Finalmente ieri una serata con seeing decente!
Dopo il deludente tentativo del 25 ieri ho nuovamente puntato la Luna col C8:
Alle 17.00 metto fuori tutta l'attrezzatura a raffreddarsi ben bene, siamo già a +1°.
Alle 18.00 inizio a osservare la Luna, già con l'Hyperion 21mm a 96x è un bello spettacolo e.... meraviglia delle meraviglie.... l'immagine sembra moooolto ferma, intanto siamo a -1°.
Mi impongo di aspettare ancora una mezz'oretta prima di passare ad ingrandimenti più alti e nel frattempo provo un pò varie combinazioni di filtri (ND, Polarizzatore, Neodymium) e la combinazione migliore è ND+Neodymium.
Alle 18.30 passate metto su l'Hyperion 13mm, siamo a 156x e la turbolenza atmosferica è appena percepibile come una lieve , lenta ondulazione, l'immagine è fantastica, il Filtro della Baader (Neodymium) esalta i contrasti, soprattutto dei chiaroscuri dei Maria, il Polarizzatore aiuta a scurire un pò l'immagine e a rendere i colori più naturali, il termometro segna -2°
Come polarizzatore uso un economicissimo polarizzatore variabile fotografico, di quelli da avviare all'obiettivo della reflex, appoggiato sulla conchiglia in gomma dell'Hyperion tra l'occhio e l'oculare)
Sembra di ammirare una foto, mi perdo a osservare particolari minuti dei crateri sul terminatore... prendo i miei atlanti fotografici per cercare di identificare quello stupendo cratere con un picco centrale che proietta un'ombra aguzza e perfettamente triangolare sul fondo del cratere, accanto all'ombra scorgo un piccolo cratere.. no aspetta sono due, anzi tre!
Non riesco a individuare quel cratere, che rabbia! Eppure è così evidente, alla fine mi torna come sempre in aiuto la fidata Carta della Luna Hallwag, grazie a lei arrivo a identificare il cratere, è Walter!
Consulto i vari libri e atlanti ma dei craterini in fondo a Walter nessuna traccia, il giorno dopo , grazie a Virtual Moon Atlas, scoprirò essere Walter Q, N e M; sono quasi le 19 e la temperatura è a -3°
Probabilmente qui nel fondovalle del Mugello gli strati d'aria hanno finito di rimescolarsi con l'aria più fredda che scende giù dal crinale dell'Appennino a riempire l'antico invaso del mare interno che un tempo era il Mugello, fatto stà che adesso è giunto finalmente il momento che attendevo da settimane, metto sù il Genuine Ortho da 6mm; siamo a 338x e la visione delle ombre del bordo del cratere di Ptolemaeus che si materializzano sul fondo dello stesso riempie tutto il campo dell'oculare....
Mi sembra un sogno e per quasi mezz'ora non riesco a guardare praticamente altro, un'occhiata ad Albategnius (Klein è nettissimo!) ma poi si torna sempre a Ptolemaeus e alle ombre sempre più nette che si stagliano sul fondo del cratere... non mi sono accorto del tempo che passava, anche i gatti che mi hanno tenuto compagnia fin'ora giocando con i cavi del telescopio sono da tempo rientrati, ormai sono mezzo assiderato, a -4° decido di rientrare in casa, ma che serata!
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