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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: dubbio sul seeing
MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 15:16 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:07
Messaggi: 1648
Località: roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
A volte mi pongo domande da niubbo, mi è venuto in mente dopo aver usato, il mio mak da 250 f12, in una serata con un seeing pessimo, se avessi avuto un tubo dello stesso diametro ma con una focale più aperta tipo un f6 anzichè f12 avrei sofferto meno del seeing o quello che conta con seeing sfavorevole e usare telescopi con diametri piccoli???

Buon anno :lol: :o

Claudio

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- Intes MK69 - ZEN mak/gregory 190 f15 - zeiss sonnar 135 f3,5 - zeiss sonnar 180 f 2,8 - Canon 1100D full spectrum - Sbig ST10XME - Ruota CFW9 - ottica adattiva AO8 - Filtro Idas LPS2 2" - Filtri 31,8 Astodon LRGB gen.1 serie E - Filtro 31,8 Schuler Ha da 9nm. -filtro eos clip IR pass- ccd imaging source DFK 21AU618.AS - ccd Point Grey Blackfly - montatura Skywatcher HEQ5 pro - software Maximdl pro - PS - Star Tools - The sky X [/b]


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 17:01 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vorrei proprio vedere cosa c'entra la lungheza focale col seeing!


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 17:44 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 10:55
Messaggi: 603
Località: Bologna
Correggetemi se sbaglio, ma il non poter scendere a bassi o bassissimi ingrandimenti (una panacea per il seeing cattivo) può far sì che la focale incida, sia pure indirettamente. Una focale nascente lunga mi fa lavorare sempre a ingrandimenti medio-alti.
Il diametro invece incide per via delle famose - e piuttosto misteriose - "bolle" di turbolenza.

Ci pensavo proprio ieri: dal punto di vista teorico, è sostanzialmente assurdo eccedere i 10-13 cm di apertura non ostruita, per un telescopio (se è vero che un OTTIMO seeing corrisponde alla risoluzione di 1", e un rifrattore da 120mm arriva appunto fin lì). Dal punto di vista pratico e per oggetti estesi le cose cambiano, ma fino a che punto? Perché da quando ho in sella un buon rifrattore da 10cm il tubone resta a prender polvere...

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Ed 80, acro 80 f5 per guida con toucam su eq6, eos 600d; tal 100rs


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 17:52 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il tuo intervento mi sembra molto interessante! Hai qualche riferimento bibliografico su questa cosa del seeing?
ciao e grazie


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 18:02 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 10:55
Messaggi: 603
Località: Bologna
Non vorrei passare per esperto, che non sono. Ma è facile trovare documentazione sul rapporto potere risolutivo/diametro. Qui per esempio c'è una semplice tabella, in calce alla pagina:

http://www.astrofilitrentini.it/notiz/n ... soluz.html

E' risaputo poi che per seeing ottimo si intende un seeing che consente di distinguere particolari di 1", appunto.
Vidi tempo fa infatti due fotografie degli stessi crateri lunari, una presa con un rifrattore da 13 cm (massima risoluzione teorica) e una con un riflettore da un metro: erano sostanzialmente identiche.
TUTTO cambia però oggi che l'immagine si può trattare: allora dai grandi diametri esce molto di più. Mi pare che i Giovi ripresi con leccorniosi e dissanguanti AP o Taka son ridicoli se confrontati già solo a quelli fotograffiati con un C8.

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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 18:31 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Nel senso che il C8 da in media immagini migliori? :roll:
Sarà ancora lo champagne di ieri :D , ma non riesco a focalizzare perfettamente l'argomento.


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 18:43 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 10:55
Messaggi: 603
Località: Bologna
No, nel senso che i particolari più fini "estratti" dal diametro maggiore, anche se nascosti dal cattivo seeing, vengono poi trattati con le note tecniche digitali.

Quel po' di immagini ottime (probabilmente anche migliori di quelle teoricamente possibili: si registrano per brevi istanti particolari più piccoli di 1") hanno una risoluzione maggiore, mentre quel po' di immagini ottime del dissanguante AP ne hanno una forzatamente inferiore.

Ma sono su un sentiero minato... Distinguerei accuratamente visuale da digitale. In visuale, non ci son santi: per lo più, 10-13cm (ottimi centimetri) son sufficienti. I centimentri di più, penso, occorrono solo per oggetti estesi.
Il discorso: "quando il seeing è ottimo meglio un grande diametro" è forse da dibattere. Perché il seeing ottimo è alla portata di un diametro modesto, appunto. Che me ne faccio di un potere risolutivo di 0,50" se il cielo non mi consentirà mai di arrivarci? La chiusa della pagina di astrofili trentini è però interessante, perché distingue tra risoluzione e definizione, e mette i puntini sulle i.

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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 20:23 
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Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 12:07
Messaggi: 201
Località: "Roceja", TO Italy
:lol:
Per il poco di mia esperienza, la turbolenza si limita scendendo di ingrandimenti, indipendentemente dal diametro o focale, però una lunga focale non può scendere di ingrandimenti, quindi la turbolenza diventa un limite.
Io trovo beneficio a parità di ingrandimenti usando la bino.
Possedendo il classico "tubone" (C14 355mm), non ho nessuna obiezione ad ammettere che le giornate per me utili all'osservazione che giustifichi il diametro sono circa 10/12 all'anno (contare anche quelle perse per luna, impegni, ecc.).
:lol: :lol:
Tuttavia, un grande tubo si può assimilare ad un fuoristrada usato per andare a fare la spesa, al bar, o a sciare a Cortina, ecc., il proprietario in questi casi non si immagina neppure cosa detta macchina è in grado di fare sul "suo terreno". Ho un piccolo fuoristrada che fedelmente mi porta a casa con osservatorio in ogni tempo.
Come detto anche con un grande tubo, centrata la mattina giusta (h 2/3 di notte) ti dà delle visioni inimmaginabili, meglio di molte foto pubblicate quà e là con orgoglio degli autori.
In queste rare notti, io ricevo soddisfazioni tali che mi danno una carica speciale per giorni, mi rendono leggero come una farfalla.
Certo che se non si hà la fortuna di osservare con comodità, potremmo fare uscite per anni, senza mai trovare la notte giusta e pensare di conseguenza di possedere un rottame.
A volte vedo meglio nel cercatore 10x50 che nel C14. Non significa però che il primo sia migliore.
Per dare un'idea di come io considero buona una nottata, puntando ad esempio Vega a 350x vediamo un puntino. Quando questa semplice prova è confermata, con un grande diametro puntate cosa volete e non state a perdere tempo in teoriche tabelle, ne vedrete delle belle.
Buon cielo a tutti Sergio

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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 21:30 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
joegalaxy ha scritto:
il non poter scendere a bassi o bassissimi ingrandimenti (una panacea per il seeing cattivo) può far sì che la focale incida, sia pure indirettamente. Una focale nascente lunga mi fa lavorare sempre a ingrandimenti medio-alti.

E' come dire che se una strada è sterrata e piena di buche, se la percorro a 100 km/h è più dissestata che percorrerla a 50.
joegalaxy ha scritto:
...un OTTIMO seeing corrisponde alla risoluzione di 1", e un rifrattore da 120mm arriva appunto fin lì

Immagine
Dove l'hai letta questa boiata colossale? Trovami uno che con un telescopio da 12 cm fa una foto come la mia di Saturno che ho fatto col 25 e poi ne riparliamo.


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MessaggioInviato: lunedì 1 gennaio 2007, 22:28 
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Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 12:07
Messaggi: 201
Località: "Roceja", TO Italy
Mars4ever ha scritto:
joegalaxy ha scritto:
il non poter scendere a bassi o bassissimi ingrandimenti (una panacea per il seeing cattivo) può far sì che la focale incida, sia pure indirettamente. Una focale nascente lunga mi fa lavorare sempre a ingrandimenti medio-alti.

E' come dire che se una strada è sterrata e piena di buche, se la percorro a 100 km/h è più dissestata che percorrerla a 50.
[quote="joegalaxy"]

:lol:
Esattamente così, la strada è dissestata esattamente alla stessa maniera, se la percorri a 100 km ora ti rompi l'osso del collo, a 50 ti scassi la schiena e le sospensioni, a 10 vai tranquillo come un "papa" sulla sedia gestatoria.
Sergio

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