Discorso interessante che tira in ballo il pensiero e i desideri, che sono diversi per ognuno di noi, e che già fin dal momento di avvicinamento alla astrofilìa presenta un bivio ai novizi:
Da una parte confluiscono coloro che come me e come te privilegiano l'osservazione visuale, e che quindi semmai sono più propensi più a un aumento del diametro del proprio obiettivo, dove l'elettronica non è indispensabile, ma sicuramente comoda. Per esempio in un sistema push-to, che nelle serate pubbliche è un must, ma che aiuta anche moltissimo a imparare lo star hopping, cioè la ricerca manuale degli oggetti difficili da osservare, che io trovo sia un vero piacere. (nelle serate mi metto sempre in memoria del push-to uno o due oggetti molto ostici, e mi stampo il loro ingrandimento della mappa con le stelline di campo per cercarlo e per imparare la strada per arrivarci a occhio)
E dall'altra coloro cui piace la fotografia astronomica, e che passano il tempo a migliorare le loro riprese che coi mezzi elettronici e la elaborazione digitale sono veramente strepitose rispetto alle immagini che si ottenevano con la pellicole anche “drogate” con la ipersensibilizzazione a gas.
In ciascuno di questi due gruppi vi sono poi astrofili che per loro scelta spesso autoreferenziale, appartengono al tutto e subito, che sono interessati solo a bypassare in fretta i problemi di riconoscimento del cielo che investono i novizi, optando fin da subito per un bel telescopio con il Go-to. Ma con questo sistema è più alto il rischio psicologico di finire per bruciare un hobby del quale si siano, magari scientemente, voluti liberamente ignorare aspetti impegnativi di accrescimento culturale che avrebbero portato soddisfazioni rimaste nascoste.
E' quindi tutta questione di indole di ciascuno, e ognuno nella sua strada cerca liberamente quel che lui ritiene sia il meglio per se stesso.
Anche nell'approccio alle autocostruzioni delle ottiche è così. Molti novizi autoreferenziali pensano di inventare fin da subito metodi nuovi per arrivare velocemente ad un risultato che da novizi, altri più umili, nel passato hanno ottenuto positivamente utilizzando metodi certamente molto più impegnativi, perchè di studio e di critica delle proprie azioni, che questi che voglio semplificare non prendono nemmeno in considerazione improvvisando, certamente a loro alto rischio di non riuscire a portare a termine l'esperienza abbandonandola come succede per tutti gli hobby sottostimati a causa della fretta e del desiderio di prendere subito il meglio scartando tutto il resto, "buttando via il bambino con l'acqua sporca".
Ognuno è libero di farsi del male a sua scelta.

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