi)? Sembra una domanda sciocca e mi aspetto la risposta: "certo che è in grado!". Tuttavia una precedente regolazione fatta per altri motivi su banco ottico, apparentemente ben riuscita, aveva dato risultati negativi, tanto che poi ho dovuto rifare la collimazione mio per avere uno star test accettabile. Evidentemente il possesso del banco ottico non garantisce nulla: bisogna saperlo utilizzare bene, e non sempre ciò è scontato!

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Antonio Zanardo


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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 15:23 
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Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Eh, hai centrato il problema. Ci vogliono sia gli strumenti che la competenza. Oltre che la voglia... Io conosco Romano Zen ed anche Toscano che dovrebbero avere le prime due, si spera che abbiano anche la terza!
Naturalmente nulla ti vieta di provare a vedere se lo star test cambia, nel senso che migliora, allontanando oppure avvicinando il primario al secondario.

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 Oggetto del messaggio: Re: RC GSO 250 modificato
MessaggioInviato: sabato 3 giugno 2017, 15:53 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
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Grazie dei tuoi sensati consigli e... della condivisione dei miei dubbi.

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Antonio Zanardo


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