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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 6 giugno 2021, 12:48 

Iscritto il: domenica 14 febbraio 2021, 17:36
Messaggi: 34
Tipo di Astrofilo: Visualista
Piergiovanni Salimbeni ha scritto:
Buona sera a tutti. Mi rifaccio sentire dopo un po' di tempo :lol:
Volevo condividere con voi le mie prime impressioni riguardo lo Sky-Watcher Evostar 150ED che Artesky mi ha inviato in prova.
Purtroppo il seeing non è stato molto collaborativo, tuttavia, ho avuto la possibilità di osservare la luna un paio di serate e spero vivamente di poter ammirare Giove durante il week-end.
Inizio con lo scrivere che, avendo posseduto due esemplari del 120 ED, ne ritrovo le medesime caratteristiche costruttive spartane, non stiamo parlando, ovviamente di un TEC o di uno Zeiss APQ, è una intubazione economica e molti puristi potrebbero storcere il naso. Da amante dei binocoli di alta qualità, pero', non posso che apprezzarne il prezzo di acquisto, dato che stiamo parlando pur sempre di un rifrattore con ottiche ED da sei pollici.

Il pregio di questo telescopio, anche se non l'ho ancora provato a dovere, è proprio il "reparto ottico" che, per ora, ha dimostrato di possedere una buona nitidezza e un contrasto elevato, non è contrastato come il mio esemplare di Takahashi FS128, ma lo ritengo molto buono.
Con gli oculari ortoscopici Takahashi ma anche con l'ottimo oculare Docter UWA 12.5mm , l'immagine in asse è priva di aberrazione cromatica, non solo sul bordo dei crateri piu' luminosi, ma anche sul bordo lunare. Si palesa, invece, il cromatismo laterale a partire da circa il 70% del campo di vista.
Confermo, per gli appassionati del cielo profondo che le immagini stellari, quando osservate con l'oculare Docter , sono puntiformi sino all'estremo bordo del campo, mentre si nota un po' di coma con l'oculare Vixen LVW da 22mm, poca cosa, in realtà..

Lo strumento è ben gestibile da una persona, lo si monta con una mano e viene retto molto bene anche dal mio supporto piu' "leggero" (altazimutale AOK SWISS e treppiede Berlebach Planet)
Questa sera il seeing dovrebbe essere migliore, cercherò di spingere con gli ingrandimenti e vi aggiornerò quanto prima. Buona serata.


Sicuramente l'apocromatico ED 150/1200 (in reatà un semiapocromatico) della Skywatcher ha un buon rapporto prestazioni/prezzo; ditte come la Takahashi e l'Astrophysics sono a ben altri livelli per i loro prodotti, ma qui la scelta dipende da quando uno vuole/può spendere e che cosa ci vuole fare collo strumento che compra; per osservazioni contemplative basta ed avanza un acromatico 90/1000. Ho letto il mese scorso una bella recensione di un acromatico 150/2250, un telescopio da favola sulla Luna che per certe cose teneva testa ad un apocromatico ma sicuramente meno maneggevole, molto ingombrante e pesante che richiede una montatura adeguata per sorreggerlo; per quest'ultimo punto gli apocromatici ED di un certo diametro risolvono molte cose rispetto agli acromatici.


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MessaggioInviato: sabato 1 luglio 2023, 23:33 

Iscritto il: sabato 22 agosto 2009, 13:51
Messaggi: 320
Salve. Grazie a un carissimo amico ho provato un binocolo Kite Optics 12x42 stabilizzato per una decina di giorni.
Non sono un grande esperto del settore, ma in passato ho posseduto e usato circa una decina di binocoli di vario livello e tre binocoli stabilizzati (due Canon 10x30 e un Fujinon 12x32), quindi una piccola modesta mini recensione mi azzardo a farla.
Il binocolo si presenta in una bella cover di vari possibili colori (quella che ho provato era di un elegante blu), molto ben fatta, giustamente un po’ ruvida al tatto per una migliore presa, leggera, ma spessa nei punti giusti (vicino agli obiettivi e ai fianchi dello strumento).
L’esterno è completato da un’elegante tracolla, dai copri oculari e dai copri obbiettivi.
Il binocolo ha una garanzia di 30 anni sulla meccanica e l’ottica, di 2 anni sull’elettronica.
Il binocolo, nonostante gli obiettivi abbastanza grandi, si presenta leggero, (poco più di 700 grammi senza la cover), questo e il fatto che si impugna bene (anche con una sola mano), lo rende molto comodo da usare e poco affaticante.
Su questo modello molto comodi sono le lenti degli oculari, belle grandi e con una buona estrazione pupillare (17 mm), non so però se vada bene anche per coloro che osservano con gli occhiali. La pupilla di uscita è di 3,5 mm., personalmente ritengo essa una misura perfetta e infatti ho trovato la luminosità del binocolo molto buona.
Le rispettive conchiglie sono abbastanza rigide, ma, almeno per i miei gusti, confortevoli.
I paraluce hanno tre diversi step ottenibili ovviamente tramite rotazione, essa è molto fluida ed estremamente precisa.
Il binocolo, di dimensioni non piccole, ma neanche ingombranti, si sviluppa abbastanza in lunghezza dove spicca la ghiera della messa a fuoco, anche essa molto sviluppata in lunghezza.
La fuocheggiatura è fluida e progressiva, per andare dalla lunghezza minima (meno di 4 metri, non male) all’infinito bisogna girare la ghiera solo per circa un giro completo. Pensavo quindi che fosse un po’ difficile raggiungere un punto di fuoco univoco ed effettivamente all’inizio è stato così, ma dopo un po’ di pratica l’obiettivo si raggiunge con estrema facilità.
La ghiera è posta in una posizione un po’ avanzata e all’inizio questo non rende spontaneo mettere a fuoco con il dito indice (su di essa vi cadono sia l’indice, sia il medio), ma con l’uso continuo ci si abitua facilmente a fuocheggiare con il primo dito.
Nella parte anteriore, vicino ai due angoli ci sono i due piccoli scompartimenti cilindrici impermeabili per le batterie da 1,5 volt (le comuni Stilo AA) , ce ne vanno due per parte, un paio per il funzionamento della stabilizzazione (la durata dichiarata è di 60 ore!), l’altro paio di riserva.
Al centro ci sono i due obiettivi, essi hanno una forma un po’ particolare, ma l’immagine resa in osservazione è perfettamente sferica come in tutti gli altri binocoli. La resa ottica, pur non essendo gli obbiettivi apocromatici o a bassa dispersione, è molto buona, la nitidezza e il contrasto sono notevoli, minime le distorsioni geometriche e abbastanza contenute anche quelle cromatiche. Queste ultime nelle osservazioni luminose si fanno vedere maggiormente, ma non risultano mai fastidiose.
Apparentemente un po’ deludente potrebbe sembrare il campo visivo degli oculari del binocolo in questione (3,9° totale e meno di 50 gradi di campo apparente), d’accordo, non saranno grandangolari, ma in realtà la visione comunque è abbastanza ariosa e per niente claustrofobica.
Nella parte posteriore del binocolo, centralmente, c’è la pratica rotellina della stabilizzazione. E’ solida, fluida, oppone la giusta resistenza all’innesto e l’effetto “bloccante” è istantaneo. I gradi di stabilizzazione sono ben 2 che si produce in una stabilità dell’immagine davvero notevolissima nonostante i ben 12 ingrandimenti del binocolo.
La differenza di visione infatti tra il pulsante su “on” e off” è veramente incredibile e i dettagli in più che si possono vedere sono davvero tantissimi. Come detto all’inizio, ho già posseduto in passato altri binocoli stabilizzati, ma sul Kite siamo su livelli superiori. Si dirà che i confronti a memoria non sono mai infallibili, è così, però per esempio ora riesco a leggere piccole scritte su una mattonella decorata che in passato alla medesima distanza non sono mai riuscito a leggere e non penso che in questi anni i miei occhi siano migliorati. Pure sulla classica prova notturna del puntino di una stella, io vedo che ora esso “balla” meno che in passato ed anche in questo caso non penso che ora le mie mani siano diventate più ferme (ho 56 anni).
La stabilizzazione dello strumento ha la funzionalità standby, si spegne cioè quando è quasi verticale verso il basso (utile quando lo si tiene quindi abbassato sul petto in una escursione) e quando lo si tiene alzato oltre i 60 gradi (possono sembrare pochi, ma in realtà è quando si guarda, scomodamente, molto in alto), ma si riattiva subito nelle altre situazioni.
In ogni caso, se lo si lascia sbadatamente acceso su un piano orizzontale, dopo un’ora e mezza il sistema provvede automaticamente a spegnerlo.
Il binocolo è impermeabilizzato e riempito di azoto, ma su queste cose non mi esprimo, in quanto sono più che profano e nel dubbio non l’ho sporcato neanche con una goccia di acqua o con un granello di sabbia!
Passiamo infine ai vari ambiti nei quali il binocolo in questione può essere usato con profitto: io penso nei più svariati, ritengo cioè che un simile strumento non possa assolutamente mancare nell’armamentario di un osservatore sia dei panorami, sia della natura e sia del cielo.
Come si può infatti non apprezzare la comodità di poter in pochi secondi osservare con la massima chiarezza tutto quello che ci può interessare in quel momento?
Dal secondo piano dell’appartamento di mia sorella (l’unica vista panoramica di cui posso disporre purtroppo) è una festa di montagne, colline, tetti di case, palazzi, case in costruzione, chiese, campanili, alberi, muri e tutto e di più, e ognuno di essi con mille dettagli da gustare a pieno….
E in queste osservazioni il binocolo in questione ci va veramente a nozze ed è un piacere continuo, ma sempre nuovo….
Non ho provato il binocolo nelle escursioni “campagnole”, ma immagino se la cavi bene, con la sua ottima tropicalizzazione e la prontezza della stabilizzazione sempre disponibile, penso sia gradevole osservare un uccello, per esempio, anche da notevole distanza.
Buona la resa in campo astronomico, d’accordo il campo non è esuberante, ma gli obbiettivi generosi, il peso moderato, le contenute aberrazioni cromatiche e geometriche e infine la portentosa stabilizzazione producono davvero un ottimo lavoro di insieme ed è quindi gradevolissimo osservare la volta stellata.
Immagino, inoltre, che il binocolo in questione sia consigliatissimo anche per osservazioni “di nicchia” per così dire, da elicotteri o da barche per esempio, la stabilità “elettronica” aiuta molto in questo, ma non avendo provato, non mi esprimo.
Considero questo modello uno dei migliori binocoli stabilizzati in circolazione, potendo contare su un’insieme invidiabile di ottime caratteristiche, veramente rare a trovarsi altrove.
Ottimo, infine, il rapporto qualità-prezzo, quest’ultimo ovviamente non è basso in assoluto, ma visti i grandi contenuti presenti, il migliaio circa di euro richiesti per questo strumento sono più che normali.


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