Quello che intendeva dire (giustamente) Fabio è che una variabile importantissima è l'occhio che guarda attraverso il telescopio, i telescopi "piccoli" a lenti, a specchi e misti, per questioni di produzione industriale è piu facile farli bene che male (salvo casi disgraziatissimi) quindi possiamo considerare (entro i dovuti limiti) i "piccoletti" (diciamo da 40 ad 80 mm di diametro) una costante e non piu una variabile.
La regola del doppio dell'ingrandimento in mm si chiama «
ingrandimento di roll off» (cerca su goolgle con queste parole chiave, o tramite il nome dell'utente che ha esposto il discorso, "xenomorfo" o "mauro_dalio") e spiega il perche del fattore "
2D" dal punto di vista fisico della formazione dell'immagine (in condizioni perfette o di laboratorio) ed in soldoni dice che un obiettivo ad un ingrandimento pari al doppio del diametro espresso in millimetri, mostra tutto quello che può mostrare ed oltre è inutile ingrandire (per via della diminuzione di luce, contrasto, ecc), però... c'è un però, come detto questo in condizioni perfette, perché vi sono molte variabili che possono rendere necessario andare oltre i
2D ma anche andare sotto.
Per fare alcuni esempi, quello che costringe a scendere al di sotto del
2D, naturalmente parlando di oggetti che "reggono" simili ingrandimenti, sono spesso il seeing (soprattutto il jetstream), le condizioni locali di turbolenza (tipo in città con comignoli fumanti, costoni montuosi dove "discende" l'aria, ecc) e di acclimatamento dello strumento, va da sè che uno strumento grande ha piu problemi di acclimatamento (con tempi piu lunghi) di uno piccolo, per via delle masse (vetrose e strutturali) in gioco, uno strumento grande avendo risoluzione maggiore difficilmente potrà dare sempre il massimo, visto che un 60ino con risoluzione 2 arcsec troverà piu facilmente un seeing da 2 arcsec rispetto ad un 300 mm che ha una risoluzione di 0,4 arcsec (acclimatamento a parte come già detto), oltre naturalmente ad altre variabili che non sto qui ad elencare.
Quello che al contrario costringe a superare il
2D è come ha detto Fabio essenzialmente l'altro strumento ottico a nostra disposizione, l'occhio, questo perché la regola del
2D è aderente per chi ha una vista "normale", mentre chi la ha men che perfetta avrà una risoluzione minore; per fare un esempio semplice, parliamo di osservazione lunare, quindi con l'occhio in regime fotopico (visione diurna), in questo caso un "normodotato" ha una risoluzione media di 60", mentre uno con qualche "decimo" in meno magari ha una risoluzione di 70", questo vuol dire che il primo sulla Luna osseverà tutti i dettagli possibili dello strumento (mantenendo l'esempio del 60ino) a 120x, andare oltre servirà solo per avere il dettaglio piu "comodo" da osservare ma non vedrà nulla di piu, mentre il secondo dalla vista non perfetta per osservare lo stesso dettaglio del primo dovrà necessariamente spingere l'ingrandimento minimo a 140x, questo è appunto l'ingrandimento di roll off che può variare in base a:
• le caratteristiche dell'osservatore (in sostanza le performance del "pacchetto" occhio-cervello);
• le condizioni generali del cielo (trasparenza, IL, ecc);
• le condizioni del seeing (soprattutto il jetstream);
• le condizioni locali di turbolenza;
• le specificità di acclimatamento dello strumento (schema ottico, dimensioni, masse radianti, ecc);
• qualità ottico-meccanica dello strumento;
• tipologia dell'oggetto celeste o del dettaglio da osservare (è evidente che la Luna si può osservare ad ingrandimenti diversi, rispetto ai dettagli superficiali di Giove o ad'una evanescente planetaria, per non parlare di galassie e nebulose);
• varie ed eventuali (non so se ho dimenticato qualcosa).
Ad esempio, io avendo (putroppo) una vista men che perfetta, ho notato che il mio ingrandimento di roll off sul mio rifrattorino da 80 mm (il Nano in firma) è circa 190x, supero questo ingrandimento (se il dettaglio da osservare è sufficientemente contrastato) solo per "comodità" di visione, ho anche un 60ino di quelli da due lire (ma che appunto funziona egregiamente), ma al momento per mancanza di oculari adatti lo utilizzo fino ad 88x, il mio strumento "milanese" principale è un 200 mm (l'Obice in firma) che utilizzo fino a 275x sempre per mancanza di oculari piu corti, ma su questo quando il seeing permette sento che potrei spingermi ben oltre, mentre lo strumento "montano" principale è un 400 mm (il Barile in firma) che per puro sfizio ho tirato fino a 915x, ma nelle migliori condizioni ho spinto "utilmente" (nel senso che vedevo qualcosa di piu) fino a 610x.
Vedrò in futuro se riesco a trovare degli oculari semplici semplici (come schema ottico) da 5 e 4 mm da riuscire ad adattare sul 60ino e sul 200 mm per vedere dove posso spingermi con gli ingrandimenti.
Ps.: Sull'ingrandimento di roll off la ricerca sul web consiglio di farla lo stesso (trovi materiale utile soprattutto in inglese), ma se vuoi un'infarinatura generale sul tema vai a questo link ►
http://dobsoniani.forumfree.it/?t=56292749Se invece ti va di leggere mooolto vai qui ►
http://www.trekportal.it/coelestis/show ... f2&t=27978 