In proposito di "light transmission" questo tipo qui (Alvin Huey) col suo dobson enorme ha notato differenze al limite strumentale (come qualsiasi test è portandolo al limite strumentale che ci si accorge di tali sottili differenze tra un accessorio e l'altro) nella percezione di stelle debolissime vicine a un oggetto DSO.
Lo traduco per comodità:
Ho provato i Delos e ho visto che vanno più a fondo degli Ethos.
Durante un'osservazione di Hickson 99 ho notato che le componenti D ed E (mag 17.4 e 17.7) erano visibili fermamente con la visione distolta il 100% delle volte con l'oculare Zeiss ZAO-II e il 50% delle volte con il 6mm Ethos. Con il Delos 6mm le vedevo il 75% del tempo.In soldoni ha notato maggiore "trasparenza" negli Zeiss, poi nei Delos e poi negli Ethos.
Lo trovate a fine pagina:
http://www.faintfuzzies.com/ObservingAids.htmlOra, avendoci sbattuto la testa diverse volte con questi confronti tra oculari considerati "
top" (specie nel prezzo piuttosto "
top"

) mi viene da pensare che nella pratica tutto dipende dalla nottata in cui facciamo il test, e che la cosa sia oggettiva fino a un certo punto.
Per arrivare al limite strumentale, quindi per vedere le stelle più deboli, è necessario ingrandire per aumentare la funzione di contrasto (la dico in maniera ignorante).
E ad alti ingrandimenti le cose si fanno più difficili: il seeing la fa da padrone, ed è facile, se questo è ballerino, che le stelle si "gonfino". E le più deboli "scompaiono" o sono meno visibili perchè il contrasto col fondo cielo diminuisce.
Tranne il tester, nessuno conosce le condizioni atmosferiche durante una prova del genere.
Può benissimo capitare che nel mentre cambi oculare per vedere quale è il migliore, arrivi l'ondata di seeing caccoso che rovina la tua prova. E tu non riesci neanche ad accorgertene perchè pensi sia colpa dell'oculare.
Per questo è utile fare e rifarle queste prove, anche in diverse nottate.
Sempre per capire che si tratta di lana caprina, sia nel risultato che nella valutazione di questo.