
Ultimo test: prova di carico per riprese planetarie
Sopra vedete allestito il banchetto di prova come era in opera, batteria da campo, computer e camera planetaria.
Settata al massimo frame rate, pompato il gain per far venir fuori almeno i pixel difettosi, mantenuto connesso il desktop remote.
I risultati sono che Sharpcap si mangia il 74% del processore, il 25% per il desktop remoto ed altro. Sopra le pose da 1 secondo il consumo di processore scende al 21%. Dropped frames: ZERO.
A questo punto direi che i pc industriali per uso astronomico hanno passato l'esame a pieni voti, a partire dai celeron ogni processore è buono per la nostra destinazione d'uso.
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Conclusioni:
La prima domanda che mi faccio è se serva un pc annesso al sistema osservativo/fotografico: per me la risposta è ormai sempre si, è parte integrante e fondante di ogni setup
La seconda perplessità che volevo risolvermi era legata all'utilizzo del desktop remoto. Devo ammettere che l'esperienza d'uso su ipad è discreta (forse qualcosina in più che discreta, ma non ottimale), mentre con tablet surface è ottimale. Ciò dipende proprio dal modo in cui i due mezzi sono stati progettati. Non dispongo di un iPad pro per poter giudicare.
La terza perplessità era legata alla potenza di calcolo. Ricordiamoci che il pc da campo è una macchina da cattura, non da elaborazione. Minore sarà la sua potenza e minore sarà il suo consumo. Devo ammettere essere il celeron un ottimo punto di equilibrio. I costruttori gli danno un margine operativo superiore agli i5/i3 (-10° contro i 0°), ma a salvaguardare la macchina ci pensa la temperatura generata dalla stessa
Form factor: Se volete metterlo sopra il tubo ottico, non va bene. Non va proprio bene, o prendete un eagle o lasciate perdere. Se invece come me ritenete che meno peso ci sia sopra la montatura meglio è, allora può stare comodamente da qualche parte sul o sotto il treppiede
Consumi elettrici: perfettamente proporzionati alle nostre necessità (1.5A)
Porte I/O: in abbondanza per qualunque cosa. Usb2, usb3, seriali, porte di rete.. non manca nulla
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La concorrenza
Ora la parte che probabilmente vi interessa di più è.. "ok tu sei contentissimo della tua scelta, ma io cosa faccio?"
- Se sei uno smanettone che ha ben chiaro ciò che fa e ciò che serve, vai su amazon,ebay o compagnia cantante, cerca "industrial pc" e prenditi quello che ritieni più adatto alle tue esigenze. Ci sono 5000 varianti sul tema, configurazioni per ogni genere. Sappi però che non avrai nè garanzia nè assistenza. Vorrei vedere se per un problema dovete rispedire la macchina in cina.
- Se hai buona esperienza e vuoi tenere un budget basso, allora l'astroPc è la tua soluzione. Si tratta delle stesse macchine, solo che vengono importate da qualcuno che sopra ci mette assistenza, consulenza e riparazioni qualora necessarie. Non avendoli avuti tra le mani (anzi, chiedo a qualche vendor di intervenire e chiarirne le caratteristiche) immagino escano di laboratorio con i drivers ascom e qualcos'altro installato
- Se sei "PC unfriendly" allora punta dritto all'eagle. Costa proporzionalmente a quello che offre, avete una macchina dedicata SPECIFICATAMENTE per uso astronomico (e non adattata) ed un servizio di personalizzazione ed assistenza di prima classe. Lo chassis è stato progettato da loro ed è MOLTO raffinato, sicuramente ha richiesto un tempo abnorme per l'ingengnerizzazione. A differenza di tutti gli altri esce con una licenza di windows originale attiva (l'astroPc vi danno lo sticker, amazon ti da una macchina che dice di essere contraffatta).
In merito all'eagle ci sono altre piccole "sottodiscriminazioni" da valutare:
L'eagle core è un vero colpo di genio. una macchina assolutamente fantastica per chi va sul campo con le full frame. Non ha windows, si pilota tutto dal tablet/telefono ed offre esattamente quello che serve per il fotografo poco impegnativo. Chapeau!
L'eagle base costa poco più di un astroPc+intellibox. Permette un cablaggio migliore ma perde alcune funzionalità di controllo e monitoraggio porte (più che altro è l'intellibox che è particolarmente smart). Ha di bello che consuma POCHISSIMO. in fotografia deep sky va benissimo ma soffre un pò in planetario, dove paga la poca potenza del processore atom.
L'eagle I3 nase per questo ed è proprzionato per qualsiasi uso. Non monta schede madri consumer, ma componenti industriali. i costi alti nascono da questo.
L'ultimo eagle nasce per pilotare un osservatorio remoto, perciò tutte caratteristiche sovrabbondanti.
Io stesso un domani non escludo di prendere un eagle per mutate esigenze.
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Ecco qua, penso di aver condiviso tutto il percorso di logica/prova che ho effettuato con queste macchine. Penso che l'unico modo per far capire la bontà di questi mezzi agli utenti sia letteralmente provarli. Le descrizioni nei siti e i filmati che si trovano non trasmettano realmente il loro valore. Mi piacerebbe vedere in futuro uno sviluppo delle interfacce software verso destinazioni più "touch", magari con delle app android/Ios più specifiche e parallele alla controparte installata nel "core", però capisco che si tratti di un mercato di nicchia, portato avanti da veri appassionati. Questo implica aumento esponenziale dei costi e diminuzione logaritmica delle funzioni
Se avete delle prove specifiche da fare, o qualche domanda di vostro interesse sono qua a disposizione. Sappiate solo che al momento non ho ancora acquistato MaximDL, non è previsto ancora per molto tempo
