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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: venerdì 12 settembre 2014, 20:29 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti. Poiché il diagonale è uno degli accessori di uso più comune, ho pensato di fare cosa utile mettendo su Astrotest la traduzione dell'articolo di William Paolini pubblicato la scorsa primavera in inglese e in cui vengono confrontati diversi diagonali commerciali a specchi e a prismi. Lo trovate a questa pagina. Buona lettura.

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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: venerdì 12 settembre 2014, 22:31 
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Iscritto il: domenica 18 dicembre 2011, 12:00
Messaggi: 562
Località: San Ferdinando di Puglia
Un lavoro molto interessante, grazie!


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 10:35 
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Iscritto il: giovedì 5 settembre 2013, 0:05
Messaggi: 418
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Molto interessante, non mi era ancora mai capitato di leggere una comparativa sui diagonali - accessorio di cruciale importanza per una serie di motivi. Peccato tra i candidati non c'era quello che ho io (lo Skywatcher dielettrico), per sapere come si collocava in una "classifica" finale. Tra l'altro dopo il mio incidente con la torretta sento la necessità di rivolgermi a meccaniche più affidabili.

Ho una propensione riguardo al Baader Zeiss T2. E anche una domanda: praticamente il fatto che abbia la filettatura T2 al posto del naso da 31,8 e il fatto che abbia la possibilità di avvitare all'altra estremità un portaoculari che può essere sia da 31,8mm che da 2", rende questo diagonale una specie di ibrido tra quelli da 31,8mm e quelli da 2"? In pratica io posso decidere di avvitare gli adattatori che più mi garbano?

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"Kosmos connotes both aesthetical and ethical order, both adornment and decency. The nightsky exhibits the cosmos by the spangled display of stars and the rhythmical, lawful procession of the planetary bodies. For us today it is odd indeed to find in the one term meanings such as embellishment, ornament and the dress of women, yet also the idea of ruling and government." (James Hillman, "Aphrodite's Justice")


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 10:48 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao, si, sarebbe interessante completare la prova coi vari diagonali dielettrici cinesi che girano in Europa con vari marchi, ma si sa, gli americani tendono a volare alto quando fanno queste comparazioni.

Il Baader Zeiss può essere usato con tutto il sistema T2 Baader. Io personalmente gli ho messo un naso 2 pollici se non altro perché permette un serraggio più affidabile al fuocheggiatore quando uso la torretta, che è pesante. Certamente puoi usare gli oculari con barilotto da 2 pollici installando um apposito adattatore ma tieni presente che non potrai sfruttare quelli col field stop più ampio. Fai solo attenzione che i filetti Baader sono spesso incompatibili con quelli di altre marche, mimime differenze ma suffienti per non poterli usare.

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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 14:40 
Test molto interessante, ma che merita almeno da parte mia, alcune osservazioni.
Nella mia ultraventennale esperienza osservativa non ho mai notato significative differenze ottiche tra diversi tipi di diagonali. a prisma, a specchio, dielettrici.
Vi sono invece notevolissime differenze di costruzione e robustezza meccanica, che sono il vero termine di paragone tra i diversi diagonali.
Sfido chiunque a notare una differenza tra una riflessione al 95 - 99% e il 100%.
Differenze cromatiche possono essere notate solo nei diagonali più economici (30-40€ di plasticaccia) che vengono regalati in dotazione ai telescopi più economici, ma si possono definire strumenti ottici?
Per quanto riguarda il test, data naturalmente per scontata e comprovata la buona fede e l'esperienza del tester, devo esprimere dei dubbi sull'utilizzo degli strumenti usati per l'esame del cromatismo.
Un rifrattore, per quanto costoso e blasonato, non è mai perfettamente apocromatico. Sarebbe stato meglio utilizzare a questo scopo un classico Newton.
Nell'esecuzione del test poi, nel mettere e togliere i dodici diagonali in esame mi sembra difficile che si possano ricordare con chiarezza e discernere le eventuali sottili differenze che anche fossero state presenti tra l'uno e l'altro, tanto più che un test del genere sui diversi bersagli è stato indubbiamente portato avanti per diverse serate.
Inoltre l'anello debole della catena alla fine è sempre l'occhio, che ammesso che sia del tutto privo di difetti (ma non esiste un occhio perfetto) a causa della stanchezza nell'osservazione prolungata (come è un test di confronto) può portare facilmente ad attribuire pregi e difetti all'incolpevole accessorio sotto esame.
Tutto sommato direi che la parte più significativa del test sia nella sua nota conclusiva:
"Disclaimer – A causa delle ovvie differenze che esistono tra un esemplare e l’altro dello stesso diagonale dovute alle tolleranze di fabbricazione, alle differenze dovute alle condizioni di seeing, ai telescopi impiegati, alla fisiologia e psicologia dell’osservatore (cioé preferenze personali, aspettative, ecc.), i risultati che il lettore può ottenere direttamente possono variare rispetto a quelli riportati nell’articolo. Le informazioni e i consigli che contiene sono stati dati in totale buona fede come hobbista e astronomo dilettante e sono inoltre basate su fonti ritenute affidabili e accurate nel momento della pubblicazione. L’autore, il traduttore e il titolare del dominio Astrotest.it non accettano alcuna responsabilità legale per le informazioni e i consigli contenuti nell’articolo e per le conseguenze che possono derivare dal loro utilizzo, di cui il lettore è interamente responsabile."


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 15:34 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Indubbiamente ci sono vari fattori che possono intervenire per cambiare le carte in tavola, penso che ciascuno di noi possa dire la sua, anzi sarebbe auspicabile. Non sono d'accordo però nel considerare quella prova come totalmente soggettiva e quindi da prendere con le molle, mi pare invece che sia molto ben supportata. La prevalenza dei prismi, ad esempio, coincide perfettamente anche con la mia esperienza. Ricordo di avere acquistato da subito i vari diagonali "enhanced" che iniziarono a girare anche in Italia verso la fine degli anni '80, se la memoria non m'inganna, e poi i dielettrici che erano e restano degli ottimi diagonali, ma essendo prevalentemente un osservatore di pianeti la prima volta che ho messo l'occhio a un prisma di qualità ho deciso subito di disfarmi degli specchi, tale è la differenza che si nota non solo sui pianeti ma anche sulle stelle doppie strette e con forti differenze di luminosità. E' probabile invece che per un osservatore occasionale o più interessato al deep sky questa differenza sia del tutto ininfluente.

Per quanto riguarda gli strumenti la scelta mi sembra abbastanza ovvia visto che gran parte dei diagonali viene impiegata coi rifrattori, non certo coi newtoniani, ma certamente sarebbe stato meglio completare il test usando anche un riflettore puro, ad esempio un Cassegrain.

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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: sabato 13 settembre 2014, 18:54 
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Iscritto il: lunedì 22 marzo 2010, 16:39
Messaggi: 606
Io ho lo Zeiss T2 e casualmente mi sono fermato lì dopo vari acquisti e comparazioni, più che altro stufo di spendere ancora...
Nella mia esperienza, però, non mi è mai capitato un diagonale collimato uguale ad un altro!

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Mascalzon. Di Gran Croc.! :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 9:46 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Comunque anche se con tutti i distinguo del caso, trovo utili questi confronti poiché comunque danno delle indicazioni di massima, concordo che per avere un riferimento in piu (soprattutto relativamente al cromatismo indotto) sarebbe stato utile provarli su un riflettore puro a fuoco posteriore, ma anche così la trovo abbastanza accurata, avendo avuto anch'io piu o meno le stesse sensazioni (relativamente allo strumento usato), su alcuni modelli di questa comparativa che ho avuto modo di provare, riporo in merito quanto avevo scritto su binomania:
Angelo Cutolo ha scritto:
Tra quelli del test, ho provato sul Nano il prisma Celestron "classico" ed il baader/zeiss da 31,8 mm, confrontato con "vecchio" diagonale da 2" WO dielectric quartz (scorrere fino a circa metà pagina) e sono fondamentalmente d'accordo col test, tranne che sul prisma baader ho notato il cromatismo con facilità maggiore rispetto a quanto s'intende nell'articolo, ovviamente relativamente al celestron è molto minore ma appunto visibile, vanno considerate però diverse variabili, come lo strumento (f/6 tripletto, rispetto ad un f/6,25 doppietto), due esemplari diversi di prisma i quali possono avere differenze ed anche la diversa percezione/tolleranza al "colore" di due persone diverse; sul mio WO posso dire che ha un ottimo contenimento dei riflessi, una luce diffusa confrontabile col prisma baader, ma col già citato problema dello scattering ad alti ingrandimenti, in questo il baader va molto molto meglio.

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 10:06 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il cromatismo dei prismi dipende da come sono tagliati, perchè basta poco perchè non si abbia la perfetta complematarietà del cammino ottico. Quindi sono più soggetti ad avere delle differenze tra uno e l'altro.
Personalmente ho due diagonali a specchio dielettrici da 2", due diagonali a specchio alluminiati, un diagonale a prisma Baader e vari diagonali da 31,8, di quelli che vengono dati di serie con gli strumenti, qualcuno a prisma e qualcuno a speccho. Le differenze principali sono nella robustezza e nella precisione della lavorazione Debbo dire che non ho mai visto differenze apprezzabili tra uno e l'altro. C'è molta più differenza tra due oculari della medesima focale di due fabbricanti diversi che non tra due diagonali di fabbricanti diversi. Poi gli specchi dielettrici, se non sbaglio, vengono prodotti da due sole aziende e vengono impiegati da tutti i produttori. Quindi non ci si può aspettare grande differenze tra i diversi modelli, a parte la meccanica. L'unica cosa che mi piace mettere in luce è che alcuni diagonali non hanno tutto il campo nominale sfruttabile e alcuni vignettano. E' frequente in diagonali con costruzione in "carbonio", che hanno le flange riportate.
Caso a parte sono i prismi erettori e di Amici. Ne ho uno (identico a quello Baader) da 2" che in realtà ha il prisma di 32mm... Per non dire della qualità di questi ultimi, qui si nota davvero uno scadimento delle prestazioni rispetto ad un diagonale normale.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Diagonali, prova comparativa
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 19:57 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il cromatismo dei prismi dipende, è vero, dall'accuratezza di lavorazione delle superfici, ma è comunque un effetto fisiologico anche se il prisma fosse perfetto. L'effetto finale in termini di colore spurio percepito dipende dall'obiettivo con cui viene usato:
Cita:
For common crowns, the p-v wavefront error of s.a. induced by a prism is closely approximated by 1.3t/F^4, in units of 550nm wavelength, for "t" the glass thickness and F the focal ratio number. For an f/5 system and 26mm glass thickness it gives 0.054 waves of overcorrection. How it will affect any particular system depends on its inherent correction. If it is perfect, you'll hardly notice antyhing. If it is, say, 1/8 wave p-v undercorrected, it will make it 1/14 wave. And if it is 1/8 wave overcorrected, it will make it 1/5.6 wave.

Focal shift of non-optimized wavelengths vs. green is closely approximated by it/2.3, with "i" being the index differential vs. green. In an achromat, it would bring the red C-line (i~-0.0044) slightly closer to the green, and push the blue F-line (i~0.0037) nearly as much farther away, without appreciable effect on the overall chromatic correction. Likewise, the violet end gets slightly more defocused (less than 15% in 80mm f/5 achromat, changing inversely to the FD product, D being the aperture diameter), and the deep red slightly better.

Prism diagonal can have appreciable effect on chromatic correction of small, fast apochromats, which depends on the optimum arrangement of spherochromatic curves. Whether the effect will be beneficial or detrimental depends, again, on the systems inherent state of correction.


per chi volesse approfondire su CN ci sono diverse discussioni in proposito.

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