1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Ugo Ercolani
MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2007, 11:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
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La sperimentazione è il bello della scienza!
E la nostra passione si esprime al meglio...



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Lo staff del forum.astrofili.org ha deciso di rendere omaggio al ricordo dello scomparso amico ed astrofilo Ugo Ercolani, riproponendo i post più significativi che Ugo ci ha lasciato.
Ugo è stato sempre molto partecipe ed attivo in queste pagine anche fino a poche ore prima della sua scomparsa.

Affinchè la sua memoria e i suoi insegnamenti, così come le sue pillole di saggezza che distribuiva in nome della sua lunga e profonda esperienza nell'astronomia così come nella vita, non vadano disperse vi proponiamo questo elenco.
Nel rileggere i suoi post e nel fare la presente cernita ci siamo resi conto di come i suoi interventi non fossero mai banali ma che tantissimi contenevano insegnamenti e suggerimenti anche velati da una sottile e piacevole ironia.
La sua mancanza è un sentimento molto forte, speriamo quindi che questo piccolo contributo possa alleviare tale sconforto nel valorizzare maggiormente la sua voce colma di umiltà e di saggezza.

Grazie Ugo per tutto quello che ci hai insegnato e tutto quello che continuerai a dare attraverso i tuoi scritti.

Con affetto il Forum Astrofili Italiani.
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Dom Dic 10, 2006 9:17 pm
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Renzo, ero certo che al caffe si possano esporre i propri pensieri con un po' di elasticità, e la tua opinione mi rende felice. E parimenti io trovo che il tuo tuo ragionamento non fa una piega.
Io forse sogno un po' troppo, ma questo non mi crea molti problemi... anzi
Certo, per misurare la distanza ci sono le cefeidi e le supernove di tipo II ma più che la certezza delle distanze mi incuriosisce il metodo utilizzato per misurare la velocità relativa di M31 (e di tutte le altre galassie)...
Grazie all'esame degli spettri diamo valori accettati da tutti. E naturalmente anche da me, ma abbiamo la certezza scientifica che questi dati siano reali?
Abbiamo qualche dubbio? Certo, se un giorno una nuova scoperta ci farà modificare le velocità, la scienza, davanti ad una prova è pronta a modificare qualsiasi affermazione. Questo è il motivo che mi porta ad amare la scienza. Sempre pronta a mettersi in discussione.
Il fatto che la scienza non potrà mai negare l'esistenza di qualcosa, lo avevo detto già io, qualche post fa

Ivaldo, quel dito del mio nipotino Pietro, sta indicando la Luna!
"Nonno, guarda la Luna! E' chiusa"! Aveva tre anni... ora ne ha quattro.
Per il resto preferisco sperare che almeno il tuo pane tostato sappia che sulla terra c'è vita. Senza ombra di dubbio...



Dom Dic 10, 2006 3:02 pm
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Eccomi qua, anche stamane, da pensionato, ho lavorato a casa di mia figlia, e riprenderò fra poco.
Ivaldo, per carità, io non attribuisco nulla a nessuno. O, se vogliamo, attribuisco qualcosa all'umanità. Della quale faccio parte anche io!
Ecco, ci troviamo davanti ad un buon caffè e facciamo due discorsi da esseri umani. E non da scienziati. Io certamente non lo sono.
Si, qualcuno dirà, il caffè va bene, ma occorre dire le cose come stanno, perdiana! Ma io continuo a sorbirmi il caffè e penso...
Penso ad un'altra discussione, dove si parla di M31 che si sta avvicinando a noi. Ma certo, misurando gli spettri possiamo vedere come si muove. Questa è certezza... Abbiamo, ad esempio, costruito tutto il nostro universo sul red-shift di punti luminosi che osserviamo in cielo. Questi punti ci permettono di stabilire la loro distanza. E ne parliamo, naturalmente sempre al bar, come se fossero dati sui quali non esistono dubbi.
Penso che fior fiore di scienziati si curano della ricerca di onde gravitazionali. Sono previste dai ragionamenti degli uomini di scienza ed è giusto che qualcuno se ne occupi. E, molto probabilmente, si troveranno.
Penso che la scienza espima il proprio punto di vista, non è detto che sia perfetto, ma molto probabilmente qualcosa ha indovinato. Poi, con il tempo e con altri esperimenti si potranno certamente migliorare le leggi che noi adesso attribuiamo alla natura. Ma, molto probabilmente queste leggi non verranno stravolte. Certamente possono essere perfezionate con la sperimentazione. Purtroppo, penso, l'astronomia è una scienza che non permette molte sperimentazioni. E' difficile fare esperimenti. Ma ciò non toglie che il nostro desiderio di conoscere e le nostre deduzioni, possano insegnarci molte cose. Anche se non direttamente sperimentabili. Ma, forse per abitudine accettiamo, ed io sono in pieno accordo, anche affermazioni che non sono pienamente sperimentate, che prendiamo per buone.
Ho invece, l'impressione, che quando si parla della vita, la scienza si muova con enormi piedi di piombo. Posso con tranquillità comprenderne il motivo. Il primo scienziato che affermi che non trova motivi plausibili per i quali la vita non possa essere anche altrove, si troverà in pasto a giornalisti e fotografi che diranno che il tal dei tali ha scoperto la vita nell'universo. Con crisi per pensatori politici e religiosi. Ecco, questo è il mio pensiero. La vita non può essere trattata dagli esseri umani come qualsiasi altro fenomeno studiato dalla scienza.
Immaginiamo, cerchiamo, e spesso troviamo cose e fenomeni prima della certezza della loro esistenza in questo mondo. Ma pur essendo lampante la certezza della vita, evitiamo di raccontare al mondo che non esistono motivi validi per pensare che la vita sia soltanto un fenomeno locale.
E che quindi, sino a prova contraria la vita è presente nell'universo.
Esattamente come, sino a prova contraria, M31 dista da noi poco più di due milioni di anni luce. E si sta avvicinando a noi.
Ecco, questi sono i pensieri che mi vengono dopo un buon caffè.
Ma, ripeto, sono soltanto i miei punti di vista ed una mia, forse fanciullesca, ricerca delle motivazioni che ci permettono di immaginare le più strane singolarità dandone una spiegazione altamente scientifica, e nel contempo inseriamo tra le "singolarità" cose che potrebbero con tranquillità starne fuori in quanto le abbiamo sotto gli occhi...



Sab Dic 09, 2006 11:53 pm
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Probabilmente si cade sempre nel vecchio pensiero che noi siamo un po' speciali.
La Grecia culla della civiltà... Ah pardon, anche in cina ed in america...
La Terra al centro dell'universo? Ah, pardon, no non è la Terra...
E' il Sole! E certo, Il sole si trova al centro dell'universo.
Come? Non è il sole? Il centro dell'universo è la galassia! Però noi ne facciamo parte!
Mah, forse... e così via.
Perchè dobbiamo sempre ritenerci speciali? L'esempio c'è, sul nostro pianeta c'è la vita.
Immaginiamo uno strano "ente" non umano che esamina l'universo in modo scientifico.
"oh, guarda, un pianeta con la vita. Che bello! Per adesso ho trovato pianeti gassosi, pianeti rocciosi, con atmosfera, senza atmosfera, con satelliti o senza. ho trovato pianetini e comete. Avrei necessità di avere altre prove per pensare che vi siano altre comete anche attorno a qualche lontana stella? Le stelle sono tante... , come potrei dubitare? O pianetini, o pianeti gassosi, pianeti rocciosi, pianeti con vita..."
Alt! Fermi tutti. Mi vanno bene le comete, i pianetini, i pianeti rocciosi e quelli gassosi, ma la vita no! La vita no! la vita no!
Altrimenti perdiamo l'ultimo motivo di orgoglio rimastoci...
Ma no! Tranquilli. Se c'è vita è certamente inferiore...



Sab Dic 09, 2006 9:40 pm
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Mah, qualche prova c'è
La Terra fa parte del nostro universo...
Ad esempio, conosciamo abbastanza bene come funzionano le stelle grazie al comportamento del nostro sole.
Per adesso la scienza immagina più o meno che anche le altre stelle abbiano qualche similitudine con il Sole.
Ed in mancanza di altri dati le studiano come se fossero altri soli.
E, per adesso, mi pare che non ci siano grandi discordanze...
Perchè per la vita la situazione deve essere diversa?
Anche su quella abbiamo un solo esempio



Sab Dic 09, 2006 9:03 pm
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Facciamo due conti...
La terra ha cica 5 miliardi di anni. Pare che poco dopo (500 milioni di anni) la sua formazione la vita cominiciò a "farsi viva"
Quindi sono circa quattro milardi e mezzo di anni (cento milioni più, cento milioni meno...) che esiste la vita sulla terra.
Ah! Si parla di vita intelligente? Quando si è formata la vita intelligente?
500 milioni? 50 milioni? 5 milioni? 500 mila anni? 50 mila anni? 5 mila anni?
500 anni? 50 anni? si sono forse 50 anni che poggiamo le orecchie con il tentativo di ascoltare una radio. Quanto durerà l'uso della radio? 50 anni? 500 anni? e via così. Poi si trasmetterà con qualche altra diavoleria. Pensate duemila anni fà si usavano specchi per trasmettere dati (solo di giorno, e con il bel tempo, altrimenti nisba) Chi si cura di osservare adesso se qualcuno trasmette con gli specchi? O con segnali di fumo? Nessuno!
Adesso aspettiamo segnali radio. E domani? E chi si curerà ancora di osservare se qualcuno trasmette con la radio. Ma come nessuno! E chi riceverà i dati degli alieni? Ma come trasmettono gli alieni?
E se gli alieni sono giunti sulla terra, che so 50 mila anni fa, che hanno visto di interessante? Ed adesso, che c'è di interessante?
Ma ci sentiamo così importanti?
50 mila anni sono una pizzillacchera, nei confronti della nostra Terra.
E che fanno? Vengono a controllarci. Bene, ogni quanto? Ogni 50 anni? Ogni 500 anni?...
Ecco, io non ho dubbi che da qualche parte di questo nostro universo ci siano civiltà teconologiche molto più avanzate. Speriamo che loro almeno, se e quando ci contatteranno, siano in grado di capire il nostro linguaggio. E di parlare in modo che anche imbranati come noi possano comprendere quello che ci dicono.
Certo che noi abbiamo molta strada da fare ancora. Potremmo cercare di parlare e di capire quello che dicono altre società "evolute" che convivono con noi in questo stupendo pianeta.
Le api, le termiti, le formiche



Ven Dic 08, 2006 9:04 pm
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Mah, mi pare una materia ancora in fase estremamente sperimentale, sulla quale gli studiosi mostrano molti punti di vista con evoluzioni diverse sul molto probabile incontro tra la nostra Galassia ed M31...
"Ma il lombrico che scavava gallerie nel terreno sopra a Casso, non si rese conto della frana del Vaiont, e continuò imperterrito a scavare.
Anche se l'indomani per lui il panorama era molto cambiato..."
Gli eventi catastrofici lasciamoli ai giornalisti che vogliono impressionare i loro lettori. Altrimenti rischiamo di parlare di eventuali sviluppi di fenomeni naturali convincendo i lettori che il Sole è una grossa catastrofe perchè qualcuno lo paragona ad una bomba H.
Pensiamo soltanto che, a quanto pare, la vita come noi la conosciamo, è stata possibile soltanto per l'esplosione di una supernova.
Che, secondo alcuni è un avvenimento "catastrofico"...



Ven Dic 08, 2006 5:15 pm
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Tanto tempo fa, una decina d'anni, andai a comprarmi un paio di pantaloni di tela di Genova (jeans) e la commessa me ne fece vedere un paio che mi piaceva. Belli, prendo questo modello. Va nel retro e torna con il prodotto richiesto.
No! Mi scusi, non ci siamo capiti, mi piace il modello, ma li vorrei nuovi! Sa, con quello che costano! E questa continuava a dirmi che "erano nuovi"!
Ma per carità, signorina. Sa, io ho qualche anno più di lei e le posso assicurare che non sono nuovi, sono identici a quelli che ho intenzione di buttare. Lisi, consumati, strappati e scoloriti.
Mi spiace ma noi li abbiamo tutti così.
Non si preoccupi! Li tenga pure per il prossimo cliente. Io mi rifiuto sborsare un sacco di soldi per degli stracci. Arrivederci e grazie.



Ven Dic 08, 2006 5:01 pm
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Per adesso io sono l'unico pensionato! E non ricordo nemmeno per quale lavoro mi diano la pensione.
Vabbeh dai, quando ero piccolo facevo l'elettrauto...



Ven Dic 08, 2006 1:51 pm
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Mi pare molto chiaro!
Quando si parla, e l'articolo permette di rilevarlo, di "scontri tra galassie" è necessario sempre pensare alla quantità di materia presente nei due soggetti ed alla sua distribuzione nello spazio.
La stella più vicina al Sole è proxima centauri, che si trova a poco più di 4 anni luce da noi. Ovvero quattro anni luce di vuoto. Attraverso il quale, potrebbe succedere, che passi una stella di M31.
Che danni può fare? Immaginiamo nell'oceano atlantico due balene che viaggiano in direzione sud. Immaginiamo inoltre, nello stesso "specchio d'acqua" due balene che viaggino in direzione nord.
Ecco, questo è "uno scontro tra galassie". Probabilmente le balene non si accorgono nemmeno di essere parte attiva nello "scontro".
E due balene nell'atlantico hanno già una "densità" molto maggiore rispetto a alla densità delle due galassie...



Lun Dic 04, 2006 9:08 pm
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Ciao Davide. Anche per me l'elettronica è come il dialetto di Pechino. Non ci capisco nulla. Ma nel mio Totem non c'è elettronica. C'è soltanto (come diceva Fede parlando degli ingranaggi) quasi un quintale di "meccanica" e qualche circuito elettrico....



Gio Nov 23, 2006 8:45 pm
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Non credo di che esistevano pubblicità di altri strumenti.
Però ricordo con nostalgia le mie sensazioni quando, con indosso la tuta da meccanico, passavo davanti ad un negozio di ottica che si trovava nel centro di genova (Via Brigata Liguria per l'esattezza).
Era sempre in vetrina un rifrattore lunghissimo, bello, lucido, e non era certamente un Alinari (Parlo degli anni 58/60).

P.S. Così tanto per dirne una... Mi hanno appena regalato un vecchio Alinari!
Identico a quello già in mio possesso.
Ho misurato l'obiettivo: Il diametro delle lenti è 114!
Appena ho tempo (ho un sacco di cose da fare) gli dedicherò la mia attenzione...



Mer Nov 22, 2006 3:54 pm
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Grazie Kaneda del conforto che mi hai dato. Sono contento che possa essere servito a qualcosa. E' però necessario parlare di abile o di diversamente abile anche in determinate attività. Se a me chiedi di preparare un circuito per comandare il motore passo passo di a.r. di un telescopio sono tra coloro che hanno necessità di aiuto, e quindi sono da annoverare tra i "diversamente abili" .
Se invece ci fosse bisogno di costruire una struttura meccanica per il nostro strumento sono, direi, abbastanza abile. Anche per aiutare qualcuno.
Ecco, abbiamo un "Genio" che si cura della meccanica ed un Marcello che si cura dell'elettronica. Per costruire qualcosa di nuovo. E la cosa mi pareva simpatica...



Mer Nov 22, 2006 2:45 pm
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Spero che nella mia storiella, Marcello sia dipinto come una persona.
Se ho sbagliato qualcosa chiedo scusa e mi premuro di correggere il testo.
Ho pensato il racconto con il desiderio di coinvolgere una mia carissima amica. Non ha funzionato. L'astronomia non la coinvolge. Però mi ha dato consigli sul racconto. Invece, come ho detto, sono stato contattato da una persona che era molto incuriosita dalla possibilità di realizzare il "progetto" (veramente i contatti in merito sono stati due, uno dei quali non si è fatto più sentire). Per una persona, invece, il progetto è stato realizzato.
Ciononostante mai avrei pensato di crearne un motivo di discussione.
Per me è molto semplice evitare di dispiacere a qualcuno. Quindi sono pronto a modificare o a distruggere il racconto. Basta che Kaneda, che ringrazio per la sua collaborazione, mi dica: "ugo, lascia perdere..."



Mar Nov 21, 2006 1:30 pm
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Skymap, che dire, vedo che sei bene informato.
E quindi non è necessario illustrare ciò che è successo negli anni lontani.
Forse è meglio così. Avere qualcosa in cui credere.
Sono certo che questi politici vi stanno preparando un'Italia con i fiocchi.
Bene! Largo al nuovo! Io mi metto in disparte, ma i discorsi che si leggono sui giornali o quelli che dicono i politici li lascio agli altri.
A me non fanno ne caldo e ne freddo. Io sono ormai vecchio.

P.S. Per il vostro futuro io cerco di parlarne e di fare in modo che sia migliore. Ma ognuno si prepara il futuro che desidera. Io spero che il futuro sia migliore, ma non possiamo fare tutto noi vecchi. Ed il vostro futuro è tutto nelle vostre mani. come il mio futuro è stato nelle mie. Mai io mi sentirei di lamentarmi con coloro che mi hanno preceduto. E, forse lo saprai, non erano rose e fiori. Ma io mi sono preparato il mio futuro senza dar colpe ad altri. Costruite quindi il vostro futuro, e vi auguro che sia almeno come quello che io mi sono costruito.

P.P.S.S. Io, nei tempi andati, vagavo per le discariche alla ricerca di ferro, vetri, rame ed alluminio. Ci uscivano i soldini per andare al cinema alla domenica. Due film in una volta! Che bei periodi!



Mar Nov 21, 2006 11:08 am
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Vedi Fede, il politico di "turno", è stato anche nel centro sinistra (e non lo dimentico!). Ed io me ne sono lamentato anche allora. Io continuo a pensare che sia assurdo questo comportamento. Se tu abiti in un condominio, sai che il regolamento non può essere modificato senza il consenso di tutti i condimini. Ecco, per la costituzione, come è stato allora, così deve, a mio parere, essere adesso. E quindi, sempre a mio parere, o che i politici che abbiamo messo in parlamento si danno una mossa ed esaminano ciò che è possibile cambiare, o non si fa nulla.
Ma tutti, a mio parere, è giusto che siano d'accordo.
E ti diro anche che la nostra cara Italia, con la "antica" costituzione e con i vecchi partiti di ladri, con le continue "cadute di governo", ed un po' anche con il nostro lavoro, è diventata una nazione rispettabile ed inserita a pieno titolo tra le grandi. L'unica cosa che è cambiata in questi ultimi anni è la attuale classe politica. Ecco, io cambierei quest'ultima, non la costituzione!



Lun Nov 20, 2006 8:22 am
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Fede, se ricordi la canzone di gaber, destra o sinistra, devo pensare che la birra è di destra ed il vino di sinistra!
Ed io, con la frittata di cipolle, ci bevo il vino, possibilmente il mio dolcetto...



Dom Nov 19, 2006 11:30 pm
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Fede ti ho spiegato il perchè le modifiche devono essere fatte con i piedi di piombo. Non vedo il caso di adeguare la costituzione agli interessi del politico di turno. Penso che chi l'ha scritta non si curava dei propri interessi in quel momento. Ma dell'interesse di tutti i cittadini italiani. Che non è poco...




Dom Nov 19, 2006 6:35 pm
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Vedi Fede, io sono anni che non ascolto le parole dei politici (di tutti!) e dei giornalisti (sempre di tutti). Io mi limito a valutare i fatti. E, dai fatti, traggo le mie conclusioni ed il mio giudizio.
Lascio le parole agli altri. Io mi curo soltanto dei fatti.
Io, ad esempio, amo la costituzione, così come è scritta. L'avevano scritta politici con la P maiuscola, e, forse, con le pezze nel didietro.
Non esiste al giorno d'oggi, in parlamento, un politico che sia degno di lucidare le scarpe a tutti (ma proprio tutti!) coloro che con dedidizione hanno scritto la costituzione. Per questo vorrei che nessuno pensasse di modificare qualcosa.
C'è qualcuno che dice che la nostra costituzione è vecchia. 50 anni sono tanti.
Ma rispetto agli anni della costituzione degli states è una pargoletta!




Dom Nov 19, 2006 2:38 pm
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Eh, Danilo! Mi sto accorgendo adesso che mi sono bevuto almeno trent'anni di astronomia! E' stata la mia prima passione, e leggevo "Oltre il cielo".
Durata qualche anno e poi quasi abbandonata a favore della musica. Il matrimonio ed i figli mi hanno portato via, con mio estremo piacere, anche quest'ultima. Si certo, ho nella mia biblioteca "l'uomo e lo spazio" ma già era una semplice lettura. L'astronomia ogni tanto faceva capolino, tornando poco dopo nei progetti a lunga distanza. Poi, la pensione mi ha permesso, una volta per tutte, di dedicarmi all'astronomia con un po' più di tempo e di lavoro.
La vita è lunga e troppo importante. Tutti ci siamo accorti che l'astronomia è una passione meravigliosa. E sono certo che, anche per coloro che un giorno avranno cose ben più importanti da fare, tornerà il tempo per riprendere i loro "lontani" interessi! E con grande piacere... ugo ercolani




Lun Nov 13, 2006 8:38 pm
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Perseo, stai ripercorrendo la strada che abbiamo fatto in molti.
Quanta nostalgia! Che belle le nostre prime foto!
Quanta soddisfazione. Che piacere abbiamo avuto vedendo i risultati che abbiamo ottenuto. Abbiamo gridato al mondo: ci sono riuscito!!!
Questa foto è la mia. Vuoi con un 114, vuoi con un lungo acromatico in plastica, vuoi con una lente da occhiale ed una pellicola. E ricordo il fotografo che mi ha restituito le negative dicendomi: c'è qualcosa all'otturatore. si apre soltanto metà!!! Era la luna. Lui non lo sapeva, forse chi guardava la foto non riusciva a capirlo. Ma era la luna! La mia Luna!!!
Ed io ero felice, forse più felice dei miei ultimi, sempre impresentabili, risultati.
Perseo, lascia stare le "grandi marche", i bei strumenti, i costosi accessori.
Godi delle soddisfazioni che stai provando adesso. Avrai tempo di farti del nervoso per la turbolenza, l'inquinamento luminoso, per la macchina che non farà il suo dovere. Il tuo entusiasmo mi ricorda il mio, tanti anni fa...




Lun Nov 06, 2006 3:44 pm
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Ciao Stefano... io intanto scrivo...
Ricordo un carissimo amico che voleva convincermi ad interessarmi anche di extraterrestri. E, a sostegno della serietà delle sue opinioni mi diceva: Si, è vero, su cento, molti fenomeni sono inventati di sana pianta, qualcuno è facilmente spiegabile da una mente scientifica, ma uno ancora non ha avuto una spiegazione plausibile. Io ho declinato l'invito. Mi sono detto: ugo, devi studiare 100 storie. 60 di queste sono fandonie, 38 sono facilmente spiegabili da coloro che esaminano i fatti con il conforto della scienza e 1 è "misteriosa". Ecco, ugo, tu devi studiare cento fandonie con la probabilità che una, forse, è realmente interessante. Ma inspiegabile.
Al che, proprio per il mio desiderio di sapere, ho preferito evitare di sorbirmi centinaia di storie fantastiche. Ed utilizzare il mio poco tempo e la mia mente aperta per conoscere cose che certamente non erano il frutto di fantasia.
Pensa, e questo ti farà ridere, sono stato accusato da una amica carissima di non avere la "mente aperta", per la mia indole poco incline ad interessarmi di oroscopi!




Gio Nov 02, 2006 3:49 pm
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Caro Stefano, stai tranquillo, prima il dovere e poi il piacere. Questa è la "legge"! E se qualcuno riuscisse a trovare una "legge" diversa ne saremmo tutti molto felici. Ma, benchè non ci piaccia, è necessario accettarla...
Anche per me è piacevole avere con te uno scambio di idee così pacato. E' forse l'unico sistema che permette ad ognuno di noi, di pronunciarsi senza alcun timore di sollevare polveroni che servono soltanto al divertimento di altri e che ci faranno chiudere nei nostri pensieri. Stiamo andando proprio bene. E, già che sono in argomento, ti parlerò un pochino del motivo per il quale ho fatto la scelta di "studiare" soltanto quello che "va per la maggiore".
A parte il fatto che non sono assolutamente in grado di scegliere grazie alle mie capacità di analisi. Sono praticamente inesistenti!
Io sono curioso, sempre. Ho trascorso una vita dedicata al desiderio di sapere. E sono ancora tante le cose che vorrei conoscere.
Vedi Stefano, la mia età mi costringe a fare alcune scelte. E mi dico: se voglio sapere è necessario che io mi affidi alle soluzioni correnti. Quelle che vanno per la maggiore. E cercherò di capire quelle. E ti giuro che per mè sarebbe già un grosso risultato. Ecco, è questo il mio modo di comportarmi. Io non mi sento Galileo. Però è necessario ricordare che Galileo conosceva perfettamente tutti i punti di vista di Aristotele. Lo aveva studiato a fondo ed era in grado di parlarne con cognizione di causa.
Ecco io sto cercando di capire "Aristotele". Se Arp mi leggesse, sono certo che condividerebbe la mia scelta. Se la fine dei miei giorni me lo permetterà, studierò anche Arp e gli altri. E sono certo che li capirò certamente meglio. Vedi, al giorno d'oggi, tra scienziati, pseudo tali, giornalisti con la passione dell'astronomia, giornalisti con la passione dell'archeologia, ed altre mille "passioni" ci troviamo bombardati da notizie curiose, allettanti, intriganti, azzeccanti (si può dire?) ecc.
Internet conclude il nostro sapere con stupende illustrazioni ed oscene descrizioni. Per cui io, data la non più tenera età, mi sono dato una regola:
Cerco di conoscere, come prima cosa, quello che è condiviso dalla maggior parte degli studiosi. Forse sarà uno studio noioso, senza novità interessanti, senza la passione della disputa, senza la lite tra personaggi ecc. Forse è meno "attizzante", ma vorrei studiare su cose concrete e non su storie bellissime, che ci appassionano, ma non rispondono al reale "stato delle cose". Poi, se voglio appassionarmi, leggo qualcosa che è fantasia. Ma fantasia dichiarata, e non spacciata per verità.
Ecco, se fossi giovane, dopo un intenso studio di Aristotele, mi piacerebbe anche curarmi di Galileo. Ma la mia età e le mie magre conoscenze non me lo permettono. Buon lavoro!!! A presto, ugo




Gio Nov 02, 2006 1:12 am
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Io comunque ribatto su entrambi Laughing (o almeno ci provo): ritengo molto grave il fatto che i fautori del big bang liquidino i dati di Arp (e la sua interpretazione) con argomenti poco consistenti come l'effetto lente gravitazionale o l'errore di selezione mentre potrebbero benissimo impiegare (o far impiegare) i migliori osservatori per smontare uno ad uno i migliaia di casi di associazioni anomale tra oggetti con redshift diversi

Ciao Stefano... poi andiamo a dormire eh?
Io, nei miei libri, non ho mai rilevato che qualcuno "liquidi ecc. ecc."
Ma non è qui il punto. Almeno, non mi pare.
Il red-shift è un fenomeno conosciuto. Risulta certo che è un fenomeno vero e reale. E sappiamo "come" funziona. Bene. Ora succede che, qualcuno rileva che ha un "funzionamento " imprevisto. Con una "sua" interpretazione dei dati. Magnifico. Ma c'è un piccolo problema. Per quale altro motivo puo verificarsi il red-shift? Poichè è un fenomeno che è "riproducibile" nei laboratori sarà necessario che chi ritiene che altre cause possano procurarlo, non dovrebbe far altro che illustrare "come" in effetti si potrebbe verificare.

E se, come tu suggerisci, a loro non interessa per nulla confutare Arp,
Ed anche in questa parte trovo un po' di confusione tra il mio pensiero e, sempre il mio pensiero, da te interpretato.
Vedi Stefano, io non ho detto quello che tu affermi.
Io ho detto: "Credo che nessuno desideri confutare i dati di Arp".
E nuovamente si confondono i dati con la interpretazione degli stessi.

Il tuo modo di pensare mi sembra un tantino ingenuo, o come dire, ideale.
Questo era una tua opinione relativa al mio pensiero.
Vedi Stefano, io sono del parere che qualsiasi scienziato sarebbe felicissimo di utilizzare i dati rilevati da Arp per cavarne fuori una teoria cosmologica che stia in piedi da sola. Sarebbe la prima!
E risolvere questo annoso problema significherebbe trovarsi fra i grandi!
Ed avere telescopi e soldi a bizzeffe. E tanta fama!
E ritengo, è soltanto un mio parere, che soltanto un ingenuo o un idealista preferirebbe una vita di stenti in qualche laboratorio, pur sapendo che la fama è ad un passo. Chi conosce il mondo sa che i soldi e la fama, sono un desiderio di quasi tutti. E quindi anche degli scienziati.
E, da qualche parte ho letto che anche gli scienziati sono uomini, con tutti i loro pregi ed i loro difetti. Perchè rinunciare? No, non capisco...

P.S. La grande esplosione a me non piace! Ma non basta questo per trovarne una più bella. Lo scopo degli studi non è quello di far crollare una teoria che comunque non sta in piedi. Lo scopo è trovarne una che stia in piedi un pochino di più... Credo che sia questo il difficile.




Mer Nov 01, 2006 4:09 pm Oggetto:
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Ciao Stefano, riprendo l'esposizione del mio punto di vista.
Ecco, comincio col dire che la scienza non è qualcosa di "democratico". Ovvero se il 90 % del popolo preferisce una teoria, non significa che sia quella che rispecchia la verità. Percio, io ritengo che "divulgare" una teoria sia soltanto un bel businnes per l'autore della teoria stessa. La vendita di libri rende abbastanza. Io sono dell'opinione che chiunqui si curi della materia in discussione troverebbe un grosso giovamento per il suo lavoro e per la sua credibilità se riuscisse a fare proprio il punto di vista di Arp, naturalmente spianando tutti gli interrogativi che tale punto di vista comporta.
Ugualmente per qualsiasi altra teoria. Se la grande esplosione non avesse i punti oscuri denunciati da tutti, e quindi anche da Arp, i problemi sarebbero risolti. Sul fatto di "confutare i suoi dati" mi pare proprio un discorso irrilievante. Credo che nessuno desideri confutare i dati di Arp. E se Arp ha detto una frase simile la trovo piuttosto... Come hai detto? Ingenua? Si: la trovo di una ingenuità disarmante. Credo che i dati siano dati, e quindi non in discussione. Quello che potrebbe essere in discussione è invece l'interpretazione dei dati. Che è tutt'altra cosa.
Probabilmente non hai letto bene la mia esposizione. Io non dico che uno ha ragione e gli altri hanno torto. Io dico, e gli scienziati dicono, che la grande esplosione potrebbe essere la giusta soluzione all'annoso problema. Ma, come dicono tutti gli scienziati che ne parlano, potrebbe essere, nessuno scienziato ha mai detto "è". E se lo avesse detto, certamente non sarebbe condiviso da coloro che stanno studiando questa affascinante materia. Quindi lasciamo che questi grandi studiosi continuino a rilevare dati e a metterli sulla bilancia. Noi non siamo in grado di intervenire.
E, se comprando un libro di Arp, si possono finanziare le sue ricerche ben venga anche questa soluzione. Vedi Stefano, Arp, a quanto mi dici, si paragona Galileo. Anche questa è di una ingenuità notevole.
Anche se Galileo aveva indovinato, ne converrai con me che tanti altri scienziati, magari di gran valore, hanno detto fesserie paurose. Ed anche loro si sentivano Galileo e ritenevano di avere capito ogni cosa di ciò che esponevano. E purtroppo di questi novelli "Galileo" sono rimasti i loro nomi nella storia della scienza. Ma come curiosità. E non per il contributo che hanno dato alla conoscenza...




Lun Ott 30, 2006 9:41 pm
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Mah, devo dire la verità, non ho mai letto nulla scritto da Arp.
Ho però letto di Arp su testi di altri scienziati-divulgatori. Ho letto i suoi punti di vista, naturalmente illustrati dallo scrittore "di turno", e, a mio parere, non ho notato alcuna "animosità" nei confronti di Arp e della sua teoria.
In genere chi scrive di cosmologia, conosce i propri limiti, i limiti della cosmologia (come scienza), e dice chiaramente di non avere la verità in tasca. E quindi, nella divulgazione, si comporta come nello studio. Sa che nessuna delle soluzioni proposte fila liscia fino in fondo.
Per cui continua a studiare. E non ha alcuna intenzione di promuovere delle "dispute".
Spero che Arp, nei suoi scritti, faccia altrettanto. Se poi ha la verità in tasca non servono dispute ed animosità, basta illustrarla al mondo scientifico, portando idonea documentezione, e stai tranquillo che la scienza farà il suo corso. Coloro che hanno veramente cambiato qualcosa nel mondo scientifico non lo hanno fatto con dispute. Hanno portato idonea documentazione per fare in modo che chiunque possa raggiungere le stesse conclusioni.
Evitiamo di pensare che anche nel mondo scientifico gli scambi di opinioni siano più interessanti con una lite in corso. Si rischia di dare credito a coloro che propinano "la televisione spazzatura".




Mer Ott 25, 2006 11:18 am
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Mario Rigutti, in "Storia dell'astronomia" dice queste cose che mi hanno fatto molto pensare...

"In realtà, ne Platone, ne gli altri che abbiamo ricordato, e quelli che ricorderemo, hanno detto sciocchezze.
A parte il fatto che non sappiamo quali siano le cose veramente serie, essi hanno detto quello che, dal loro posto di vedetta, potevano cogliere del mondo.
Se non si accetta questo, segue, nella migliore delle ipotesi, che tutti quelli che ci hanno preceduto e hanno fatto affermazioni contrastanti con le nostre, sono stati ingenui, illusi, o incapaci di pensare.
Il che, in verità, sembra fuori misura, un po’ stupido e, in definitiva, piuttosto imprevidente, dal momento che anche noi stiamo precedendo qualcuno".




Mer Ott 25, 2006 9:33 am
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Ciao Ercap, rispondo molto volentieri.
Il sistema di Copernico, con le orbite circolari, non era in grado di prevedere la posizione dei vari pianeti così bene come il sistema di Tolomeo con tutti i sui epicicli, ed i deferenti. Infatti il più grande rilevatore di misure del periodo, Tycho Brahe, era stato costretto ad inventare un sistema tutto suo proprio per far corrispondere in modo migliore la posizione dei pianeti e la inesistenza della parallasse stellare. Ed ha lasciato in eredità le sue misure ad un certo Keplero, che aveva il compito di portare avanti il suo sistema.
E Keplero studiò molto e scopri che con le orbite elittiche, il sistema corrispondeva alla perfezione. Ma è una storia lunga.
Le eclissi erano meglio prevedibili con il sistema di Tolomeo che non con quello copernicano basato sul moto circolare dei pianeti.
Mi fa piacere che il tuo problema è soltanto quello di andare su Marte.




Gio Ott 12, 2006 2:11 pm
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Credo che la mia passione sia nata dal desiderio di conoscere...




Mer Ott 11, 2006 8:46 pm
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Beh, Giuki, più che altro ha costruito il tutto molto velocemente.
Vedi che con un po' di calma escono molte osservazioni. al tuo lavoro.
Ti assicuro che nessuno di noi si diverte a complicare le cose. E se qualcuno le complica, lo fa per la migliore riuscita del proprio progetto.
Ma per fare un buon lavoro è necessario molto tempo.
Non ti consiglio di fare modifice alla tua attuale soluzione, il giorno che deciderai di intervenire sarà forse meglio ricominciare daccapo. Ma nel frattempo l'esperienza servirà per una migliore soluzione, ugo




Lun Ago 21, 2006 10:14 pm
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Ciao Robcom, questo è il tuo primo topic da astrofilo!
Nessuno è "aspirante astrofilo". Chunque si interessi di astronomia è astrofilo a tutti gli effetti. Benvenuto tra noi, ugo




Ven Lug 28, 2006 6:38 am
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Si, Luca, forse mi sono espresso male.
Ma purtroppo, parlando di normali associazioni di astrofili sparse in giro per l'Italia, spesso sui forum si legge che "non fanno niente", che si "osserva una volta al mese", che non va bene come vengono gestite le cose.
Io vorrei spezzare una lancia nei confronti di tutte le associazioni di astrofili. Chi le frequenta sa cosa significa.
Le associazioni sono un bene comune e tutti possiamo contribuire alla loro migliore gestione. Purtroppo noto che mancano i giovani. Molti le ritengono inutili. Forse è cosi. Ma sono strutture e culture che si perderanno. E non trovo giusto questa perdita.
Sul comportamento di "chi fa e chi critica" non dico che l'uno sia migliore dell'altro. Dico solo che sono diversi.
E posso giurare che chi "fa", fa per il proprio piacere, per il desiderio di dare qualcosa agli altri. E quindi per proprio godimento.
E se si sacrifica lo fa per se stesso e non per gli altri. E' bello dare.




Dom Giu 11, 2006 9:15 pm
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Franco, sono d'accordo, dare etichette è un grosso errore.
Come è un grosso errore affermare che la nostra passione sia costosa.
Io vivo a Genova (anche se quanto vi racconto non è generalizzabile per via della risaputa tirchieria di noi genovesi ), e faccio parte di una delle associazioni di astrofili genovesi.
Vi do qualche dato. Abbiamo circa 80 soci, metà dei quali (a titolo indicativo) sono iscritti ma non partecipano attivamente alla vita associativa. Non sono astrofili. Mogli, fidanzate, padri o figli, amici ecc.
Circa 40 sono quindi gli astrofili. tra questi soltanto 15 (più o meno) hanno strumenti propri.
Circa 15 usano il computer.
Forse tre partecipano a qualche forum di astronomia.
Uno dei quali non ha strumenti.
Io sono l'unico (credo) a partecipare a questo forum.
Unico rappresentante, nel nostro forum, di un "bacino" di 40 astrofili.
E trovo giusto che qualcuno parli di loro sul forum degli astrofili italiani.
Possiamo dire che almeno la metà degli astrofili italiani non ha strumenti?
Ricordando che è una scelta certamente non dettata dalle loro condizioni economiche. Spesso noi siamo a contatto con il pubblico. Vi racconto il comportamento di un gruppo di noi.
Ugo, porta il vixen 80x1200, insegue a mano, racconta della luna e di giove, delle stelle doppie e degli anelli di saturno.
Mario porta un ETX da (credo) 5 pollici, computerizzato, stupisce i presenti con la docilità del proprio strumento, e mostra tantissimi oggetti del cielo profondo.
Marco è un gran compratore, ogni tanto arriva con un nuovo strumento, spendendo fior di euro in oggetti meravigliosi.
Dimostra con abilità le grandi capacità del proprio strumento e ne è orgoglioso.
Mauro, ad occhio nudo (o con un piccolo binocolo 6x30), ci parla del nome (in varie lingue) delle stelle e delle costellazioni, ci illustra i misteri che alcune stelle nascondono, ci racconta delle leggende antiche.
Marco (un altro) ci racconta dei numeri dell'universo. Parla di dimensioni e di distanze, Alessandro ci parla di cosmologia, e Luigi delle ultime novità nella "conquista" dello spazio. Anna ci racconta del "problema" della longitudine, della ricerca di strumenti per misurare il tempo, e Cristiano ci racconta dei grandi osservatori (siano essi strumenti o persone).
Ogni tanto Ugo parla anche della storia dell'astronomia e del proprio strumento ed Alessandro (un altro) ci racconta della relatività.
E tanti altri che contribuiscono sempre alle nostre manifestazioni.
Ecco, questo è il panorama degli astrofili. Nel suo insieme.
E, probabilmente, tirchieria genovese a parte non è molto diverso da un esame su scala italiana.




Sab Giu 10, 2006 9:33 pm
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La discussione sul "costo" della nostra passione mi ha dato da pensare.
Mi pare che pochi utilizzino gli strumenti della propria associazione.
Chi tra noi frequenta associazioni di astrofili?
Cosa ci aspettiamo da queste associazioni?
In quale modo possiamo sfruttare una associazione?
E' più bello ricevere o dare?
Se l'associazione avesse un osservatorio a disposizione dei soci, quale attività ci piacerebbe seguire? La divulgazione? La ricerca? La collaborazione con altre associazioni sparse per il mondo per rilevamenti utili alla scienza?
Ripetere le gesta degli astronomi del passato?
E' più piacevole parlare di astronomia o ascoltare chi parla di astronomia?




Sab Giu 10, 2006 8:40 pm
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Mi pare che sia possibile concludere dicendo che chi non ha strumenti vorrebbe un binocolo, chi ha il binocolo vorrebbe un 114, chi ha il 114 vorrebbe, un 200, poi un 300, poi un apo, poi due apo, poi un apone, poi i costosi oculari, il ccd e tanti bei ammennicoli, che, purtroppo ancora non può comprare. Mancano i soldi! Per il binocolo, per il 114, ecc. ecc.
Ecco! La vita di un appassionato di astronomia è segnata da un continuo desiderio di qualcosa che non è possibile avere.
Leggo di "strumento definitivo": per mia esperienza tra gli appassionati di astronomia non c'è nulla di più provvisorio dello strumento definitivo.
Ma è soltanto questa la passione per l'astronomia?
Io dico sempre che il telescopio è uno strumento. Esattamente come il calibro del meccanico o la cazzuola del muratore.
Forse l'uso di un calibro costosissimo basta per essere un buon meccanico?
O una cazzuola al tungsteno è determinante per costruire un muro?
Ci piacciono le sfide fatte con gli strumenti? Bene!
Proviamo a costruirci un cannocchiale come quelli di Galileo e tentiamo di rilevare, ad esempio, tutto ciò che Galileo ha osservato.
E , per i più curiosi, scopriamo, adesso che conosciamo la loro esistenza, quanti oggetti avrebbe potuto osservare con quello strumento.
Forse Urano? Forse Nettuno? Siamo in grado di rilevarne i movimenti?
Forse è astronomia diversa, ma non per questo meno importante per le proprie soddisfazioni. E certamente è astronomia non costosa!




Sab Giu 10, 2006 1:24 pm
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Molto spesso tra noi esistono certezze che, a volte, non soddisfano in "toto" le caratterische di molti appassionati di astronomia.
Io faccio parte di una associazione di Astrofili e trovo, tra i nostri iscritti, almeno un 50% di persone che hanno al massimo, un semplice binocolo.
E non tutti.
Fanno parte dell'associazione persone che hanno anche telescopi, ed in genere, chi non ha strumenti, osserva nei telescopi di questi ultimi.
Fanno parte di questa associazione inoltre persone che si dedicano, anima e corpo, all'astrofotografia.
Esistono poi altre persone che si dedicano all'acquisto di costosissimi strumenti e hanno il loro massimo interesse nell'osservare e studiare le stupende capacità di codeste opere dell'ingegno umano.
Ci sono persone che osservano con gli occhi, conoscono a menadito i nomi di tutti le stelle, riconoscono tutte le costellazioni, e sanno le caratteristiche di ogni stella ricordata dalla loro enciclopedica conoscenza.
Ci sono persone che si interessano della meccanica celeste e sono in grado di descrivere con buona precisione il comportamento di qualsiasi oggetto che faccia parte del sistema solare.
Esistono poi gli appassionati di strumenti ottici. Conoscono a menadito ogni minuscola soluzione per migliorare le capacità dei propri strumenti.
Esistono forse appassionati di astronomia di serie A e quelli di serie B?
E' giusto diffondere l'opinione che l'appassionato di astronomia ha scelto una "passione costosa"? O forse è costosa soltanto la passione di una parte, peraltro non "maggioritaria", di coloro che si interessano di astronomia?




Mar Giu 06, 2006 9:53 pm
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Come dicevo, nel 1999, vidi un annuncio sul giornale: vendo telescopio.
Telefono: era lo strumento di una persona che era mancata. Vado all'indirizzo indicatomi e un signore molto gentile mi apre una lunga valigia. Diametro 114 (credo) focale 1 metro, diversi oculari in gomma. Insomma, dopo 40anni avevo sottomano il telescopio che ho sognato nella mia gioventù. C'era scritto Alinari modello Jupiter! Tra me pensai al proprietario: stai tranquillo, il tuo telescopio tornerà ad essere puntato verso il cielo. Ne sarai orgoglioso!
Provai ad osservare non si vedeva niente. Ma lo comprai lo stesso (100mila), e lo portai a casa con lo stesso entusiasmo che avrei mostrato 40anni prima.
L'obiettivo mostrava segni di "scollamento". Una soluzione tecnica che ha fatto rabbrividire persino me (che sono facilmente dedito a costruzioni poco scientifiche ma molto "veloci")
Un po' di vernice tratteneva lo spesso obiettivo (circa 15mm) nella propria sede. Ho spinto il doppietto e si è sfilato con tranquillità. L'obiettivo era trattenuto da una serie di "giri" di spago, vicinissimi tra loro, che facevano da spessore. Naturalmente lo spago era marcio, l'obiettivo scollato. Ho pulito il tutto, ho riavvicinato tra loro le due lenti, ho sostituito lo spago con del nastro da elettricisti, ho inserito il doppietto nella sua sede e lo strumento era funzionante.
Io direi che sperare di fare una prova per vedere come avrebbe potuto funzionare all'origine sarebbe stato complicato.
E non era nelle mie intenzioni. Il suo lavoro lo fa con decenza. Mi mostra nel piccolo monitor televisivo l'oggetto che sta puntando lo strumento principale. Infatti ho installato una piccola telecamera (da citofoni, senza ottica) al fuoco diretto.
La "montatura" faceva veramente pena. Altazimutrale assolutamente non "bilanciabile".
Le promesse di ingrandimenti strepitosi era ciò che il compratore inesperto di allora desiderava.
E venivano pubblcizzate a dovere.
Questa, è stata forse la "cultura" popolare più difficile da contrastare.
Infatti quando ci troviamo in qualche manifestazione pubblica ci si sente dire: Bello sto telescopio! Quanti ingrandimenti ha?

Molto diverse sono invece le mie impressioni su altri due vecchi strumenti che tengo gelosamente: il Vixen 80x1200 e lo skymaster 60x900!
E tantissimi oculara da 24,5 che non ritengo molto al di sotto delle moderne produzioni dai prezzi "astronomici"...




Mer Mag 03, 2006 2:49 pm Oggetto:
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Beh, Franco, per fare andare bene le cose, è necessario che ci siano coloro che sognano e coloro che hanno i piedi in terra. Noi apparteniamo alla prima categoria, ma senza l'altra potremo fare soltanto bei sogni!

_________________
Diego Barucco
PNebulae


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